Salvatore Vinci

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Salvatore Vinci
NascitaBidonì, 12 marzo 1952
MorteSan Giacomo Vercellese, 28 gennaio 1989
Cause della morteucciso in servizio
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armataEsercito Italiano (all'epoca)
ArmaCarabinieri
UnitàGruppo Carabinieri di Vercelli
RepartoReparto Operativo
GradoAppuntato
ComandantiMaresciallo Cesare Gallo
voci di militari presenti su Wikipedia

Salvatore Vinci (Bidonì, 12 marzo 1952San Giacomo Vercellese, 28 gennaio 1989) è stato un militare italiano, carabiniere assassinato nel corso di un servizio antirapina a San Giacomo Vercellese.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Salvatore Vinci era nato in provincia di Oristano nel 1952, era sposato e aveva una figlia undicenne all'epoca dei fatti. Abitava a Vercelli dove svolgeva servizio presso il Reparto Operativo del Gruppo Carabinieri. Fu ucciso nel corso di servizio antirapina appena dopo l'assalto a un furgone portavalori da parte di un gruppo di rapinatori.[1] Nel 1990, il Presidente della Repubblica Italiana conferì, con suo decreto in data 19 aprile, la Medaglia d'oro al valor civile alla memoria all'appuntato Salvatore Vinci per il comportamento tenuto in occasione dell'intervento in un servizio antirapina[2]. La data di concessione della ricompensa è il 19 aprile 1990 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, serie generale n.147 del 25 giugno 1991[3].

Nel 1999, la caserma sede della Stazione carabinieri di Sorradile è stata intitolata alla memoria del militare caduto nell'adempimento del dovere[4]. Nel 2014 il comune di Vercelli ha inteso ricordare la memoria dell'appuntato Vinci onorandolo con una cerimonia di intitolazione della via[5] ove è ubicato il Comando Provinciale Carabinieri[6]. La Sezione dell'Associazione nazionale carabinieri di San Giorgio Canavese è stata intitolata alla memoria dell'Appuntato[7].

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'oro al valor civile (alla memoria) - nastrino per uniforme ordinaria
«Addetto al Nucleo Operativo di Gruppo, nel corso delle ricerche di tre malfattori che avevano rapinato un furgone postale, procedeva, unitamente a sottufficiale, al controllo degli occupanti di due autovetture, dai quali veniva improvvisamente fatto segno a proditoria azione di fuoco. La sua pronta reazione, nonostante le ferite mortali subite, consentiva la cattura dei responsabili, il sequestro di numerose armi ed il recupero dell'intera refurtiva. Nobile esempio di non comune ardimento ed altissimo senso del dovere spinti fino all'estremo sacrificio. San Giacomo Vercellese, 28 gennaio 1989.»
— 19 aprile 1991[8][9]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ La Stampa, a. 123, n. 23, Domenica 29 gennaio 1989, pp. 1-2
  2. ^ Medaglia d'oro al valor civile alla memoria a Salvatore Vinci, su carabinieri.it. URL consultato il 18 febbraio 2016.
  3. ^ Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, su gazzettaufficiale.it. URL consultato il 18 febbraio 2016.
  4. ^ Una targa davanti alla caserma dedicata a un appuntato ucciso [collegamento interrotto], in La Nuova Sardegna. URL consultato il 18 febbraio 2016.
  5. ^ Luogo su google maps
  6. ^ Venticinque anni fa il sacrificio dell'appuntato Salvatore Vinci, su biellaoggi.it. URL consultato il 18 febbraio 2016.
  7. ^ San Giorgio Canavese - Carabinieri in festa, su canavesenews.it.
  8. ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.
  9. ^ Scheda sul sito carabinieri.it
  Portale Biografie: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di biografie