Ondata di caldo del settembre 1946

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L'ondata di caldo del settembre 1946 è stato un evento meteorologico che ha interessato nella prima decade del mese di settembre del 1946 le regioni centrali e meridionali della penisola italiana, gran parte della Sardegna e della Sicilia e una vasta area della penisola balcanica. I maggiori effetti si ebbero tra il giorno 5 e il giorno 9, quando si raggiunsero diffusamente temperature massime nettamente al di sopra delle medie del periodo; l'evento risulta alquanto rilevante sia perché verificatosi nell'autunno meteorologico che per aver bissato un'altrettanto intensa ondata di calore che nei giorni a cavallo tra la seconda e la terza decade di agosto aveva interessato le medesime aree.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

L'origine dell'ondata di calore va ricercata in una profondissima area di bassa pressione che si formò il 3 settembre in prossimità delle isole britanniche, con minimo di 990 hPa a ovest dell'Irlanda[1], la cui azione portò alla discesa di aria fresca verso l'Oceano Atlantico portoghese, dove la saccatura determinò l'innesco di correnti sud-occidentali annesse ad una massa d'aria molto calda associata ad elevate altezze di geopotenziale[2], la cui azione proseguì fino al giorno 10 sull'Europa sud-orientale[3].

In Italia il picco più elevato tra le stazioni ufficiali del Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare fu raggiunto a Foggia con una temperatura massima di +45,5 °C, valore che costituisce ancora il record di caldo assoluto per la suddetta stazione aeroportuale[4]. Un altro record di temperatura massima assoluta venne registrato durante la medesima ondata di calore anche dalla stazione meteorologica di Potenza con +38,2 °C[5]. Tra i vari record di temperatura massima mensile di settembre che resistono ancora spiccano su tutti i +41,2 °C registrati dalla stazione meteorologica di Palermo Boccadifalco[6] e i +40,0 °C raggiunti dalla stazione meteorologica di Roma Ciampino[7]. Notevoli furono anche i +39,6 °C toccati all'aeroporto di Brindisi Casale[8] e i +39,0 °C che furono raggiunti dalla stazione meteorologica di Cagliari Elmas[9], dalla stazione meteorologica di Termoli[10] e dalla stazione meteorologica di Santa Maria di Leuca[11]. Altri record di temperatura massima mensile furono raggiunti dalla stazione meteorologica di Cozzo Spadaro con +38,0 °C[12], dalla stazione meteorologica di Napoli Capodichino con +37,6 °C[13], dalla stazione meteorologica di Enna con +37,4 °C[14], dalla stazione meteorologica di Capo Carbonara[15] e dalla stazione meteorologica di Latronico[16] con +37,0 °C e infine dalla stazione meteorologica di Ustica con +36,8 °C[17]

Nella penisola balcanica furono raggiunti i +41,8 °C all'osservatorio meteorologico di Belgrado[18] e i +37,7 °C all'osservatorio meteorologico di Sarajevo[19].

Note[modifica | modifica wikitesto]

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