Robyn Denholm

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Robyn M. Denholm

Robyn M. Denholm (Milperra, 27 maggio 1965) è una dirigente d'azienda australiana, presidente di Tesla dal novembre 2018 al posto di Elon Musk.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nasce e cresce a Milperra, nei dintorni di Sydney, in Australia, dove i suoi genitori possedevano una stazione di servizio.[1] E li aiuta nella gestione tenendo la contabilità, stando alla pompa di benzina e aggiustando le auto.[2] A scuola le piacciono le materie scientifiche, dalla chimica alla biologia, per poi scoprire all'esame di maturità di non essere realmente portata alle scienze. Si laurea in economia all'Università di Sydney e prenderà un master nell'ambito commerciale presso l'Università delNew South Wales nel 1999.[3]

Dopo la laurea, Denholm lavora in contabilità per la Arthur Andersen a Sydney.[2] Nel 1989 passa alla Toyota, sempre in Australia.[4] Dopo sette anni, nel 1996, entra come direttore dei servizi finanziari per la zona dell'Asia e del Pacifico in un'azienda hi-tech, Sun Microsystems,[4] società di software nota per avere creato il linguaggio Java. Nel 2001 si trasferisce negli Stati Uniti nella sede della società in Colorado come vicepresidente delle finanze per la divisione dei servizi, quindi nella Silicon Valley con l'incarico di senior vicepresidente della pianificazione strategica.

Lavora per la Sun Microsystems per undici anni, quindi nel 2007 passa a Juniper Networks in ruoli finanziari e operativi: prima come responsabile finanziaria e poi come responsabile operativa nella ristrutturazione e rilancio della società che in pochi anni quasi raddoppia il fatturato toccando i 9,4 miliardi di dollari.

Nell'agosto 2014 entra come indipendente nel consiglio di amministrazione di Tesla,[4] diventando in seguito presidente del comitato di revisione contabile e ricevendo in quattro anni 17 milioni di dollari in stock option sulle azioni Tesla.[2]

Nel gennaio 2017 Denholm torna in Australia come Chief Operations Officer (COO) di Telstra, la più grande società australiana di telecomunicazioni.[5] Il 7 novembre 2018 Denholm è nominata presidente di Tesla, sostituendo il vulcanico Elon Musk, costretto a cedere la carica dopo avere patteggiato con la Sec (Security Exchange Commission) americana l'accusa di turbativa del mercato per avere twittato tre mesi prima di avere i fondi necessari per ritirare Tesla da Wall Street al prezzo di 420 dollari per azione quando il titolo era in quel periodo attorno ai 340 dollari. Una frase che gli è costata anche una multa salata.[6]

Per contratto Denholm deve restare ancora sei mesi in Australia.[4]

Altri incarichi[modifica | modifica wikitesto]

È membro dell'Institute of Chartered Accountants in Australia e Nuova Zelanda.[7].

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Sposata e divorziata, ha due figli: Matthew e Victoria.[8]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Michelle Lewis, Telstra appoints new Chief Operations Officer. Who is Robyn Denholm?, su voiceplus.com.au. URL consultato l'8 novembre 2018.
  2. ^ a b c (EN) Richard Waters e Jamie Smyth, Low-key Robyn Denholm takes on challenge of taming Elon Musk, in Financial Times, 9 novembre 2018. URL consultato il 9 novembre 2018.
  3. ^ (EN) Tesla picks telco executive Robyn Denholm to replace Elon Musk as chairman, su techcrunch.com. URL consultato l'8 novembre 2018.
  4. ^ a b c d (EN) Julia Kollewe, Tesla names new chair to replace Elon Musk, su the Guardian, 8 novembre 2018.
  5. ^ (EN) Odgers Berndtson, CFO one-on-one interview with Robyn Denholm, su odgersberndtson.com. URL consultato l'8 novembre 2018 (archiviato dall'url originale il 28 febbraio 2019).
  6. ^ Tesla, presidenza a Robyn Denholm. Musk sceglie la donna del 5G, su ilsole24ore.com, 8 novembre 2018. URL consultato il 20 novembre 2018.
  7. ^ (EN) ABB, Director CV, su new.abb.com. URL consultato il 9 novembre 2018 (archiviato dall'url originale il 9 novembre 2018).
  8. ^ Maria Teresa Cometto, Conti in ordini e pochi tweet: terrò a bada Musk, L'Economia del Corriere della Sera, 19 novembre 2018, p. 32

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