Francesco Apostoli: differenze tra le versioni

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Negli ultimi anni ritornò nella natia [[Venezia]], ove fu informatore della polizia. La sua fama letteraria è legata sia alle ''Lettere sirmiensi'' (1801) che alla ''Rappresentazione del secolo XVIII'' (1802).
Negli ultimi anni ritornò nella natia [[Venezia]], ove fu informatore della polizia. La sua fama letteraria è legata sia alle ''Lettere sirmiensi'' (1801) che alla ''Rappresentazione del secolo XVIII'' (1802).


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Versione delle 00:59, 20 mag 2016

Francesco Apostoli (Venezia, 1755Venezia, 25 febbraio 1816) è stato un avventuriero italiano.

Impiegato di cancelleria a Venezia, intraprese molti viaggi in Europa, ma, accusato di essere giacobino, fu esiliato a Corfù (1794). Divenuto console della Repubblica Cisalpina ad Ancona, fu arrestato dagli Austriaci e relegato a Sebenico e Petrovaradino. Nel 1802 tornò a Parigi come rappresentante di San Marino, ma nel 1812 lo ritroviamo come ispettore alla stampa di Padova.

Negli ultimi anni ritornò nella natia Venezia, ove fu informatore della polizia. La sua fama letteraria è legata sia alle Lettere sirmiensi (1801) che alla Rappresentazione del secolo XVIII (1802).

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