Apparecchio acustico: differenze tra le versioni

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Un apparecchio acustico è una particolare [[protesi]] medica studiata per correggere le perdite di capacità uditive.
Un '''apparecchio acustico''' è una particolare [[protesi]] [[Medicina|medica]] studiata per correggere le perdite di capacità [[Udito|uditive]].
I moderni apparecchi acustici sono costituiti da dispositivi elettronici, di tipo sia [[analogico]] che [[digitale]].
I moderni apparecchi acustici sono costituiti da dispositivi [[elettronica|elettronici]], di tipo sia [[analogico]] che [[digitale]].

==Componenti==
==Componenti==
Gli elementi che li costituiscono sono essenzialmente tre
Gli elementi che li costituiscono sono essenzialmente tre:
* un [[microfono]]
* un [[microfono]]
* un [[amplificatore]]
* un [[amplificatore]]
* un ricevitore.
* un [[ricevitore]].


Il [[microfono]] converte i suoni in [[elettricità]], che viene trasmessa all’amplificazione che lo amplifica, ad esempio, infine il segnale elettrico amplificato viene indirizzato al ricevitore (che è un [[diffusore acustico]], il quale trasforma il segnale elettrico in [[suono]].
Il microfono converte il [[suono]] in un [[segnale elettrico]] che, una volta amplificato, viene indirizzato al ricevitore (che è un [[diffusore acustico]]), il quale lo trasforma nuovamente in suono.
Il suono risultante amplificato fino a 1 milione di volte (60db) viene portato all’interno del canale uditivo.
Il suono risultante, amplificato fino a 1 milione di volte (60db), viene portato all’interno del canale uditivo.


Come tutte le protesi mediche, anche gli apparecchi acustici vanno progettati in risposta alle esigenze funzionali e alle caratteristiche della patologia del singolo paziente, o comunque adattati ad esse.
Come tutte le protesi mediche, anche gli apparecchi acustici vanno progettati in risposta alle esigenze funzionali e alle caratteristiche della patologia del singolo paziente, o comunque adattati ad esse.
Di seguito si indicano alcuni tipo di apparecchi, così come si sono succeduti nel tempo
Di seguito si indicano alcuni tipi di apparecchi, così come si sono succeduti nel tempo


== Tipi di apparecchio acustico ==
== Tipi di apparecchio acustico ==
===Apparecchi a scatola===
===Apparecchi a scatola===
Sono i primi apparecchi acustici con componenti elettroniche (ancora analogiche).
Sono i primi apparecchi acustici con componenti elettroniche (ancora analogiche).
Costruiti a partire dagli [[anni 60|anni Sessanta]], erano contenuti in una scatola di circa cm. 10-15 di lato, la quale conteneva il microfono, l'amplificatore, le batterie e il comando del volume. Un filo portava il segnale elettrico ad una capsula magnetica collocata dentro l'orecchio. Tale capsula, analoga a quella delle [[auricolari|cuffie]], convertiva il segnale da elettrico in acustico.
Costruiti a partire dagli [[anni 60|anni Sessanta]], erano contenuti in una scatola di circa cm. 10-15 di lato, la quale conteneva il microfono, l'amplificatore, le batterie e il comando del volume. Un filo portava il segnale elettrico ad una capsula magnetica collocata dentro l'[[orecchio]]. Tale capsula, analoga a quella degli [[auricolari]], convertiva il segnale da elettrico in acustico.


Lo svantaggio principale di questi apparecchi, in paragone con quelli successivi, era costituito dalle dimensioni, che lo rendevano molto visibile e potevano generare problemi psicologici agli utilizzatori.
Lo svantaggio principale di questi apparecchi, in paragone con quelli successivi, era costituito dalle dimensioni, che li rendevano molto visibili e potevano generare problemi psicologici agli utilizzatori.


