Spiros Melàs

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Spiros Melàs, oppure Spỳros Melàs (in greco Σπῦρος Μελᾶς?; Lepanto, 13 gennaio 1882Atene, 2 aprile 1966), è stato un drammaturgo, regista teatrale e giornalista greco.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Spiros Melàs fu attivo in numerose attività culturali contemporanee e si dimostrò un personaggio importante nella cultura greca del suo tempo.[1][2]

Spiros Melàs nacque a Lepanto il 13 gennaio 1882 e frequentò la facoltà di giurisprudenza dell'Università di Atene, ma non completò i suoi studi.[1][3]

Ha iniziato la sua carriera nel giornalismo collaborando con Asty e Acropolis, distinguendosi come cronista e corrispondente di guerra alle guerre balcaniche,[3] dove ha servito come sergente di artiglieria, pubblicando la sua esperienza nel libro Diario di guerra (Polemikes selides).[1][2][4]

Successivamente lavorò come redattore capo nei giornali Chronos, Nea Imera, Patris, come direttore in Democratia (1924) e collaborò con molte altre testate, quali Ebros, I Kathimerini, Eleftheria , Estia, To Vima; invece nel 1948 pubblicò il periodico Elliniki Dimiourgia.[1][4]

Melàs si dedicò con impegno anche nel teatro, come scrittore, attore e regista. Nel 1925 fondò il Theatro Tehnis (Teatro d'arte) di breve durata e nel 1929 cofondò e diresse la compagnia teatrale Elefthera Skini (Stage libero) con Marika Kotopouli e Dimitris Myrat.[1]

Come drammaturgo Melàs esordì ispirandosi a Henrik Ibsen nel Il figlio dell'ombra (Ο γιος της σκιάς, 1907),[4] aderendo successivamente al simbolismo a sfondo sociale, come in Il bianco e il nero (Λευκό και μαύρο, 1913),[4] avvicinandosi alle tematiche storiche in stile realistico in Papaflessa (Παπαφλέσσα, 1937), dedicandosi con successo anche alle commedie di boulevard come in Papà va a scuola (Ο μπαμπᾶς ἐκπαιδεύεται, 1935), intrisa di satira.[5][2][6]

Ha rigenerato soprattutto il repertorio ateniese dal 1924 al 1936 contribuendo a diffondere in Grecia il teatro mondiale,[5][2] e ha collaborato con Aliki Theodorides e Costas Moussouris.[1]

Inoltre Melàs scrisse numerose biografie romanzate di eroi della guerra d'indipendenza greca,[2] tra cui Theodoros Kolokotronis e Andreas Miaoulis,[3] raccolte in Tutte le opere (Απαντα, 4 volumi, 1954-1955).[5]

Nel 1935 Melàs fu eletto membro dell'Accademia di Atene, dove fu presidente nel 1959.[1][3]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Teatro[modifica | modifica wikitesto]

  • Il sacrificio (Η θυσία, 1906),
  • Il figlio dell'ombra (Ο γιος της σκιάς, 1907);
  • La maglietta rossa (Το κόκκινο πουκάμισο, 1908);
  • La casa danneggiata (Το χαλασμένο σπίτι, 1909);
  • Il bianco e il nero (Λευκό και μαύρο, 1913);
  • Lina (Λίνα, 1917);
  • Una notte una vita (Μια νύχτα μια ζωή, 1924);
  • Giuda (Ιούδας, 1934);
  • Papà va a scuola (Ο μπαμπᾶς ἐκπαιδεύεται, 1935);
  • Papaflessa (Παπαφλέσσα, 1937);
  • Ritorno alla terra (Πίσω στη γη, 1941);
  • Il re e il cane (Ο βασιλιάς και ο σκύλος, 1953).

Romanzi[modifica | modifica wikitesto]

  • I misteri del Pireo (Τα μυστήρια του Πειραιώς, 1906);
  • I neri del Pireo (Οι μαύροι άνθρωποι του Πειραιώς, 1907);
  • Il vecchio uomo (Η γεροντοκόρη, 1907);
  • I miei poveri sogni (Φτωχά μου όνειρα, 1920);
  • La gioventù (Τα νιάτα, 1944);
  • Alle unghie del destino (Στα νύχια της μοίρας, 1953).

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g (EN) Spyros Melas, su imdb.com. URL consultato il 31 gennaio 2019.
  2. ^ a b c d e Spiros Melàs, in le muse, VII, Novara, De Agostini, 1966, pp. 379-380.
  3. ^ a b c d (EN) Spyros Melas, su wiki.phantis.com. URL consultato il 31 gennaio 2019.
  4. ^ a b c d Melàs, Spiros, su sapere.it. URL consultato il 31 gennaio 2019.
  5. ^ a b c Spiros Melàs, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 31 gennaio 2019.
  6. ^ (EN) The Reader's Encyclopedia of World Drama, su books.google.it. URL consultato il 31 gennaio 2019.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EL) Catherine Carras, Spyros Melas e il teatro del suo tempo: un contributo allo studio del dramma, Salonicco, Università Aristotele di Salonicco, 2010.
  • (FR) Corinne Coulet, Le théâtre grec, Nathan, 1996.
  • Vincenzo Di Benedetto e Enrico Medda, La tragedia sulla scena, Einaudi, 2002, ISBN 978-88-06-16379-2.
  • (EN) Robert Flacelière, A Literary History of Greece, Chicago, Aldine Pub. Co., 1964.
  • Giulio Guidorizzi (a cura di), Introduzione al teatro greco, Mondadori, 2003, ISBN 978-88-882-4209-5.
  • (EN) Kathryn Gutzwiller, A Guide to Hellenistic Literature, Blackwell, 2007.
  • Bruno Lavagnini, La letteratura neoellenica, Firenze, Sansoni, 1969.
  • Mario Vitti, Storia della letteratura neogreca, Venezia, Cafoscarina, 2016.
  • (EN) David Wiles, Mask and Performance in Greek Tragedy: from ancient festival to modern experimentation, Cambridge, 1997.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN32028724 · ISNI (EN0000 0000 7359 404X · SBN CUBV101888 · BAV 495/361282 · LCCN (ENn82106121 · GND (DE158346300 · BNF (FRcb12119537q (data)