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Versione delle 11:41, 29 mar 2016
Maliseet Wolastoqiyik | |
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Luogo d'origine | Canada (Nuovo Brunswick, Québec), Stati Uniti (Maine). |
Popolazione | circa 5600 |
Lingua | Lingua malecite-passamaquoddy |
I Maliseet, anche denominati Etchemin o Malecite (endonimo Wolastoqiyik), sono una tribù di nativi americani dell'America del Nord, che abitava le valli del fiume Saint-Jean e dei suoi affluenti, a cavallo della frontiera che separa il Nuovo Brunswick ed il Québec in Canada, dal Maine negli Stati Uniti d'America. I loro costumi e la loro lingua della famiglia algonchina, sono molto simili a quelli dei loro vicini Micmacs, Passamaquoddy e Pentagouet.
Oggigiorno, circa 3 000 Maliseet vivono nel Nuovo Brunswick, all'interno delle tribù Madawaska, Tobique, Woodstock, Kingsclear, St. Mary e Oromocto. 600 vivono a Houlton (Maine) e 800 nella riserva Première Nation Malécite de Viger (in Québec)[1].
Etimologia
L'esonimo « Maliseet » proviene da una parola micmac che significava probabilmente «locutore pigro »[2]. . I Maliseet chiamano se stessi, Wolastoqiyiks, che significa il « popolo del fiume Saint-Jean» o gli « indigeni del fiume Saint-Jean ». L'etimologia popolare da la definizione di « bel fiume» alla radice Wolastoq[2].
Storia
Preistoria
Le origini della Passamaquoddy e Maliseet non sono chiare, ma sembrano provenire da uno stesso popolo che si sarebbero separato a metà del XVIII° secolo o anche prima[3]. Dopo di allora, i Maliseet risiederanno nella valle del fiume Saint-Jean in New Brunswick e nel Quebec, mentre i Passamaquoddy si stabiliranno nella valle del fiume St. Croix e sulle rive della Baia Passamaquoddy.[3].
Periodo tradizionale (1603-1785)
E 'probabile che pescatori baschi, francesi, portoghesi, spagnoli e inglesi abbiano incontrato i Maliseet durante il XVI° secolo o anche prima[4]. Il primo incontro viene documentato da Samuel de Champlain, a Tadoussac nel 1603[4]. Nel XVII° secolo, i Maliseet hanno avuto parecchi contatti con gli europei, e questi contatti sono stati generalmente cordiali[3]. Tuttavia, nel 1612, risultano esserci più di 1000 "Etchemins" (nome con cui i francesi comprendevano sia i Passamaquoddy che i Maliseet), ma il loro numero diminuisce drasticamente nel corso dei secoli XVII e XVIII, a causa delle malattie portate dagli europei, dell'alcolismo e probabilmente a causa di avvelenamenti pianificati[5]. Durante le guerre tra francesi ed inglesi, i Maliseet si allearono con i francesi per i quali costituirono un importante elemento difensivo. Nel 1728, ratificano il trattato di pace con i Britannici a Boston col quale riconoscono la sovranità britannica sulla Nuova Scozia .[
Periodo lealista (1785-1900)
Il Trattato di Jay o Trattato di Londra, firmato nel novembre del 1794 accorda ai Maliseet il diritto di viaggiare liberamente tra gli Stati Uniti ed il Canada. Viene creata la riserva Tobique 20 al fine di spingere i Maliseet a divenire agricoltori e sedentari; ma essi scelgono di continuare a seguire il loro modo di vita semi-nomade, utilizzando molti accampamenti lungo il fiume[3].
Nel 1820, la popolazione raggiunge nuovamente il livello del primo censimento del 1612 e, a parte alcuni periodi di declino, aumenterà continuamente in seguito. La popolazione è raddoppiata tra il 1910 ed il 1970, da 848 a 1812 persone[4].
Periodo contemporaneo (1900- )
Nel corso del XX° secolo, le riserve più isolate sono gradualmente abbandonate in favore di quelle più centrali, in più molti emigrano verso le città.
Modo di vita
I Maliseet possedevano un'economia principalmente agricola. Vivevano di caccia e di pesca e coltivavano anche il maïs.[réf. nécessaire]
Lingua
Tradizionalmente la lingua parlata dai Maliseet era il malecite-passamaquoddy, una lingua appartenente alla famiglia linguistica algonchina ramo orientale, ma oggi non molti Maliseet parlano e capiscono questa lingua. I giovani tendono a parlare principalmente in inglese[4].
Note
- ^ http://www.autochtones.gouv.qc.ca/relations_autochtones/profils_nations/malecites.htm
- ^ a b Erickson et Sturtevant 1978, p. 135
- ^ a b c d e f g h Erickson et Sturtevant 1978, p. 125
- ^ a b c d Erickson et Sturtevant 1978, p. 123
- ^ Erickson et Sturtevant 1978, p. 126
Bibliografia
- (EN) Vincent O. Erickson e William C. Sturtevant, Handbook of North American Indians, vol. 2, Government Printing Office, 1978.:
- Erickson, Vincent O. (1978). "Maliseet-Passamaquoddy." In Northeast, ed. Bruce G. Trigger. Vol. 15 of Handbook of North American Indians, ed. William C. Sturtevant. Washington, D.C.: Smithsonian Institution, pg. 123.
- LeSourd, Philip, ed. 2007. Tales from Maliseet Country: The Maliseet Texts of Karl V. Teeter, Lincoln, Nebraska: University of Nebraska Press, p. 17, fnote 4
- Andrea Bear Nicholas (2011). "Settler Imperialism and the Dispossession of the Maliseet, 1758-1765". In Reid, John G.; Savoie, Donald J. Shaping an Agenda for Atlantic Canada. Winnipeg: Fernwood. p. 24.
- Natalie Curtis (1907). The Indians' Book: an offering by the American Indians of Indian lore, musical and narrative, to form a record of the songs and legends of their race. New York and London: Harper and Brothers Publishers.
- Clint Goss (2013). "Maliseet Love Song". Flutopedia. Retrieved 2013-11-22.
- Karl V. Teeter, ed. 1993. "In Memoriam Peter Lewis Paul 1902-1989". Canadian Ethnology Service, Mercury Series Paper 126. Hull: Canadian Museum of Civilization
Voci correlate
Collegamenti esterni
- Trattato di Jay (PDF), su autochtones.ca.
- Origini dei Maliseet, su cacouna.net.
- Wolastoqiyik : Ritratto di una nazione, su gnb.ca.