Invasione sovietica della Georgia: differenze tra le versioni
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Nonostante il relativo ampio sostegno dell'opnione pubblica ed il successo di alcune riforme, la guida dei Social Democratici della Georgia non riuscì a costruire un'economia stabile o a mantenerne una forte, con un esercito disciplinato capace di opporsi ad un'ivasione. Anche se vi era un consistente numero di ufficiali altamente qualificati che avevano prestato servizio nell'[[Imperial Russian military]], l'esercito nel complesso era denutrito e poco equipaggiato. Una struttura parallela ricostituita dai membri del partito Menscevico, [[Guardia Popolare della Georgia]], era più motivata e disciplinata, con armamento leggero, un'organizzazione altamente politicizzata e dominata da funzionari del partito, ebbe scarsa utilità come unità da combattimento. |
Nonostante il relativo ampio sostegno dell'opnione pubblica ed il successo di alcune riforme, la guida dei Social Democratici della Georgia non riuscì a costruire un'economia stabile o a mantenerne una forte, con un esercito disciplinato capace di opporsi ad un'ivasione. Anche se vi era un consistente numero di ufficiali altamente qualificati che avevano prestato servizio nell'[[Imperial Russian military]], l'esercito nel complesso era denutrito e poco equipaggiato. Una struttura parallela ricostituita dai membri del partito Menscevico, [[Guardia Popolare della Georgia]], era più motivata e disciplinata, con armamento leggero, un'organizzazione altamente politicizzata e dominata da funzionari del partito, ebbe scarsa utilità come unità da combattimento. |
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Invasione sovietica della Georgia parte della Guerra Civile Russa | |||
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Data | 1921 | ||
Luogo | Caucaso | ||
Schieramenti | |||
Comandanti | |||
Perdite | |||
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Voci di guerre presenti su Wikipedia | |||
L'Invasione dell'Armata Rossa della Georgia (15 febbraio – 17 marzo 1921), Guerra sovietico-georgiana[2] o l'Invasione sovietica della Georgia[3], fu una campagna militare della Russia sovietica (RSFSR) Armata Rossa mirata a rovesciare Partito Socialista Democratico Georgiano (menscevico) governo della Repubblica Democratica di Georgia (DRG) ed a instaurare un regime bolscevico nel paese. Il conflitto fu il risultato della politica di espansione dei sovietici, che miravano al controllo dei territori stessi che avevano fatto parte dell'Impero Russo[4][5] fino ai turbolenti eventi della Prima Guerra Mondiale, così come la maggior parte degli sforzi della Russian-based Georgian Bolsheviks, who did not have sufficient support in their native country to seize power without foreign intervention.[6][7]
L'indipendenza della Georgia fu riconosciuta dalla Russia nel trattato firmato il 7 maggio 1920 e l'invasione della Georgia non fu universalmente approvata a Mosca. Fu progettata in gran parte da due influenti ufficiali sovietico-russi nati georgiani – Joseph Stalin e Grigoriy (Sergo) Ordzhonikidze, che il 14 febbraio 1921, ottennerò il consenso dal leader sovietico Vladimir Lenin.
Background
La Georgia effettivamente sfuggi al controllo russo a seguito della caotica Rivoluzione di febbraio in Russia nel 1917. Dopo un fallimento di un unire l'Armenia e Azerbaijan in uno Stato federativo, il 26 maggio 1918 i leader georgiani proclamarono l'indipendenza del paese come la Repubblica Democratica di Georgia. Attraverso i conflitti sporadici con i suoi vicini e gli occasionali focolai di guerra civile, la Georgia riuscì a mantenere la propria precaria indipendenza e a raggiungere piu o meno un fermo controllo dei propri confini di recente costituzione nei difficili anni della Guerra Civile Russa.
Nonostante il relativo ampio sostegno dell'opnione pubblica ed il successo di alcune riforme, la guida dei Social Democratici della Georgia non riuscì a costruire un'economia stabile o a mantenerne una forte, con un esercito disciplinato capace di opporsi ad un'ivasione. Anche se vi era un consistente numero di ufficiali altamente qualificati che avevano prestato servizio nell'Imperial Russian military, l'esercito nel complesso era denutrito e poco equipaggiato. Una struttura parallela ricostituita dai membri del partito Menscevico, Guardia Popolare della Georgia, era più motivata e disciplinata, con armamento leggero, un'organizzazione altamente politicizzata e dominata da funzionari del partito, ebbe scarsa utilità come unità da combattimento.
