Preti di San Basilio

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I Preti di San Basilio (in latino Congregatio a Sancto Basilio, in inglese The Congregation of St. Basil) sono un istituto religioso maschile di diritto pontificio: i membri di questa congregazione clericale pospongono al loro nome la sigla C.S.B.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

San Basilio, di André Thevet

La congregazione venne fondata da Joseph Bouvier Lapierre (1757-1838): parroco di Saint-Symphorien-de-Mahun, in diocesi di Viviers, nel 1798 iniziò a dedicarsi all'insegnamento e nel 1800 aprì un seminario minore e un collegio; nel 1802, dopo il concordato tra Napoleone Bonaparte e papa Pio VII, l'opera venne trasferita a Annonay.[2]

Per garantire la continuità al lavoro svolto nel collegio, con il consenso di Claude de La Brunière (vescovo di Mende e amministratore di Viviers), il 21 novembre 1822 Lapierre e nove compagni insegnanti diedero inizio a una nuova congregazione religiosa intitolata a san Basilio, titolare della parrocchia in cui si trovava il seminario.[2]

Nel 1852 i Preti di San Basilio aprirono una scuola anche a Toronto, da dove i religiosi si diffusero in numerose località del Canada e degli Stati Uniti. Dopo le leggi anticongregazioniste francesi del 1903 la sede principale dell'istituto venne trasferita in America e i preti si divisero in due rami autonomi: uno canadese, con sede a Toronto, e uno francese con sede a Viviers (le due branche si riunirono nel 1955).[2]

L'istituto ottenne il pontificio decreto di lode da papa Gregorio XVI il 15 settembre 1837; venne approvato definitivamente dalla Santa Sede il 18 settembre 1863 e le sue costituzioni nel 1913.[2]

Attività e diffusione[modifica | modifica wikitesto]

I preti di San Basilio si dedicano principalmente all'istruzione della gioventù, al ministero parrocchiale e all'apostolato missionario.[1]

Sono presenti in Canada, Stati Uniti d'America, Messico e Colombia:[3] la sede generalizia è a Toronto, in Canada.[1]

Alla fine del 2005 l'istituto contava 42 case e 288 religiosi, 276 dei quali sacerdoti.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Ann. Pont. 2007, p. 1475.
  2. ^ a b c d DIP, vol. VII (1983), coll. 800-804, voce a cura di J. Hanrahan e K.J. Kirley.
  3. ^ The Basilian Fathers Missions, su basilianfathersmissions.org. URL consultato il 19-7-2009 (archiviato dall'url originale il 17 maggio 2008).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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