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Risorgimento nel cinema
Scena di Allonsanfan

La prima pellicola proiettata pubblicamente in Italia fu il film risorgimentale La presa di Roma, di Filoteo Alberini (1905) ricostruente l'episodio della Breccia di porta Pia, nel 1911 per il cinquantenario dell'unificazione fu prodotto Nozze d'oro di Luigi Maggi. Nel 1934 Alessandro Blasetti dirige 1860 celebrante la Spedizione dei Mille come azione popolare e considerato uno dei suoi migliori film e in parte anticipatore del neorealismo. Nel 1941 Mario Soldati dirige la versione filmica di Piccolo mondo antico, e l'anno successivo Vittorio De Sica è il regista della commedia Un garibaldino al convento.

Luchino Visconti dirige Senso (1954) e Il Gattopardo (1963), che, ambientati rispettivamente nel Veneto e in Sicilia, ruotano attorno alle relazioni fra le istanze patriottiche unitarie e l'atteggiamento ambiguo delle classi aristocratiche locali.

In occasione del centenario dell'unificazione, nel 1961 Roberto Rossellini è il regista del celebrativo Viva l'Italia e del più intimista Vanina Vanini.

Durante gli anni settanta, caratterizzati da una decisa politicizzazione ideologica, la filmografia analizzò il periodo risorgimentale soffermandosi sulle problematiche politiche del periodo, anche alla luce dell'interpretazione gramsciana del Risorgimento come rivoluzione proletaria mancata, con i film: Bronte: cronaca di un massacro che i libri di storia non hanno raccontato di Florestano Vancini (1972), San Michele aveva un gallo (1972) e Allonsanfàn (1974) di Paolo e Vittorio Taviani e Quanto è bello lu murire acciso del 1975 del regista Ennio Lorenzini.

Luigi Magni gira una serie di film ambientati a Roma nei quali ricorre il tema del rapporto tra il popolo e l'aristocrazia romana e il potere pontificio: Nell'anno del Signore (1969), In nome del Papa Re (1977), Arrivano i bersaglieri (1980) e In nome del popolo sovrano del 1990.

Per il centocinquantesimo anniversario unificazione nel 2011 il risorgimento ritorna sullo schermo con Noi credevamo, di Mario Martone

Molte tematiche risorgimentali furono le protagoniste di sceneggiati televisivi soprattutto fra gli anni '60 e gli inizi degli anni '70,