Sazkar Hanım

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Sazkar Hanim
BaşIkbal
Consorte Imperiale
In carica1890 –
27 aprile 1909
Nome completoFatma Zekiye Hanım Maan (alla nascita)
NascitaIstanbul, 8 maggio 1873
Morte1945, Damasco
Luogo di sepolturaMonastero di Solimano, Damasco, Siria
DinastiaMaan (per nascita)
Casa di Osman (per matrimonio)
PadreRecep Bata Bey Maan
MadreRukiye Havva Hanım Mikanba
Consorte diAbdülhamid II
FigliRefia Sultan
ReligioneIslam sunnita

Sazkar Hanım (turco ottomano: سازکار خانم, "armonia"; nata Fatma Zekiye Maan; Istanbul, 8 maggio 1873Damasco, 1945) è stata una consorte del sultano ottomano Abdülhamid II.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Origini[modifica | modifica wikitesto]

Sazkar Hanım nacque l'8 maggio 1873 a Kayalar, Adapazarı, Istanbul. Il suo vero nome era Fatma Zekiye Hanım, e apparteneva alla famiglia Maan, della nobiltà abcasa. Suo padre era Recep Bata Bey Maan, figlio di Osman Bey Maan e nipote di Kats Bey Maan, e sua madre sua moglie Rukiye Havva Hanım, della famiglia principessa abcasa dei Mikanba. Era cugina di Behice Hanım, che alla fine sarebbe diventata anche lei una consorte di Abdülhamid II.

In giovane età, venne presentata alla corte ottomana da Bidar Hanim, una nobildonna abcasa moglie di Çorlulizade Mahmud Celaleddin Pasha. A palazzo Sazkar venne selezionata come consorte e ricevette un'ottima educazione.

Era descritta come alta e bionda, con occhi fra l'azzurro e il verde[1][2].

Consorte Imperiale[modifica | modifica wikitesto]

Sazkar sposò il sultano Abdülhamid II nel 1890 a Palazzo Yıldız. Dopo il matrimonio le venne dato il titolo di "BaşIkbal". Un anno dopo le nozze, partorì la sua unica figlia.

Nel 1909 Abdülhamid venne deposto ed esiliato a Salonicco. Sazkar rimase con lui per un anno, per poi tornare a Istanbul. Visse prima con sua figlia e poi in una villa a Şişli che divideva con Peyveste Hanım, la sua preferita fra le altre consorti di Abdülhamid. Le due avevano le stanze allo stesso piano e ogni giorno s'incontravano per un caffè o altro, chiacchierare e ricordare i vecchi tempi come Consorti Imperiali.

Erano spesso raggiunge da Şehzade Abdürrahim Hayri, figlio di Abdülhamid II e Peyveste Hanım[3][4][5][6][7][8][9].

Esilio e morte[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1924 la dinastia ottomana venne esiliata.

Sazkar, in quanto consorte di un sultano deposto e defunto (Abdülhamid II era morto nel 1918) sarebbe potuta rimanere in Turchia, ma scelse di seguire sua figlia in esilio. Vissero a Beirut, in Libano.

Quando sua figlia morì nel 1938, si trasferì a Damasco, in Siria, per stare vicino alla tomba della figlia e dove morì nel 1945. Venne sepolta in città, accanto a sua figlia nel monastero di Solimano[1][10].

Discendenza[modifica | modifica wikitesto]

Da Abdülhamid II, Sazkar Hanım ebbe una figlia:[11][12][13]

  • Refia Sultan (15 giugno 1891 - 1938). Si sposò una volta ed ebbe due figlie.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Açba 2004, p. 47 n. 1.
  2. ^ Ekinci, Ekrem Buğra (31 March 2017). Sultan Abdülhamid'in Son Zevcesi. Timaş Tarih. pp. 23, 181. ISBN 978-6-050-82503-9.
  3. ^ Uluçay 2011, p. 250
  4. ^ Sakaoğlu 2008, p. 683.
  5. ^ Brookes 2010, p. 281, 288.
  6. ^ Hall, Richard C. (9 October 2014). War in the Balkans: An Encyclopedic History from the Fall of the Ottoman Empire to the Breakup of Yugoslavia. ABC-CLIO. pp. 1–2. ISBN 978-1-610-69031-7.
  7. ^ Uluçay 2011, p. 250.
  8. ^ Akyıldız, Ali (2018). Son Dönem Osmanlı Padişahlarının Nikâh Meselesi. p. 701.
  9. ^ Parry, Milman; Lord, Albert B. (1979). Serbocroatian heroic songs, Volume 1. Harvard University Press. p. 371.
  10. ^ Sakaoğlu 2008, pp. 683–684.
  11. ^ Osmanoglu 2000 , p. 263
  12. ^ Ulçay 2011 , pag. 258.
  13. ^ Brookes 2010 , pag. 288.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Douglas Scott Brookes, The Concubine, the Princess, and the Teacher: Voices from the Ottoman Harem, University of Texas Press, 2010, ISBN 978-0-292-78335-5.
  • Ayşe Osmanoğlu, Babam Sultan Abdülhamid, Mona Kitap Yayinlari, 2000, ISBN 978-6-050-81202-2.
  • Necdet Sakaoğlu, Bu Mülkün Kadın Sultanları: Vâlide Sultanlar, Hâtunlar, Hasekiler, Kandınefendiler, Sultanefendiler, Oğlak Yayıncılık, 2008, ISBN 978-6-051-71079-2.
  • Mustafa Çağatay Uluçay, Padişahların kadınları ve kızları, Ankara, Ötüken, 2011, ISBN 978-9-754-37840-5.