Gianni Beschin: differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
fix
Riga 39: Riga 39:
Appartenente alla sezione [[Associazione Italiana Arbitri|AIA]] di [[Legnago]], comincia ad arbitrare nel 1973.
Appartenente alla sezione [[Associazione Italiana Arbitri|AIA]] di [[Legnago]], comincia ad arbitrare nel 1973.


Di professione gioielliere, nel 1987 viene promosso nella [[Commissione Arbitri Nazionale]] (CAN), e dopo poco più di un anno, nel novembre del 1988, arriva il debutto in serie A in occasione della gara [[Atalanta Bergamasca Calcio|Atalanta]]-[[Pescara]]. L'anno successivo è decorato con il Premio "Giorgio Bernardi", destinato al miglior giovane arbitro debuttante in serie A.
Di professione gioielliere, nel 1987 viene promosso nella [[Commissione Arbitri Nazionale]] (CAN), e dopo poco più di un anno, nel novembre del 1988, arriva il debutto in serie A in occasione della gara [[Atalanta Bergamasca Calcio|Atalanta]]-[[Pescara Calcio|Pescara]]. L'anno successivo è decorato con il Premio "Giorgio Bernardi", destinato al miglior giovane arbitro debuttante in serie A.


Il buon rendimento sui campi gli consente di essere nominato nel gennaio 1992, su proposta dell'allora designatore [[Paolo Casarin]], come nuovo arbitro internazionale (assieme ai colleghi [[Piero Ceccarini]] e [[Loris Stafoggia]]). Proprio nel 1992 viene insignito anche del premio "Giovanni Mauro", massimo riconoscimento alla carriera arbitrale.
Il buon rendimento sui campi gli consente di essere nominato nel gennaio 1992, su proposta dell'allora designatore [[Paolo Casarin]], come nuovo arbitro internazionale (assieme ai colleghi [[Piero Ceccarini]] e [[Loris Stafoggia]]). Proprio nel 1992 viene insignito anche del premio "Giovanni Mauro", massimo riconoscimento alla carriera arbitrale.


Il suo volto diventa molto popolare per il grande pubblico nel 1993, grazie all'apparizione come testimonial nello spot promozionale di [[Tele+]], l'emittente privata che trasmetteva le partite di calcio a pagamento.
Il suo volto diventa noto al grande pubblico nel 1993, grazie all'apparizione come testimonial nello spot promozionale di [[Tele+]], l'emittente privata che trasmetteva le partite di calcio a pagamento.


Poi alcune sfortunate prestazioni lo avviano ad un lento declino ed alla conseguente perdita della qualifica di arbitro internazionale nel 1996.
Poi alcune sfortunate prestazioni lo avviano ad un lento declino ed alla conseguente perdita della qualifica di arbitro internazionale nel 1996.
Riga 49: Riga 49:
| titolo = Sospeso Beschin: era a cena con una donna | editore = La Repubblica | data = 9 dicembre [[1996]] }}</ref>
| titolo = Sospeso Beschin: era a cena con una donna | editore = La Repubblica | data = 9 dicembre [[1996]] }}</ref>


Dopo 96 partite dirette in Serie A, nel maggio 1997 presenta le dimissioni. Tra le "classiche" del campionato italiano dirette, si ricordano 2 Juventus-Inter, 1 derby di Roma, 1 Milan-Juventus, 3 Juventus-Roma, 1 Inter-Roma e un derby della Lanterna
Dopo 96 partite dirette in Serie A, nel maggio 1997 presenta le dimissioni. Tra le "classiche" del campionato italiano dirette, si ricordano 2 Juventus-Inter, 1 derby di Roma, 1 Milan-Juventus, 3 Juventus-Roma, 1 Inter-Roma e un derby della Lanterna.


Successivamente è stato Direttore Generale del [[Cosenza Calcio]] dal 1998 al 2001 e della [[Società Polisportiva Ars et Labor 1907|SPAL]] nel 2002.
Successivamente è stato Direttore Generale del [[Cosenza Calcio]] dal 1998 al 2001 e della [[Società Polisportiva Ars et Labor 1907|SPAL]] nel 2002.


Nel giugno 2009 si presenta alle elezioni amministrative a Cosenza tra le file dell'[[Italia dei Valori]].
Nel giugno 2009 è stato candidato alle elezioni amministrative a Cosenza nella lista dell'[[Italia dei Valori]].


=== Note ===
== Note ==
<references />
<references />


== Bibliogrfia ==
== Bibliografia ==
*{{Cita libro|titolo=Almanacco illustrato del calcio|anno=varie edizioni|editore=[[Edizioni Panini]]|città=Modena|p=|cid=Almanacco}}
*{{Cita libro|titolo=Almanacco illustrato del calcio|anno=varie edizioni|editore=[[Edizioni Panini]]|città=Modena|p=|cid=Almanacco}}



Versione delle 10:57, 14 ago 2017

Gianni Beschin
Informazioni personali
Arbitro di Calcio
Sezione Legnago
Professione Gioielliere
Attività nazionale
Anni Campionato Ruolo
1987-1997 Serie A e B Arbitro

Gianni Beschin (Cologna Veneta, 15 febbraio 1953) è un ex arbitro di calcio italiano.

Biografia

Appartenente alla sezione AIA di Legnago, comincia ad arbitrare nel 1973.

Di professione gioielliere, nel 1987 viene promosso nella Commissione Arbitri Nazionale (CAN), e dopo poco più di un anno, nel novembre del 1988, arriva il debutto in serie A in occasione della gara Atalanta-Pescara. L'anno successivo è decorato con il Premio "Giorgio Bernardi", destinato al miglior giovane arbitro debuttante in serie A.

Il buon rendimento sui campi gli consente di essere nominato nel gennaio 1992, su proposta dell'allora designatore Paolo Casarin, come nuovo arbitro internazionale (assieme ai colleghi Piero Ceccarini e Loris Stafoggia). Proprio nel 1992 viene insignito anche del premio "Giovanni Mauro", massimo riconoscimento alla carriera arbitrale.

Il suo volto diventa noto al grande pubblico nel 1993, grazie all'apparizione come testimonial nello spot promozionale di Tele+, l'emittente privata che trasmetteva le partite di calcio a pagamento.

Poi alcune sfortunate prestazioni lo avviano ad un lento declino ed alla conseguente perdita della qualifica di arbitro internazionale nel 1996. Durante l'ultimo campionato disputato sui campi, nella stagione 1996/1997, deve subire due sospensioni di un mese decise dal designatore Paolo Casarin per motivi comportamentali: prima di un'amichevole estiva a Desenzano del Garda si fa accompagnare allo stadio dalla sua compagna che fa entrare anche nel ritiro degli arbitri; la sera prima della gara di campionato Milan-Udinese cena al ristorante con la propria compagna, contravvenendo alle rigide disposizione AIA.[1]

Dopo 96 partite dirette in Serie A, nel maggio 1997 presenta le dimissioni. Tra le "classiche" del campionato italiano dirette, si ricordano 2 Juventus-Inter, 1 derby di Roma, 1 Milan-Juventus, 3 Juventus-Roma, 1 Inter-Roma e un derby della Lanterna.

Successivamente è stato Direttore Generale del Cosenza Calcio dal 1998 al 2001 e della SPAL nel 2002.

Nel giugno 2009 è stato candidato alle elezioni amministrative a Cosenza nella lista dell'Italia dei Valori.

Note

  1. ^ Sospeso Beschin: era a cena con una donna, La Repubblica, 9 dicembre 1996.

Bibliografia

Collegamenti esterni