Proteste in Iran del 2019-2020

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Proteste in Iran del 2019-2020
Proteste a Teheran
Data15 novembre 2019[1] – 16 luglio 2020[2][3]
LuogoBandiera dell'Iran Iran
Causa
  • Aumento dei prezzi del carburante
  • Opposizione al presidente Hassan Rouhani e al leader supremo Ali Khamenei
  • Opposizione alla Repubblica islamica
  • Opposizione al coinvolgimento iraniano nei conflitti regionali
Schieramenti
ManifestantiBandiera dell'Iran Governo dell'Iran
Comandanti
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Le proteste in Iran del 2019-2020 (in persiano: اعتراضات سراسری ۱۳۹۸ ایران) sono state una serie di manifestazioni civili, che si sono verificate in più città dell'Iran, scoppiate a causa dell'aumento dei prezzi del carburante dal 50% al 200%,[4] trasformandosi in seguito in una protesta contro il governo iraniano e la guida suprema Ali Khamenei.[5] Le proteste sono iniziate la sera del 15 novembre e nel giro di poche ore si sono diffuse in 21 città quando i video della protesta hanno iniziato a circolare online.[6]

Proteste per il caro benzina

Sebbene le proteste iniziassero come manifestazioni pacifiche, presto si trasformarono in violente rivolte contro il governo iraniano[7] che ha ottemperato varie misure per fermare le proteste, bloccando l'accesso a internet a livello nazionale e, secondo Amnesty International, sparando sui manifestanti dai tetti dei palazzi, dagli elicotteri e a distanza ravvicinata con mitragliatrici. Secondo i residenti, come riportato dal New York Times, le forze governative hanno quindi proceduto a recuperare i corpi dei manifestanti morti portandoli via per mascherare e nascondere il vero numero di vittime e la gravità delle proteste. Amnesty International ha dichiarato che le famiglie dei manifestanti assassinati sono state minacciate dal governo di non parlare ai media o di tenere dei funerali.[8][9] Secondo alcune fonti, si contano circa 1 500 cittadini iraniani uccisi riconducibili ad azioni governative.[10][11] La morte dei manifestanti ha provocato una reazione violenta da parte degli stessi che hanno distrutto 731 banche governative tra cui la banca centrale dell'Iran, nove centri religiosi islamici e statue del leader supremo Ali Khamenei. 50 basi militari governative sono state attaccate dai manifestanti.

Questa serie di proteste è stata considerata come la più violenta e grave dopo dalla nascita della Repubblica islamica dell'Iran con la rivoluzione khomeinista nel 1979[12][13], al pari come ampiezza delle proteste alla successiva rivolta iraniana del 2022 seguita alla morte di Mahsa Amini.[14][15]

Al fine di bloccare la condivisione di informazioni relative alle proteste su piattaforme internet o sui social media, il governo ha bloccato internet a livello nazionale, causando un black-out quasi totale di circa sei giorni.[16][17]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Iran protests internet, in The New York Times, 21 novembre 2019. URL consultato il 28 dicembre 2019.
  2. ^ برپایی تجمع اعتراضی در بهبهان به رغم جو شدید امنیتی [Protest rally in Behbahan despite the intense security atmosphere], in BBC News, 16 luglio 2020. URL consultato il 22 agosto 2020.
  3. ^ تجمع اعتراضی در بهبهان؛ استقرار یگان ویژه در تبریز، شیراز، اصفهان، مشهد و تهران [Protest rally in Behbahan; Deployment of special units in Tabriz, Shiraz, Isfahan, Mashhad and Tehran], in Iran International, luglio 2020. URL consultato il 22 agosto 2020.
  4. ^ (EN) Iran gasoline rationing price hikes draw street protests, su uk.reuters.com. URL consultato il 28 dicembre 2019.
  5. ^ (EN) Iran issues warning to petrol protesters, 17 novembre 2019. URL consultato il 7 gennaio 2020.
  6. ^ Hikes in the cost of petrol are fuelling unrest in Iran, Hikes in the cost of petrol are fuelling unrest in Iran, in The Economist. URL consultato il 7 gennaio 2020.
  7. ^ (EN) Farnaz Fassihi e Rick Gladstone, Iran Declares Protests Are Over, but the Evidence Suggests Otherwise, in The New York Times, 21 novembre 2019. URL consultato il 7 gennaio 2020.
  8. ^ (EN) Farnaz Fassihi e Rick Gladstone, With Brutal Crackdown, Iran Is Convulsed by Worst Unrest in 40 Years, in The New York Times, 1º dicembre 2019. URL consultato il 7 gennaio 2020.
  9. ^ Amnesty says at least 208 killed in Iran protests, su aljazeera.com. URL consultato il 7 gennaio 2020.
  10. ^ Sheena McKenzie CNN, One of the worst crackdowns in decades is happening in Iran. Here's what we know, su CNN. URL consultato il 7 gennaio 2020.
  11. ^ (EN) U.S. says Iran may have killed up to 1,000 protesters, su NBC News. URL consultato il 7 gennaio 2020.
  12. ^ (EN) Iran protests deaths, in The New York Times, 1º dicembre 2019. URL consultato il 28 dicembre 2019.
  13. ^ (EN) Iran more than 100 protesters believed to be killed as top officials give green light to crush protests, su amnesty.org.
  14. ^ Cinzia Sciuto, Iran: è rivoluzione, in Micromega, novembre 2022. URL consultato il 10-12-2022.
  15. ^ Call it a Revolution? Iran protest movement defies growing brutality, in France24, 23-11-2022. URL consultato il 10-12-2022.
  16. ^ (EN) Iranian masks spiraling protest death toll stealing bodies morgues, su telegraph.co.uk. URL consultato il 28 dicembre 2019.
  17. ^ Iran blocco internet, su tg24.sky.it. URL consultato il 28 dicembre 2019.

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