Santuario di San Francesco da Paola (Paola)

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Basilica Santuario regionale di San Francesco da Paola
Facciata dell'ingresso principale del santuario
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneCalabria
LocalitàPaola
Coordinate39°22′08.45″N 16°02′44.66″E / 39.369014°N 16.045739°E39.369014; 16.045739
Religionecattolica di rito romano
TitolareFrancesco da Paola
OrdineOrdine dei Minimi
Arcidiocesi Cosenza-Bisignano
ConsacrazioneXVI secolo
FondatoreSan Francesco da Paola
Stile architettonicoGotico e barocco (basilica antica)
Postmoderno (basilica nuova)
Inizio costruzioneSeconda metà del XV secolo (Basilica vecchia)

Fine anni Novanta (Basilica nuova)

CompletamentoXVI secolo (Basilica vecchia)

2000 (Basilica nuova)

Sito webwww.santuariopaola.it/nuovo/

Il santuario regionale di San Francesco da Paola sorge a 178 metri sul livello del mare nella parte alta e collinare della cittadina di Paola, località di nascita di san Francesco, in una valle costeggiata da un torrente e ricca di vegetazione. È meta di pellegrinaggio da tutto il sud Italia, specialmente dalla Calabria, di cui san Francesco è patrono. Custodisce parte delle spoglie del santo (le restanti si trovano a Tours in Francia).

Nell'ottobre 1921 papa Benedetto XV ha elevato il santuario al rango di basilica minore.[1]

Nel 2000, in occasione del Giubileo, è stata aperta al culto una nuova aula liturgica progettata da Sandro Benedetti.[2]

Il 3 marzo 2020 la Conferenza Episcopale Calabra[3] ha elevato la basilica santuario di San Francesco da Paola a santuario regionale a coronamento dei 500 anni dalla canonizzazione del santo.

I santuari[modifica | modifica wikitesto]

Basilica nuova[modifica | modifica wikitesto]

Davanti al santuario vi è un ampio piazzale, al limite del quale si erge la facciata principale del tempio. A destra dell'ingresso principale, vi è un arco tramite il quale si accede alla parte laterale del santuario, in cui si trovano l'ampia basilica moderna (inaugurata nel 2000) e la fonte della cucchiarella, alla quale sogliono bere i pellegrini. Accanto a questa è esposta una bomba inesplosa, caduta nel torrente accanto al santuario durante un bombardamento anglo-americano nel mese di agosto del 1943, che non danneggiò il Santuario. Continuando si accede al ponte del Diavolo e ad un sentiero al termine del quale si trova un luogo che fu rifugio del Santo nei suoi anni giovanili.
Entrando nel santuario per l'ingresso principale, si accede a due ambienti semi-aperti iniziali. Nel primo sono conservate diverse lapidi, datate fra il XVI ed il XX secolo, che ricordano varie ricorrenze ed eventi riguardanti il santuario, mentre il secondo è il vero pronao della basilica antica: a destra si trova il portale di accesso alla basilica, a sinistra vi è un affaccio sul torrente e sull'adiacente convento, ed avanti vi è l'ingresso al chiostro ed al romitorio del Santo e la cella del beato Nicola.

Apparato iconografico[modifica | modifica wikitesto]

All'interno della basilica nuova sono presenti un affresco di circa 20 m², tre tele ad olio di circa 200 × 250 cm e una tela di 440 × 214 cm, 4 volte a vela triangolari di 4 × 3 m e una pala d'altare di 250 × 150 cm, tutte opere del pittore neo-manierista Bruno d'Arcevia, che le ha realizzate nel periodo 1997-1998.

Organo a canne[modifica | modifica wikitesto]

L'organo a trasmissione elettronica computerizzata via-radio, del nuovo Santuario di S.Francesco a Paola, è stato costruito dalla ditta Mascioni nel 2004. Il materiale fonico è inserito all'interno di un'ampia nicchia sopraelevata, con mostra in più campi, situata nella testata destra dell'aula. Lo strumento è stato progettato da Franco Nicora e si articola in 44 registri per un totale di circa 2900 canne; la sua consolle, mobile indipendente, dispone di 3 tastiere e pedaliera.

Basilica antica[modifica | modifica wikitesto]

La basilica antica, in stile tardo rinascimentale, risalente al XVI secolo, è composta da un'ampia aula principale piuttosto spoglia e da un'unica navata laterale a destra, lungo la quale si aprono quattro cappellette, che ha il suo culmine nella sontuosa cappella barocca che custodisce le poche reliquie di San Francesco pervenute a Paola, fra cui alcuni suoi abiti, frammenti di ossa e un dente.
Nel chiostro del santuario, chiuso verso l'esterno con vetrate, si trova il roseto del Santo, che costituisce oggi un folto giardino, e ospita lungo le sue pareti interne affreschi raffiguranti i principali episodi della vita del santo, molti dei quali legati a leggende. Adiacente ad esso è il romitorio di san Francesco, un insieme di angusti spazi sotterranei che costituirono il primo nucleo di cenobio per il santo e per i suoi confratelli. Fra il chiostro e la basilica antica si erge il campanile del tempio.

Particolare del chiostro

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Basilicas in Italy, Vatican City State, San Marino, su gcatholic.org. URL consultato il 1º aprile 2021.
  2. ^ Casa dell'Architettura - Progetti di Sandro Benedetti (ultimo aggiornamento settembre 2011), su casadellarchitettura.it. URL consultato il 18 settembre 2011 (archiviato dall'url originale il 24 gennaio 2012).
  3. ^ Calabria Ecclesia - Home, su calabriaecclesia.org. URL consultato il 6 marzo 2020.

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