Santuario della Madonna dei Ponticelli

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Santuario della Madonna dei Ponticelli
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneEmilia-Romagna
LocalitàSan Marino (Carpi)
IndirizzoVia Statale Motta
Coordinate44°48′58.24″N 10°55′53.53″E / 44.816178°N 10.931535°E44.816178; 10.931535
Religionecattolica
TitolareSanta Maria Consolatrice degli afflitti
Diocesi Carpi
Stile architettonicoNeoclassico
Inizio costruzioneXVI secolo

Il santuario della Madonna dei Ponticelli, talvolta indicato come santuario di Santa Maria Consolatrice degli afflitti, è un luogo di culto di San Marino, frazione del comune di Carpi. Appartiene alla zona pastorale 4 della diocesi di Carpi e risale al XV secolo.[1][2][3]

Origine del nome[modifica | modifica wikitesto]

La località Ponticelli all'origine del nome dato al santuario è stata oggetto in passato di bonifiche per rendere i campi adatti alle coltivazioni e quindi è ricca di ponti piccoli e grandi costruiti per superare i fiumi e i canali artificiali.[3]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'oratorio è stato eretto nel XVI secolo e la testimonianza di tale collocazione temporale è il dipinto che raffigura la Madonna col Bambino detta dei Ponticelli dedicato a Santa Maria Consolatrice degli afflitti e attribuito a Bernardino Loschi, pittore parmense attivo nel carpigiano a partire dal 1500. Il dipinto è

In seguito il luogo di culto è stato oggetto di ricostruzione su progetto di Achille Sammarini, ed è stato ultimato nel 1872.[1][2][3]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Esterni[modifica | modifica wikitesto]

L'oratorio si trova in località Ponticelli della frazione di San Marino nel comune di Carpi, sulla strada che collega Carpi a Cavezzo, e mostra orientamento verso sud-est. Il piccolo santuario ha forme neoclassiche e si presenta all'interno a tre navate e cupola al centro, con pianta a croce greca.[2][3]

La torre campanaria è la parte più antica della struttura, e risale al 1600. Nella sala l'altare maggiore marmoreo è stato scopito dal veronese Pegrassi con varie scene che raffigurano momenti della vita di Maria. Gli altari laterali, che erano dedicati a Sant'Anna e al Santissimo Crocifisso sono stati tolti dopo il 1930.[3]

Interni[modifica | modifica wikitesto]

La sala ha pianta a croce greca con cupola al centro. Il presbiterio è di grande dimensione e leggermente rialzato. L'altare maggiore è in scagliola policroma e risale al 1631, probabile opera di Guido Fassi. Conserva lo storico affresco che raffigura la Madonna con Bambino dipinta seduta in trono e sullo sfondo è visibile un piccolo ponte.[4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Santuario della Madonna dei Ponticelli, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 18 novembre 2021.
  2. ^ a b c visitmodena.
  3. ^ a b c d e Santuario Madonna dei Ponticelli, su associazioni.comune.carpi.mo.it. URL consultato il 19 novembre 2021.
  4. ^ Beata Vergine dei Ponticelli - Santuario diocesano, su santuarimariani.org. URL consultato il 20 novembre 2021.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Gruppo studi bassa modenese, La Madonna dei Ponticelli in San Marino di Carpi, OCLC 886857984. in Quaderni della bassa modenese, San Felice sul Panaro (Modena), Il Gruppo, 1987-, OCLC 20288282.
  • Pierpaolo Bonacini, Anna Maria Ori (a cura di), Storia di Carpi Volume primo La città e il territorio dalle origini all’affermazione dei Pio, introduzione di Paolo Golinelli, coordinamento di Elia Taraborrelli, Modena, Mucchi, 2008, ISBN 978-88-904143-0-5, SBN IT\ICCU\MOD\1518234.
  • Carla Corti, Nicoletta Giordani, Luigi Malnati e Daniela Scagliarini Corlàita, L'ager nord-occidentale della città di Mutina: il popolamento nel Carpigiano e nella media pianura dalla romanizzazione al tardoantico-altomedioevo, Roma, L'Erma di Bretschneider, 2004, ISBN 9788882652654, OCLC 496579833.
  • Natale Marri, Memorie storiche critico-toppograffiche della città di Carpi, suo principato antico e moderno con i luoghi adjerenti, e della sua diocesi nullius antica e moderna, sue parrocchie et adjerenze, sì all'uno, come all'altra, a cura di Marzia Dezzi Bardeschi e Cinzia Rossi, Carpi; Pisa, Fondazione Cassa di risparmio di Carpi; ETS, 2002, OCLC 58405199, SBN IT\ICCU\MOD\0769514.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]