Pieve di Fino

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La pieve di Fino fu per secoli una ripartizione della provincia di Como e della diocesi di Como.

La pieve[modifica | modifica wikitesto]

Dal punto di vista religioso, la dedicazione a Santo Stefano protomartire lascia supporre una fondazione della pieve risalente a non oltre il V secolo.[1] Nel 1295 la sede della pieve era situata presso la collegiata di Fino, dove operavano sette sacerdoti con ruolo di cappellani[1] e dieci sacerdoti ecclesiastici, coordinati da un prevosto (e non da un arciprete come di solito avveniva nelle pievi ecclesiastiche della Diocesi di Como).[2]

Per un breve tempo è stata anche una pieve autonoma confermata dalla Diocesi di Como.

Sotto il profilo civile, la suddivisione amministrativa della pieve fu razionalizzata dall'imperatrice Maria Teresa che riconobbe i seguenti 25 comuni:

Parrocchie[modifica | modifica wikitesto]

La parrocchia di Casnate con Bernate copriva entrambi gli abitati.[3] L’abitato di Caslino dipendeva dalla parrocchia comasca di Lomazzo.[4] La cascina dei Rizzardi, Fino e Luisago erano ricomprese nel territorio della chiesa prepositurale.[5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b AA.VV., Una chiesa tra lago e montagne, p. 75.
  2. ^ AA.VV., Una chiesa tra lago e montagne, p. 76.
  3. ^ Bernate otterrà una parrocchia propria solo nel 1837.
  4. ^ Caslino otterrà una parrocchia propria solo nel 1916.
  5. ^ Cassina Rizzardi otterrà una parrocchia propria solo nel 1954, mentre a Luisago due chiese sorsero ancor più tardi.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • AA.VV., Una chiesa tra lago e montagne - A Giovanni Paolo II, Como-Lecco, La Provincia S.p.A. Editoriale, 1996.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Fino, su lombardiabeniculturali.it. fino indipendente