Chiesa di Santa Maria Addolorata (Roma): differenze tra le versioni

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* M. Quercioli, ''Quartiere XXII. Collatino'', in AA.VV, ''I quartieri di Roma'', Newton & Compton Editori, Roma 2006
* M. Quercioli, ''Quartiere XXII. Collatino'', in AA.VV, ''I quartieri di Roma'', Newton & Compton Editori, Roma 2006


== Vci correlate ==
== Voci correlate ==
* [[Santa Maria Addolorata (titolo cardinalizio)]]
* [[Santa Maria Addolorata (titolo cardinalizio)]]



Versione delle 17:34, 9 apr 2015

Coordinate: 41°53′46.92″N 12°33′29.47″E / 41.896368°N 12.558187°E41.896368; 12.558187
Chiesa di Santa Maria Addolorata
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneLazio
LocalitàRoma
Coordinate41°53′46.93″N 12°33′29.47″E / 41.896369°N 12.558186°E41.896369; 12.558186{{#coordinates:}}: non è possibile avere più di un tag principale per pagina
Religionecattolica
TitolareMaria addolorata
DiocesiDiocesi di Roma
Consacrazione17 marzo 2001
Inizio costruzioneXX secolo
CompletamentoXXI secolo
Sito webwww.addolorata.net/

La chiesa di Santa Maria Addolorata è una chiesa di Roma, nel quartiere Collatino, all’incrocio tra viale della Serenissima e viale della Venezia Giulia.

Storia

Essa fu costruita tra XX e XXI secolo su progetto dell’architetto Sbardella ed è stata consacrata il 17 marzo 2001 dal cardinale Camillo Ruini.

La chiesa è sede parrocchiale, istituita dal cardinale vicario Clemente Micara il 14 gennaio 1958 con il decreto Quartum iam annum, ed affidata dapprima ai missionari Servi dei Poveri e poi, dal 1987, al clero della diocesi di Roma.

Dal 14 febbraio 2015 insiste su di essa l'omonimo titolo cardinalizio.

Descrizione

L’edificio ha esternamente una struttura composita, in blocchetti di tufo che si armonizzano con il travertino, con una copertura fatta di legno e rame; la facciata è preceduta da una scalinata, che conduce ai tre portali d’ingresso, sopra il quale è collocata una croce. Affianca la chiesa una torre campanaria, con scala interna, visibile, che conduce alla cella ove sono poste cinque campane: una di queste è dedicata alle vittime della strada.

Al suo interno, la chiesa si presenta ad un’unica navata a pianta quadrata: il presbiterio e l’ingresso sono collocati in due vertici opposti. Su un piano rialzato è posto il presbiterio, ove si trovano l’altare maggiore: alle spalle un crocifisso ligneo e vetrate realizzate da Mara Alessandri.

Bibliografia

  • C. Rendina, Le Chiese di Roma, Newton & Compton Editori, Milano 2000
  • M. Quercioli, Quartiere XXII. Collatino, in AA.VV, I quartieri di Roma, Newton & Compton Editori, Roma 2006

Voci correlate

Collegamenti esterni