Invasione sovietica della Georgia: differenze tra le versioni

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== Background ==
== Background ==
La Georgia effettivamente sfuggi al controllo russo a seguito della caotica [[Rivoluzione di Febbraio]] in Russia nel 1917. Dopo un fallimento di un unire l'[[Armenia]] e [[Azerbaijan]] in [[Repubblica Federale Democratica Transcaucasica|uno Stato federativo]], il 26 maggio 1918 i leaders georgiani proclamarono l'indipendenza del paese come la Repubblica Democratica di Georgia. Attraverso i conflitti sporadici con i suoi vicini e gli occasionali focolai di guerra civile, la Georgia riuscì a mantenere la propria precaria indipendenza e a raggiungere piu o meno un fermo controllo dei propri confini di recente costituzione nei difficili anni della [[Guerra Civile Russa]].
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Nonostante il relativo ampio sostegno dell'opnione pubblica ed il successo di alcune riforme, la guida dei Social Democratici della Georgia non riuscì a costruire un'economia stabile o a mantenerne una forte, con un esercito disciplinato capace di opporsi ad un'ivasione. Anche se vi era un consistente numero di ufficiali altamente qualificati che avevano prestato servizio nell'[[Imperial Russian military]], l'esercito nel complesso era denutrito e poco equipaggiato. Una struttura parallela ricostituita dai membri del partito Menscevico, [[Guardia Popolare della Georgia]], era più motivata e disciplinata, con armamento leggero, un'organizzazione altamente politicizzata e dominata da funzionari del partito, ebbe scarsa utilità come unità da combattimento.
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Invasione sovietica della Georgia
parte della Guerra Civile Russa
Data1921
LuogoCaucaso
Schieramenti
Comandanti
Perdite
5.500 Soldati sovietici uccisi 2.500 catturati. Sconosciuto il numero dei feriti.
1.800 - 3.000 Soldati Turchi uccisi o feriti. 500 catturati
3.200 soldati uccisi o catturati. Sconosciuto il numero dei feriti.
3.800 - 5.000 civili uccisi[1]
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L'Invasione dell'Armata Rossa della Georgia (15 febbraio – 17 marzo 1921), Guerra sovietico-georgiana[2] o l'Invasione sovietica della Georgia[3], fu una campagna militare della Russia sovietica (RSFSR) Armata Rossa mirata a rovesciare Partito Socialista Democratico Georgiano (menscevico) governo della Repubblica Democratica di Georgia (DRG) ed a instaurare un regime bolscevico nel paese. Il conflitto fu il risultato della politica di espansione dei sovietici, che miravano al controllo dei territori stessi che avevano fatto parte dell'Impero Russo[4][5] fino ai turbolenti eventi della Prima Guerra Mondiale, così come la maggior parte degli sforzi della Russian-based Georgian Bolsheviks, who did not have sufficient support in their native country to seize power without foreign intervention.[6][7]

L'indipendenza della Georgia fu riconosciuta dalla Russia nel trattato firmato il 7 maggio 1920 e l'invasione della Georgia non fu universalmente approvata a Mosca. Fu progettata in gran parte da due influenti ufficiali sovietico-russi nati georgiani – Joseph Stalin e Grigoriy (Sergo) Ordzhonikidze, che il 14 febbraio 1921, ottennerò il consenso dal leader sovietico Vladimir Lenin.

Background

La Georgia effettivamente sfuggi al controllo russo a seguito della caotica Rivoluzione di febbraio in Russia nel 1917. Dopo un fallimento di un unire l'Armenia e Azerbaijan in uno Stato federativo, il 26 maggio 1918 i leader georgiani proclamarono l'indipendenza del paese come la Repubblica Democratica di Georgia. Attraverso i conflitti sporadici con i suoi vicini e gli occasionali focolai di guerra civile, la Georgia riuscì a mantenere la propria precaria indipendenza e a raggiungere piu o meno un fermo controllo dei propri confini di recente costituzione nei difficili anni della Guerra Civile Russa.

Nonostante il relativo ampio sostegno dell'opnione pubblica ed il successo di alcune riforme, la guida dei Social Democratici della Georgia non riuscì a costruire un'economia stabile o a mantenerne una forte, con un esercito disciplinato capace di opporsi ad un'ivasione. Anche se vi era un consistente numero di ufficiali altamente qualificati che avevano prestato servizio nell'Imperial Russian military, l'esercito nel complesso era denutrito e poco equipaggiato. Una struttura parallela ricostituita dai membri del partito Menscevico, Guardia Popolare della Georgia, era più motivata e disciplinata, con armamento leggero, un'organizzazione altamente politicizzata e dominata da funzionari del partito, ebbe scarsa utilità come unità da combattimento.

Comandanti dell'Armata Rossa a Batum nel marzo 1921

Eredità

Il 21 luglio 2010, la Georgia dichiarò il 25 febbraio come giorno dell'occupazione sovietica per ricordare il giorno dell'invasione dell'Armata Rossa nel 1921.[8][9] Il parlamento georgiano votò in favore dell'iniziativa del governo. La decisione, approvata all'unanimità dal Parlamento della Georgia indicava al governo di organizzare vari eventi commemorativi every 25 febbraio e di mettere la bandiera nazionale a mezzasta per commemorare, in quanto la decisione lo impone, le centinaia di migliaia di vittime della repressione del regime comunista d'occupazione.[10]

Note

  1. ^ According to a Russian statistician and Soviet-era dissident, Professor I.A. Kurganov, the 1921-2 military operations against Georgia took lives of about 20,000 people. [1]
  2. ^ (RU) Советско-грузинская война 1921 г. (Soviet-Georgian war of 1921), in Хронос ("Hronos"). URL consultato il 2 novembre 2006.
  3. ^ Debo, R. (1992). Survival and Consolidation: The Foreign Policy of Soviet Russia, 1918-1921, pp. 182, 361-364. McGill-Queen's Press. ISBN 0-7735-0828-7
  4. ^ Kort, M (2001), The Soviet Colossus, p.154. M.E. Sharpe, ISBN 0-7656-0396-9
  5. ^ "Russia". (2006). In Encyclopædia Britannica. Retrieved 27 October 2006, from Encyclopædia Britannica Online: [2]
  6. ^ Template:Suny 1994
  7. ^ Sicker, M. (2001), The Middle East in the Twentieth Century, p. 124. Praeger/Greenwood, ISBN 0-275-96893-6
  8. ^ Georgia: 25 February Declared 'Soviet Occupation Day'
  9. ^ Georgia to mark Soviet occupation every year
  10. ^ 25 February Declared Day of Soviet Occupation

Bibliografia