Sala (Istrana)

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Sala
frazione
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Veneto
Provincia Treviso
Comune Istrana
Territorio
Coordinate45°42′09″N 12°05′42″E / 45.7025°N 12.095°E45.7025; 12.095 (Sala)
Altitudine53 m s.l.m.
Abitanti1 286[1]
Altre informazioni
Cod. postale31036
Prefisso0422
Fuso orarioUTC+1
Patronosan Giacomo maggiore apostolo
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Sala
Sala

Sala è una frazione del comune italiano di Istrana, in provincia di Treviso.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Sala è attestata per la prima volta in un atto del vescovo di Treviso Rozone risalente al 996[2]. Forse il toponimo rimanda alla presenza di una sala longobarda; non a caso, il paese si colloca lungo la via Postumia, direttrice della calata di re Alboino nel Norditalia[3].

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Chiesa parrocchiale[modifica | modifica wikitesto]

Dai documenti sappiamo che a Sala esistette una cappella almeno dal Trecento, ma bisognerà attendere il 1552 per avere notizie più precise. In quell'anno la chiesa del paese, pur dipendente dalla pieve di Istrana, venne dotata di un proprio fonte battesimale.

L'edificio attuale risale al XVIII secolo e fu consacrato nel 1779 dal vescovo Paolo Francesco Giustinian. Degli interni vanno citati l'altare maggiore e le cantorie, pregevoli manufatti lignei attribuiti ad Andrea Brustolon[4][5].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ In assenza di dati ufficiali precisi, si è fatto riferimento alla popolazione della parrocchia locale, reperibile nel sito della CEI.
  2. ^ Storia del comune, su halleysac.it, Comune di Istrana. URL consultato il 4 agosto 2014.
  3. ^ Augusto Cusinato, Villici, industrianti, commercianti. Le radici storiche e culturali di una vicenda di sviluppo locale. Il caso di Bessica, villa dell'alto Trevigiano, Milano, Franco Angeli, 2003, p. 67, ISBN 88-464-4406-X.
  4. ^ Luigi Pesce (a cura di), La visita pastorale di Giuseppe Grasser nella diocesi di Treviso (1826-1827), Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 1969, p. 127.
  5. ^ Comune di Istrana, Vivi la Città 2001-2002, Gruppo Media, 2001, p. 8.