===Apparecchi retroauricolari===
===Apparecchi retroauricolari===
Si tratta di apparecchi costituiti anch'essi da due parti, ma di dimensioni notevolmente più contenute.
Si tratta di apparecchi costituiti anch'essi da due parti, ma di dimensioni notevolmente più contenute.
La prima parte è posta '''dietro''' il padiglione auricolare (da ciò deriva il nome). Vi sono contenute tutte le componenti elettroniche: microfono, amplificatore e batterie. La [[miniaturizzazione]] permette a questa parte di avere dimensioni tanto ridotte da poter essere agganciata all'orecchio e in gran parte coperta da esso. La mimetizzazione era favorita dal colore roseo della scatola, detta “banana” per la sua forma.
La prima parte è posta dietro il padiglione auricolare (da ciò deriva il nome). Vi sono contenute tutte le componenti elettroniche: microfono, amplificatore e batterie. La [[miniaturizzazione]] permette a questa parte di avere dimensioni tanto ridotte da poter essere agganciata all'orecchio e in gran parte coperta da esso. La mimetizzazione è favorita dal colore roseo della scatola, detta “banana” per la sua forma.
Un tubicino conduce il segnale dalla “banana” alla “chiocciola”, posta nel condotto uditivo alla cui forma viene adattata su misura; la “chiocciola” trasmete il suonmo all'interno stesso del canale uditivo.
Un tubicino conduce il segnale dalla “banana” alla “chiocciola”, posta nel condotto uditivo alla cui forma viene adattata su misura; la “chiocciola” trasmette il suono all'interno stesso del canale uditivo.
Glia apparecchi retroauricolari furono fabbricati dalla metà degli [[anni 70|anni'70]] alla fine degli [[anni 90|anni'90]]. I primi modelli possedevano un'elettronica esclusivamente analogica, i più recenti erano dotati di elettronica digitale che permetteva controlli maggiori per modellare la curva di risposta, in modo da adattarli più finemente al portatore. Spesso, soprattutto i modelli più recenti, erano dotati di filtri che “tagliavano” i suoni acuti o i bassi, a seconda delle esigenze del paziente.
Gli apparecchi retroauricolari furono fabbricati dalla metà degli [[anni 1970|anni'70]] alla fine degli [[anni 1990|anni'90]]. I primi modelli possedevano un'elettronica esclusivamente analogica, i più recenti erano dotati di elettronica digitale che permetteva controlli maggiori per modellare la curva di risposta, in modo da adattarli più finemente al portatore. Spesso, soprattutto i modelli più recenti, erano dotati di filtri che “tagliavano” i suoni acuti o i bassi, a seconda delle esigenze del paziente.
Anche le dimensioni variarono con il temposchip, diventando sempre minori e perciò meno visibili.
Anche le dimensioni variarono con il tempo, diventando sempre minori e perciò meno visibili.


===Apparecchi endoauricolari===
===Apparecchi endoauricolari===
Il termine ''endoauricolare'' indica chiaramente che si tratta di apparecchi del tutto interni all'[[orecchio]] e pertanto ancor meno visibili dei precedenti.
Il termine ''endoauricolare'' indica chiaramente che si tratta di apparecchi del tutto interni all'orecchio e pertanto ancor meno visibili dei precedenti.
Si tratta di modelli costruiti alla fine degli [[anni 80|anni'80]] e resi possibili dal progresso della [[miniaturizzazione]].
Si tratta di modelli costruiti alla fine degli [[anni 1980|anni'80]] e resi possibili dal progresso della miniaturizzazione.
Anch'essi furono inizalmente dotati di [[elettronica]] analogica e in seguito digitale.
Anch'essi furono inizalmente dotati di elettronica analogica e in seguito digitale.
Il vantaggio di questi apparecchi, oltre al minor impatto visivo, è costituito dall'avere il [[microfono]] '''interno'' al [[padiglione auricolare]], quindi in una posizione meno sensibile al vento e ai fruscii esterni rispetto ai modelli ''retroauricolari''. La posizione più naturale, poi, favorisce la corretta comprensione della provenienza del [[suono]].
Il vantaggio di questi apparecchi, oltre al minor impatto visivo, è costituito dall'avere il microfono interno al [[padiglione auricolare]], quindi in una posizione meno sensibile al vento e ai fruscii esterni rispetto ai modelli retroauricolari. La posizione più naturale, poi, favorisce la corretta comprensione della provenienza del suono.
Tra gli inconvenienti maggiori, l'inserimento all'interno del canale uditivo di un apparecchio che ha comunque un certo ingombro.
Tra gli inconvenienti maggiori, l'inserimento all'interno del canale uditivo di un apparecchio che ha comunque un certo ingombro.


===RITE===
===RITE===
Per ovviare ad acuni inconvenienti degli apparecchi ''endoauricolari'', nei primi anni del XXI secolo sono stati prodotti gli apparecchi detti RITE, che fondono i principi degli apparecchi ''retro-'' ed ''endoauricolari''
Per ovviare ad acuni inconvenienti degli apparecchi endoauricolari, nei primi anni del [[XXI secolo]] sono stati prodotti gli apparecchi detti RITE, che fondono i principi degli apparecchi retro- ed endoauricolari


===OpenFitting===
===OpenFitting===
Anch'essi nati per superare alcune controindicazioni degli appareccho ''endoauricolari'', si tratta di apparecchi posti nella collocazione di un tradizionale ''retroauricolare'', ma estremamente miniaturizzati e con un piccolo tubicino che porta il suono nel condotto uditivo.
Anch'essi sono nati per superare alcune controindicazioni degli apparecchi endoauricolari. Si tratta di apparecchi posti nella collocazione di un tradizionale retroauricolare, ma estremamente miniaturizzati e con un piccolo tubicino che porta il suono nel condotto uditivo.

