Stazione di Piscinas

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Piscinas
stazione ferroviaria
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàPiscinas
Coordinate39°04′27.27″N 8°39′54.69″E / 39.074241°N 8.665191°E39.074241; 8.665191
Altitudine66 m s.l.m.
LineeSiliqua-San Giovanni Suergiu-Calasetta
Storia
Stato attualeDismessa
Attivazione1926
Soppressione1974
Caratteristiche
Tipofermata passante in superficie

La stazione di Piscinas era una fermata ferroviaria situata nel comune omonimo lungo la linea Siliqua-San Giovanni Suergiu-Calasetta.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'area della fermata, con l'ex fabbricato viaggiatori a sinistra, vista in direzione Siliqua

La fermata fu realizzata negli anni venti del Novecento nell'allora frazione di Piscinas (comune di Villarios-Masainas, in seguito Giba) per conto della Ferrovie Meridionali Sarde, società che aveva ottenuto la concessione per la realizzazione della rete ferroviaria pubblica a scartamento ridotto per il territorio del Sulcis-Iglesiente. L'inaugurazione dell'impianto coincise con quella dell'intera rete delle FMS, il 13 maggio 1926[1]; l'esercizio ebbe invece inizio 10 giorni dopo[1].

Sotto l'amministrazione FMS l'impianto venne utilizzato sino alla sua dismissione, datata 1º settembre 1974[2] e causata dalla chiusura della rete ferroviaria delle Meridionali Sarde e della sostituzione del servizio con relazioni su gomma ad opera della stessa azienda. Dopo la dismissione lo scalo venne disarmato e abbandonato per alcuni decenni; in seguito il Comune di Piscinas ristrutturò il fabbricato viaggiatori per destinarlo ad attività ristorative[3].

Strutture e impianti[modifica | modifica wikitesto]

Il fabbricato viaggiatori, ristrutturato decenni dopo la chiusura della fermata

Dal 1974 l'impianto non è più attivo e l'infrastruttura ferroviaria in esso presente è stata smantellata negli anni successivi.

Sebbene fosse classificata dalle FMS come stazione[4][5], la struttura presentava caratteristiche di fermata, essendo dotata di un unico binario passante, avente scartamento da 950 mm, da cui aveva origine un tronchino per il servizio merci.

Lo scalo era dotato di un fabbricato viaggiatori, ancora esistente, avente pianta di forma pressoché quadrata, estensione su due piani (più tetto a falde in laterizi) e due accessi sul lato binari. A est dello stesso trovava posto la costruzione delle ritirate, di cui permangono i ruderi.

Movimento[modifica | modifica wikitesto]

Sino al 1974 la fermata era servita dai treni delle Ferrovie Meridionali Sarde.

Servizi[modifica | modifica wikitesto]

Durante gli anni di attività la fermata era dotata di una sala d'attesa e di una biglietteria, ospitati nel fabbricato viaggiatori. Erano inoltre presenti i servizi igienici, collocati in una costruzione a sé stante.

  • Biglietteria a sportello Biglietteria a sportello
  • Sala d'attesa Sala d'attesa
  • Servizi igienici Servizi igienici

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Sanna, p. 47.
  2. ^ Sanna, p.118.
  3. ^ Sandro Mantega, In viaggio tra racconti e ricordi lungo la ferrovia che non c'è più, in L'Unione Sarda, 18 maggio 2013.
  4. ^ Sanna, p. 55.
  5. ^ Orario generale di servizio del 4 maggio 1942 in Ogliari

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Edoardo Altara, Binari a Golfo Aranci - Ferrovie e treni in Sardegna dal 1874 ad oggi, Ermanno Albertelli Editore, 1992, ISBN 88-85909-31-0.
  • Francesco Ogliari, La sospirata rete, Milano, Cavallotti Editori, 1978.
  • Giovanni Antonio Sanna, Le ferrovie del Sulcis - nella Sardegna sud occidentale fra documenti immagini e racconti, Cortona, Calosci Editore, 2012, ISBN 978-88-7785-267-0.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]