Stato sociale negli Stati Uniti d'America

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Emblema della Social Security Administration, principale agenzia governativa federale che si occupa del welfare degli Stati Uniti.

Lo stato sociale degli Stati Uniti consiste in un insieme di programmi federali e dei singoli stati federati che vanno dall'assistenza monetaria, alle assicurazioni sanitarie, all'assistenza abitativa e di altro tipo.

Al 2019 il budget federale per tutti i programmi sociali era di 2980 miliardi di $, di cui 773 miliardi per programmi means-tested (con "verifica dei mezzi", cioè che prevedono una verifica della soddisfazione di alcuni requisiti da parte del cittadino, come ad esempio l'avere un reddito basso).[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il presidente Roosevelt firma la Legge sulla Sicurezza Sociale, il 14 agosto 1935.

Dopo i primi sporadici tentativi di istituire programmi temporanei di assistenza sociale durante la seconda metà dell'Ottocento e dopo la prima guerra mondiale[2], con l'inizio della grande depressione a seguito del crash di Wall Street del 1929 si rese necessario intervenire a livello federale, poiché il basarsi sulle organizzazioni caritatevoli private non bastava più.[3]

Con l'elezione di Roosevelt, si inaugurò un nuovo modo di fare politica sociale: dopo l'istituzione dei CCC nel marzo 1933, viene approvata la Social Security Act nell'agosto 1935, che istituì diversi programmi principalmente curati dalla Social Security Administration.

Nel corso dei decenni successivi i provvedimenti di Roosevelt furono notevolmente ampliati, soprattutto a metà anni '60 dal presidente Johnson, che creò il Medicare e il Medicaid.

A metà anni '90, a seguito degli ingenti cambiamenti politici avvenuti nei due grandi partiti statunitensi (tra cui l'affermazione delle reaganomics e della rivoluzione repubblicana del 1994 da una parte, oltre a quella moderata dei New Democrats dall'altra, che spinsero i politologi a parlare di un nuovo party system) si giunse ad elaborare una riforma bipartisan del welfare, che venne approvata nel 1996, riducendo nettamente la platea di beneficiari di vari sussidi negli anni seguenti.

Cronologia generale[modifica | modifica wikitesto]

Suddivisione[modifica | modifica wikitesto]

Budget totale per tutti i programmi sociali degli Stati Uniti d'America[1]:

Budget federale del 2019 (in miliardi di dollari)
Programma: Budget:
SANITÀ - Medicaid 405
SANITÀ - Medicare (Parte D) 25
SANITÀ - CHIP 18
SANITÀ - Altro 49
ASSISTENZA - EITC & deduzioni per figli (RCC) 87
ASSISTENZA - SNAP 65
ASSISTENZA - SSI 56
ASSISTENZA - Supporto alle famiglie & per la nutrizione dei bambini 56
ALTRO - Pell grants 7
ALTRO - Pensioni ai veterani di guerra 5
Totale programmi means-tested 773
Social Security OASDI ND.
Medicare ND.
Totale programmi non-means-tested 2207
TOTALE 2980

Analisi[modifica | modifica wikitesto]

Secondo alcuni esperti statunitensi l'introduzione di uno stato sociale sarebbe stato in generale positiva, sebbene vi sia un ampio dibattito sui suoi effetti.[5]

Con la riforma del welfare del 1996 sono stati introdotti i test antidroga per chi chiede di beneficiare di varie misure assistenziali e ciò è causa di dibattito.[6][7]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Congressional Budget Office, Federal Mandatory Spending for Means-Tested Programs, 2009 to 2029 (PDF), giugno 2019, p. 5.
  2. ^ (EN) Protecting Soldiers and Mothers — Theda Skocpol, su hup.harvard.edu. URL consultato il 3 maggio 2023.
  3. ^ (EN) What Happened During the Great Depression?, su The Balance. URL consultato il 4 maggio 2023.
  4. ^ (EN) Truman Library - July 30, 1965: President Lyndon B. Johnson Signs Medicare Bill, su web.archive.org, 27 maggio 2019. URL consultato il 4 maggio 2023 (archiviato dall'url originale il 27 maggio 2019).
  5. ^ (EN) Premilla Nadasen, Welfare Warriors: The Welfare Rights Movement in the United States, Routledge, 29 novembre 2004, ISBN 978-1-136-74369-6. URL consultato il 4 maggio 2023.
  6. ^ (EN) Drug Testing and Public Assistance, su CLASP. URL consultato il 4 maggio 2023.
  7. ^ (EN) Mary Jean Walker e James Franklin, An Argument Against Drug Testing Welfare Recipients, in Kennedy Institute of Ethics Journal, vol. 28, n. 3, 2018, pp. 309–340, DOI:10.1353/ken.2018.0019. URL consultato il 4 maggio 2023.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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