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Versione delle 18:19, 3 apr 2009

Un apparecchio acustico è una particolare protesi medica studiata per correggere le perdite di capacità uditive. I moderni apparecchi acustici sono costituiti da dispositivi elettronici, di tipo sia analogico che digitale.

Componenti

Gli elementi che li costituiscono sono essenzialmente tre:

Il microfono converte il suono in un segnale elettrico che, una volta amplificato, viene indirizzato al ricevitore (che è un diffusore acustico), il quale lo trasforma nuovamente in suono. Il suono risultante, amplificato fino a 1 milione di volte (60db), viene portato all’interno del canale uditivo.

Come tutte le protesi mediche, anche gli apparecchi acustici vanno progettati in risposta alle esigenze funzionali e alle caratteristiche della patologia del singolo paziente, o comunque adattati ad esse. Di seguito si indicano alcuni tipi di apparecchi, così come si sono succeduti nel tempo

Tipi di apparecchio acustico

Apparecchi a scatola

Sono i primi apparecchi acustici con componenti elettroniche (ancora analogiche). Costruiti a partire dagli anni Sessanta, erano contenuti in una scatola di circa cm. 10-15 di lato, la quale conteneva il microfono, l'amplificatore, le batterie e il comando del volume. Un filo portava il segnale elettrico ad una capsula magnetica collocata dentro l'orecchio. Tale capsula, analoga a quella degli auricolari, convertiva il segnale da elettrico in acustico.

Lo svantaggio principale di questi apparecchi, in paragone con quelli successivi, era costituito dalle dimensioni, che li rendevano molto visibili e potevano generare problemi psicologici agli utilizzatori.

Apparecchi retroauricolari

Si tratta di apparecchi costituiti anch'essi da due parti, ma di dimensioni notevolmente più contenute. La prima parte è posta dietro il padiglione auricolare (da ciò deriva il nome). Vi sono contenute tutte le componenti elettroniche: microfono, amplificatore e batterie. La miniaturizzazione permette a questa parte di avere dimensioni tanto ridotte da poter essere agganciata all'orecchio e in gran parte coperta da esso. La mimetizzazione è favorita dal colore roseo della scatola, detta “banana” per la sua forma. Un tubicino conduce il segnale dalla “banana” alla “chiocciola”, posta nel condotto uditivo alla cui forma viene adattata su misura; la “chiocciola” trasmette il suono all'interno stesso del canale uditivo. Gli apparecchi retroauricolari furono fabbricati dalla metà degli anni'70 alla fine degli anni'90. I primi modelli possedevano un'elettronica esclusivamente analogica, i più recenti erano dotati di elettronica digitale che permetteva controlli maggiori per modellare la curva di risposta, in modo da adattarli più finemente al portatore. Spesso, soprattutto i modelli più recenti, erano dotati di filtri che “tagliavano” i suoni acuti o i bassi, a seconda delle esigenze del paziente. Anche le dimensioni variarono con il tempo, diventando sempre minori e perciò meno visibili.

Apparecchi endoauricolari

Il termine endoauricolare indica chiaramente che si tratta di apparecchi del tutto interni all'orecchio e pertanto ancor meno visibili dei precedenti. Si tratta di modelli costruiti alla fine degli anni'80 e resi possibili dal progresso della miniaturizzazione. Anch'essi furono inizalmente dotati di elettronica analogica e in seguito digitale. Il vantaggio di questi apparecchi, oltre al minor impatto visivo, è costituito dall'avere il microfono interno al padiglione auricolare, quindi in una posizione meno sensibile al vento e ai fruscii esterni rispetto ai modelli retroauricolari. La posizione più naturale, poi, favorisce la corretta comprensione della provenienza del suono. Tra gli inconvenienti maggiori, l'inserimento all'interno del canale uditivo di un apparecchio che ha comunque un certo ingombro.

RITE

Per ovviare ad acuni inconvenienti degli apparecchi endoauricolari, nei primi anni del XXI secolo sono stati prodotti gli apparecchi detti RITE, che fondono i principi degli apparecchi retro- ed endoauricolari

OpenFitting

Anch'essi sono nati per superare alcune controindicazioni degli apparecchi endoauricolari. Si tratta di apparecchi posti nella collocazione di un tradizionale retroauricolare, ma estremamente miniaturizzati e con un piccolo tubicino che porta il suono nel condotto uditivo.

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