Randor Guy

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Randor Guy, pseudonimo di Madabhushi Rangadorai[1][2][3][4] (Nellore, 8 novembre 1937Chennai, 23 aprile 2023[5]), è stato un saggista, giornalista, avvocato e storico[6] indiano. Soprattutto è affiliato al periodico in lingua inglese The Hindu.[1][7] È anche l'editore ufficiale della rubrica settimanale "Blast from the Past" che compare su The Hindu.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Primi anni[modifica | modifica wikitesto]

Il nome originale di Randor Guy era Rangadorai, ma il suo pseudonimo in seguito divenne ufficiale.[8] Si laureò come BSc e B. L. all'Università di Madras[9] e avviò la sua carriera come avvocato.[9][10] Dopo aver esercitato la professione per un breve periodo, lasciò il lavoro ed entrò in uno studio chiamato Paterson and Co. dove stette per cinque anni. Nel 1976 si dimise per dedicare tutto il suo tempo alla scrittura.

Storia del cinema[modifica | modifica wikitesto]

Guy scrive libri di storia e film dal 1967. Divenne popolare quando il suo articolo su Frank Capra venne acquistato dall'Agenzia per l'informazione degli Stati Uniti per essere utilizzato come opera di riferimento.[9] Al 2008, rimaneva l'unico non americano il cui lavoro venne acquisito come materiale di riferimento dal governo degli Stati Uniti d'America.[9]

Guy è un editorialista regolare per giornali come Mylapore Times, The Hindu e The Indian Express. Scrive anche per la rivista cinematografica Screen su una varietà di argomenti, sebbene sia principalmente popolare come storico e critico cinematografico.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Finzione[modifica | modifica wikitesto]

  • While the Breakers Roared, 1967.
  • Chaya, 1980. (in lingua telugu)
  • Kasi, 1981. (in lingua telugu)
  • Chitale
  • Monsoon, 1997.(trasposizione romanzata di un film hollywoodiano girato in India)

Saggi[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Romancing the reel, in The Hindu, 25 novembre 2009. URL consultato il 23 settembre 2021.
  2. ^ (EN) Shreekumar Varma, Remembrance of things past, in The Old Indian Express:Sunday Headlines, 13 novembre 2007. URL consultato il 23 settembre 2021 (archiviato dall'url originale il 9 marzo 2006).
  3. ^ (EN) Ravi Bhushan, Reference India, Rifacimento International, 2007, p. 106.
  4. ^ (EN) K. C. Dutt, S. Balu Rao e Sahitya Akademi, Who's who of German Writers, 1999: A-M Vol 1, Sahitya Akademi, 2001, p. 439, ISBN 81-260-0873-3.
  5. ^ https://www.thehindu.com/news/national/tamil-nadu/veteran-columnist-author-and-film-historian-randor-guy-no-more/article66772661.ece
  6. ^ (EN) A. Vasudev, Cinemaya: the Asian film magazine, 1988, p. 61.
  7. ^ (EN) Silk Route, Mint, 30 settembre 2011.
  8. ^ (EN) Randor Guy remembers it all « Madras Musings - We Care for Madras that is Chennai, su madrasmusings.com. URL consultato il 23 settembre 2021.
  9. ^ a b c d (EN) The GUY called RANDOR, su sify.com, Sify. URL consultato il 23 settembre 2021 (archiviato dall'url originale il 7 febbraio 2008).
  10. ^ Fernandez, p 164
  11. ^ (EN) Purushottam Pragji Mehta, Indo-Anglian Fiction: An Assessment, Prakash Book Depot, 1979, p. 367.
Controllo di autoritàVIAF (EN21094220 · ISNI (EN0000 0000 2641 2856 · LCCN (ENn84206102 · GND (DE1146253680 · J9U (ENHE987007279205905171 · WorldCat Identities (ENlccn-n84206102