Polly Stenham

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Polly Stenham

Polly Stenham (Londra, 16 luglio 1986) è una drammaturga e sceneggiatrice britannica.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlia del businessman Anthony Stenham, Polly Stenham ha studiato drammaturgia al Royal Court Theatre e letteratura inglese all'University University College, che abbandonò per perseguire la carriera teatrale. All'età di diciannove anni scrisse la pièce That Face, che debuttò al Royal Court Theatre nel 2007, rendendola una delle più giovani drammaturghe le cui opere sono state portate in scena a Londra.[1] Il dramma, diretto a Jeremy Herrin ed interpretato da Lindsay Duncan e Matt Smith, ottenne recensioni molto positive, vinse l'Evening Standard Theatre Award alla migliore debuttante e fu trasferito al più capiente Duke of York's Theatre del West End londinese nel 2008, ottenendo anche una candidatura al prestigioso Laurence Olivier Award alla migliore nuova opera teatrale.[2]

Nel 2009 la sua seconda opera teatrale, Tusk Tusk, debuttò al Royal Court Theatre, sempre con la regia di Jeremy Herrin e un giovane Toby Regbo nel cast.[3] Nel 2013 la sua terza pièce, No Quarter, debuttò sempre al Royal Court, ancora una volta per la regia di Herrin e con Tom Sturridge nel ruolo del protagonista;[4] l'anno successivo il suo dramma Hotel fu portato al debutto al National Theatre di Londra.[5] Nel 2016 ha fatto il suo esordio cinematografico come co-sceneggiatrice del film di Nicolas Winding Refn The Neon Demon.[6] Nel 2018 il suo adattamento del dramma di August Strindberg La signorina Julie, intitolato semplicemente Julie, fu allestito al National Theatre.[7]

Nel 2017 un suo ritratto è stato esposto alla National Portrait Gallery, mentre l'anno successivo fu eletta membro della Royal Society of Literature.[8]

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Regista[modifica | modifica wikitesto]

Sceneggiatrice[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Teatro[modifica | modifica wikitesto]

  • That Face (2007)
  • Tusk Tusk (2009)
  • No Quarter (2013)
  • Hotel (2014)
  • Julie (2018)

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Membro dell'Ordine dell'Impero Britannico - nastrino per uniforme ordinaria
«Per i servizi al teatro e alla letteratura.»
— 10 ottobre 2020[9][10]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) TLS - Times Literary Supplement, su TLS. URL consultato il 27 luglio 2020.
  2. ^ (EN) Evening Standard Theatre Awards - the winners | News, su web.archive.org, 6 giugno 2011. URL consultato il 27 luglio 2020 (archiviato dall'url originale il 6 giugno 2011).
  3. ^ (EN) Michael Billington, Theatre review: Tusk Tusk / Royal Court, London, in The Guardian, 1º aprile 2009. URL consultato il 27 luglio 2020.
  4. ^ (EN) Michael Billington, No Quarter – review, in The Guardian, 17 gennaio 2013. URL consultato il 27 luglio 2020.
  5. ^ (EN) Hotel playwright: 'It's a good experience to get bad reviews', su The Independent, 4 giugno 2014. URL consultato il 27 luglio 2020.
  6. ^ (EN) Polly Stenham: ‘The more experience I have, the harder writing gets’, su the Guardian, 26 giugno 2016. URL consultato il 27 luglio 2020.
  7. ^ (EN) Michael Billington, Julie review – Polly Stenham's modern take on Strindberg misses the mark, in The Guardian, 8 giugno 2018. URL consultato il 27 luglio 2020.
  8. ^ (EN) Alison Flood, Royal Society of Literature admits 40 new fellows to address historical biases, in The Guardian, 28 giugno 2018. URL consultato il 27 luglio 2020.
  9. ^ (EN) The London Gazette, n. 63135, 10 ottobre 2020, p. B22. URL consultato il 15 gennaio 2022.
  10. ^ (EN) Alex Wood, Actors, directors and producers recognised in this year's Queen's honours, su whatsonstage.com, 9 ottobre 2020. URL consultato il 15 gennaio 2022.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN73385939 · ISNI (EN0000 0000 7104 0692 · Europeana agent/base/97559 · LCCN (ENnb2008013496 · GND (DE1165666715 · BNF (FRcb161350240 (data) · J9U (ENHE987011827482305171 · WorldCat Identities (ENlccn-nb2008013496