Seachd: The Inaccessible Pinnacle

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Seachd: The Inaccessible Pinnacle
Titolo originaleSeachd: The Inaccessible Pinnacle
Lingua originalegaelico scozzese, inglese, spagnolo
Paese di produzioneRegno Unito
Anno2007
Durata88 min
Generedrammatico, avventura
RegiaSimon David Miller
SceneggiaturaJoane Cockwell, Simon David Miller
ProduttoreChristopher Young
Produttore esecutivoNorrie McIennan
FotografiaIan Dodds
MontaggioAonghas MacAoidh
MusicheJim Sutherland
Interpreti e personaggi
  • Angus Peter Campbell/Aonghas Pàdraig Caimbeul : nonno
  • Patrick Morrison/Pàdruig Moireasdan: Aonghas (a 9 anni)
  • Coll Macdonald/Colla Dòmhnallach : Aonghas (a 20 anni)
  • Dolina MacLennan: nonna
  • David Walker/Daibhidh Walker: Archie
  • Winnie Brook Young: Màiri
  • Chris Macdonald/Crìsdean Dòmhnallach: Donnchadh
  • Annie Macleod/Annie NicLeòid: Akira Gunn
  • Màrtainn Mac an t-Saoir: suo padre
  • Calum MacFhionghain: mago,
  • Scott Handy: Patrick Loch
  • Toby Robertson: barone von Sutherland
  • Iain Macrae: Macdonald/An Dòmhnallach
  • Vidal Sancho: lo spagnolo
  • Isabel NicRath: Sìleas
  • Meg Bateman: sua madre
  • Charles Quinnell/Tearlach Quinnell: Each Uisge
  • Kathleen MacInnes/Kathleen NicAonghais: Catriona
  • Eòghainn MacFhionghain: Calum
  • Angus Macdonald/Aonghas MacDhòmhnaill: il figlio maggiore/Am Mac Bu Sine
  • Kathleen Macdonald/Kathleen NicDhòmhnaill: Ailsa Macleod/Eilis NicLeòid
  • Iain “Seonachan” MacLeòid: Alec
  • Aonghas Iain MacDhòmhnaill: Eòghainn
  • Lachlan Graham: Neach-Leanmhainn,
  • Niall Caimbeul: Geàrrd/Neach-ciùil,
  • Coinneach MacEalair Saighdear,
  • Jim Sutherland: Neach-ciùil,
  • Marian Lloyd: Neach-ciùil,
  • Iseabail Strachan: Neach-ciùil,
  • Fiona NicAsgaill: Neach-ciùil

Seachd: The Inaccessible Pinnacle è un film del 2007, diretto da Simon David Miller. È l'unico lungometraggio interamente girato in lingua gaelica scozzese.

Struttura[modifica | modifica wikitesto]

Due storie "di cornice" racchiudono la narrazione del nonno, e la seconda di esse riporta avvenimenti dell'infanzia di Angus. Il titolo gaelico del film, "Seachd" ("sette"), allude alle sette storie, comprese le due di cornice ed un preambolo, che involgono diverse epoche e piani temporali. Il tema principale delle storie è la morte e la perdita, interpretate in vari modi: la morte dei genitori, la morte della nonna e del nonno, la morte dell'amata, morte e abbandono della lingua e cultura gaelica, morte ed espulsione (Highland Clearances) attuata dai potenti, perdita dei reami, morte inflitta da esseri mitologici. Non mancano tuttavia momenti allegri tipici della cultura gaelica, quali le riunioni conviviali Ceilidh, i canti a cappella, le scene divertenti.

  • Preambolo: l'incidente dei genitori di Angus sullo Sgurr Dearg.
  • Prima storia di cornice: Angus (da adulto) al letto di morte del nonno.
  • Seconda storia di cornice: Angus da bambino col nonno.
  • Prima storia: il bucaneve rosa
  • Seconda storia: La fanciulla e il mago.
  • Terza storia: lo spagnolo e il tesoro
  • Quarta storia: Sìleas e il cavallo marino
  • Seconda storia di cornice: Angus da bambino e il nonno
  • Prima storia di cornice: Angus e il nonno allo Sgùrr Dearg

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Il film è stato girato fra l'aprile e l'agosto del 2006 sulla penisola di Slèite dell'isola di Skye in Scozia, dove si trova l'istituto scolastico di lingua gaelica Sabhal Mòr Ostaig, luogo in cui Chris Young (produttore anche di Inbetweeners) ha installato gli uffici della casa di produzione. Tuttavia, il Binnean do-ruigsinneach ("Inaccessible Pinnacle" in inglese, soprannominato « Inn Pin » dagli arrampicatori) è una formazione rocciosa situata sulla vetta dello Sgùrr Dearg (il "picco rosso") nel massiccio dei monti Cuiltheann (the Cuillin in inglese) sulla penisola di Minginish dell'isola di Skye.[1]

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Il film è stato presentato al Celtic Media Festival nel marzo 2007 ed ha avuto la sua uscita internazionale presso l'Edinburgh International Film Festival nell'agosto dello stesso anno.

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Il film è stato nominato per i premi BAFTA[2] e per il Michael Powell Award[3], ed è stato in genere ben accolto dalla critica, anche paragonandolo a altri film consimili come Big Fish – Le storie di una vita incredibile e La storia fantastica.[4]

Nell'autunno del 2007, quando il film era prossimo alla sua uscita nel Regno Unito, il rifiuto della British Academy of Film and Television Arts di proporre la candidatura di Seachd: The Inaccessible Pinnacle all'Oscar al miglior film in lingua straniera della AMPAS ha fatto nascere una controversia, che ha avuto eco nella stampa britannica e internazionale, e a seguito della quale il produttore Christopher Young ha rassegnato le proprie dimissioni dalla BAFTA.[5]

Il gaelico scozzese in altri film[modifica | modifica wikitesto]

  • Braveheart - Cuore impavido (1995): Wallace urla, in gaelico: „Alba gu brath“ ("Scozia per sempre!").
  • Rob Roy (1995): una donna (la cantante Karen Matheson) intona la canzone popolare: Ailein duinn ("Alan dai capelli scuri").
  • The Eagle (2011): I Pitti si esprimono in una varietà di dialetti gaelici scozzesi.
  • Ribelle - The Brave (2012): La ninna nanna „A Mhaighdean Bhan Uasal“ ("Nobile e bella fanciulla") è cantata in gaelico scozzese, unico esempio dell'uso della lingua in un film della Disney.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Gli appassionati di alpinismo considerano l'Inn Pin come il piccolo più impegnativo dei Munro essendo l'unica cima del Regno Unito l'ascensione della quale richieda la pratica dell'arrampicata, mentre la discesa si compie generalmente in corda doppia. È la seconda vetta dei Cuiltheann. (Cfr. (EN) Inaccessible Pinnacle, su Walkhighlands.).
  2. ^ (EN) Gaelic film up for Scots BAFTAs, su BBC.
  3. ^ (EN) Best of British: the Michael Powell Award, su Screen Daily.
  4. ^ (EN) The movie at the edge of the world, su The Guardian.
  5. ^ (EN) Film producer quits in Oscar row, su BBC News, 3 ottobre 2007. URL consultato il 18 marzo 2020.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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