Eredità
Il 21 luglio 2010, la Georgia dichiarò il 25 febbraio come giorno dell'occupazione sovietica per ricordare il giorno dell'invasione dell'Armata Rossa nel 1921.[8][9] Il parlamento georgiano votò in favore dell'iniziativa del governo. La decisione, approvata all'unanimità dal Parlamento della Georgia indicava al governo di organizzare vari eventi commemorativi every 25 febbraio e di mettere la bandiera nazionale a mezzasta per commemorare, in quanto la decisione lo impone, le centinaia di migliaia di vittime della repressione del regime comunista d'occupazione.[10]
Note
- ^ According to a Russian statistician and Soviet-era dissident, Professor I.A. Kurganov, the 1921-2 military operations against Georgia took lives of about 20,000 people. [1]
- ^ (RU) Советско-грузинская война 1921 г. (Soviet-Georgian war of 1921), in Хронос ("Hronos"). URL consultato il 2 novembre 2006.
- ^ Debo, R. (1992). Survival and Consolidation: The Foreign Policy of Soviet Russia, 1918-1921, pp. 182, 361-364. McGill-Queen's Press. ISBN 0-7735-0828-7
- ^ Kort, M (2001), The Soviet Colossus, p.154. M.E. Sharpe, ISBN 0-7656-0396-9
- ^ "Russia". (2006). In Encyclopædia Britannica. Retrieved 27 October 2006, from Encyclopædia Britannica Online: [2]
- ^ Template:Suny 1994
- ^ Sicker, M. (2001), The Middle East in the Twentieth Century, p. 124. Praeger/Greenwood, ISBN 0-275-96893-6
- ^ Georgia: 25 February Declared 'Soviet Occupation Day'
- ^ Georgia to mark Soviet occupation every year
- ^ 25 February Declared Day of Soviet Occupation
Bibliografia
- Stephen F. Jones, The Establishment of Soviet Power in Transcaucasia: The Case of Georgia 1921-1928, in Soviet Studies, 40, No. 4, n. 4, October 1988, pp. 616–639.
- Kazemzadeh, Firuz (1951), The Struggle for the Transcaucasus. (1917–1921). New York: The Philosophical Library of New York.
- WED Allen, New Political Boundaries in the Caucasus, in Geographical Journal, 69, No. 5, n. 5, May 1927, pp. 430–441.
- Anita L. Burdett, ed., Caucasian Boundaries. Documents and Maps. 1802–1946, in Central Asian Survey, vol. 20, n. 2, 1º June 2001, pp. 229–249.
- Kautsky, Karl: Georgia: A Social-Democratic Peasant Republic - Impressions And Observations. International Bookshops Ltd., London [etc.] 1921.
- Trotsky, Leon: Between Red and White: A Study of Some Fundamental Questions of Revolution, with Particular Reference to Georgia. Hyperion Press, Westport, Conn. 1975, ISBN 0-88355-189-6
- Communist Takeover and Occupation of Georgia. "Special Report No. 6 of the Select Committee on Communist Aggression", United States House of Representatives, 83rd Congress, 2nd session. 31 December 1954. Washington DC: U.S. Government Printing Office. 1955.
- Blank, Stephen (1993). The Soviet Conquest of Georgia. Central Asian Survey, 33-46:12.
- Keun, Odette (1924). In the Land of the Golden Fleece: Through Independent Menchevist Georgia. London: John Lane.
- (RU) Борисова, И.Д. Российско-грузинские межреспубликанские связи 1917–1922 гг. / И.Д. Борисова // PANDECTAE: сб. ст. преподавателей, аспирантов и соискателей каф. гос.-правовых дисциплин юрид. фак. ВГПУ. – Владимир: Изд-во ВГПУ, 2004.
- (RU) "Оккупация и фактическая аннексия Грузии". Документы и материалы. Сост. А. Ментешашвили, ред. А. Сургуладзе, Тбилиси, 1990.
- (FR) Andrew Andersen et George Partskhaladze (1/2009), La guerre soviéto-géorgienne et la soviétisation de la Géorgie (février-mars 1921). Revue historique des Armées, 254: 67-75