Pasquale Ricca

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Pasquale Ricca, noto anche con lo pseudonimo di Pasquale Ricco (Santa Maria Capua Vetere, 1803Napoli, 1º giugno 1869), è stato uno scultore italiano. Scultore neoclassico napoletano del XIX secolo, fu attivo soprattutto a Napoli, ma anche a Roma e in Puglia.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Statua di Ferdinando II di Borbone

Pasquale Ricca nacque a Santa Maria Capua Vetere nel 1803. Studiò all'Accademia di belle arti di Napoli e fu allievo di Angelo Solari.[1] Dopo avere vinto il "pensionato" dell'Accademia napoletana, a 21 anni andò a studiare a Roma all'Accademia nazionale di San Luca, dove rimase dal 1825 al 1830[2]: in questo periodo eseguì l'Omero, rappresentato mentre suona la cetra ascoltato da un fanciullo.[3] Eseguì poi un mezzobusto di Pio VIII, opera iniziata quando questi era ancora cardinale: il Ricca lo consegnò solo dopo l'elezione al soglio pontificio mostrando la scultura con le nuove insegne papali ed essa fu accettata dal pontefice.[4] All'Accademia di San Luca, il Ricca ottenne un endorsement da Bertel Thorvaldsen[5], che attestò: "Pasquale Ricco, Penzionato della Reale Accademia di Napoli ha studiato qui in Roma nell'arte della scultura nella quale ha molto avanzato, e lo credo capace d'intraprendere qualunque lavoro nella'arte sua". In seguito, il Ricca ebbe diversi incarichi presso diverse corti e governi dell'epoca.[4]

La sua opera più nota è forse la grande statua di Ferdinando II di Borbone, alta 4.5 metri, che rappresenta il sovrano nell'atto di ordinare la fondazione dell'Opificio di Pietrarsa.[6] Ricca eseguì il modello in gesso, conservato poi presso il Museo nazionale di San Martino[7], mentre la statua venne realizzata in ghisa, in un'unica colata, eseguita proprio nell'Opificio di Pietrarsa, il 18 maggio 1852.[8] L'opera è oggi esposta nel cortile del Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa. L'uso di questo materiale era innovativo all'epoca; d'altronde l'uso di diversi materiali e adottare ecletticamente vari stili nelle opere è stata una costante dell'attività del Ricca.[9]

Nel 1866 a Napoli eseguì, inoltre, uno dei quattro leoni che adorna i lati della colonna dei martiri in piazza dei Martiri. Il leone è rappresentato sdraiato, ruggente e non ancora domato, con lo statuto del 1848 tra le zampe, a rappresentare i martiri liberali dei moti del 1848.[2]

Eseguì diverse sculture, in particolare busti e mezzibusti, in chiese e altri spazi pubblici e privati, incluse alcune decorazioni nel Palazzo Reale di Napoli.[10] Espose delle sue opere all'esposizione internazionale di Londra.[11]

Morì a Napoli nella notte del 1 giugno 1869.[4]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Gaia De Beaumont, Episodi di scultura in Italia, dal Neoclassico al ritorno all'ordine, 2002. URL consultato il 23 dicembre 2021 (archiviato dall'url originale il 23 dicembre 2021).
  2. ^ a b c Vincenzo Vicario, Gli scultori italiani dal Neoclassicismo al Liberty: L-Z, vol. 1, Pomerio, 1994, p. 880.
  3. ^ Giuseppe Ricciardi, Il progresso delle scienze, delle lettere e delle arti opera periodica, Volume Quinto, anno II, Fascicolo III, Porcelli, maggio-giugno 1833: pag. 133.
  4. ^ a b c d e Cesare De Sterlich, Necrologio di Pasquale Ricca, in Cronica giornaliera delle Provincie Napoletane dal 1 ̊marzo al 31 dicembre 1869, Napoli, 1869.
  5. ^ Gelao, pag. 353
  6. ^ Antonio Gamboni, Pietrarsa, antico opificio borbonico, su clamfer.it.
  7. ^ Raccolta Rassegna Storica dei Comuni, I, 1969, p. 124.
  8. ^ Beniamino Ascione, Portici: Notizie storiche, Edizione della Conferenza di S. Vincenzo De'Paoli dei circoli della Federazione universitaria cattolica italiana, 1968, p. 354..
  9. ^ a b Gelao, pag. 366.
  10. ^ Felice de Filippis, Il Palazzo Reale di Napoli, Napoli, Ed. Montanino, 1960, p. 54.
  11. ^ "Rassegna Storica dei Comuni" (PDF), su iststudiatell.org, n. 164-169, Istituto di Studi Atellani, dicembre-gennaio 2011, p. 9.
  12. ^ Ritratto di Thorvaldsen, su Museo Thorvaldsen, Copenaghen.
  13. ^ Cattedrale di Maria Santissima Assunta in Cielo (Capua), su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana.
  14. ^ Ferdinando Bologna, Scritti in memoria di Raffaello Causa: saggi e documenti per la storia dell'arte (1994-1995), Electa Napoli, 1996, p. 35.
  15. ^ Pietro Martorana, Notizie biografiche e bibliografiche degli scrittori del dialetto napolitano, Chiurazzi, 1865, p. 176.
  16. ^ Ferdinando II di Borbone in abiti da imperatore romano, ghisa, Pasquale Ricca (1803-1869), Museo Nazionale di San Martino, Napoli, su Alinari, 1982.
  17. ^ Gelao, pag. 346.
  18. ^ Gelao, pag. 363.
  19. ^ Clara Gelao e Christine Farese-Sperken. La Pinacoteca Provinciale di Bari, No. 11-12., Istituto poligrafico e Zecca dello Stato, Libreria dello Stato, 2005: pag. 637.
  20. ^ figura allegorica femminile, su Catalogo dei Beni Culturali.
  21. ^ International Exhibition. "Official Catalogue of the Fine Art Department." (1862).
  22. ^ Luciano Carbone, Il Cortile delle Statue (PDF), Napoli, FedOA-Federico II University Press, 2018, p. 31.
  23. ^ http://www.napoliclick.it/portal/arte/12996-fontana-del-tritone-l%E2%80%99acqua-torna-a-sgorgare-al-centro-di-napoli.html

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Clara Gelao, Pasquale Ricca, uno scultore dell'Ottocento tra Napoli, Roma e la Puglia, in «Napoli è tutto il mondo», Neapolitan Art and Culture from Humanism to the Enlightenment, International Conference (Rome, American Academy, 19-21 giugno 2003), Pisa-Roma, Fabrizio Serra Editore, 2008, pp. 345-386.
  • Renato Ruotolo, Qualche annotazione a una Memoria di Pasquale Ricca indirizzata a Ferdinando II (PDF), in La scultura napoletana del secondo Ottocento e del primo Novecento, Napoli, Complesso monumentale di San Domenico Maggiore, 30 ottobre 2014-6 giugno 2015, Studi di Scultura, vol. 1, 2015, pp. 105-110, ISBN 9788899130213.
  • Cesare De Sterlich, Necrologio di Pasquale Ricca, in Cronica giornaliera delle Provincie Napoletane dal 1 ̊marzo al 31 dicembre 1869, Napoli, 1869, pp. 164-166.

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