Oeil-de-boeuf

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Oeil-de-bœuf lobato forato al centro della base e decorato con nicchie su cui si erge la cupola della Grande moschea di Kairouan (in Tunisia).

Un oeil-de-boeuf[1], occhio di bue in lingua francese, è un'apertura che può essere praticata su una facciata, una porta, un muro etc. Essa è generalmente posta nella parte superiore della struttura.

Può poi essere munita di un vetro o di una grata.

La sua funzione è quella di dare luce e se non è protetta da un vetro, di lasciar passare l'aria.

Definizione[modifica | modifica wikitesto]

In una facciata architettonica è solitamente un'apertura centrale costituita da una struttura in mattoni. Nell'architettura del tetto, può essere un'apertura ricoperta di lamiere zincate su un telaio.

L'oeil - descrizione di un'apertura verticale od orizzontale - è anche detto oculus, in ricordo dell'oculus delle basiliche latine[2]. Esso è utilizzato per inserire delle campane nei campanili delle chiese, a volte per suonarle dal basso, attraverso il tetto.

Nell'architettura gotica, l’oeil s'ingrandisce divenendo rosone. Allo stesso modo anche nell'architettura monastica, un piccolo foro o lucernario, può essere circolare, esagonale od ovale.

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Il nome oel-de-boeuf è un termine francese che indica un'apertura (lucerna)
  2. ^ (EN) Ward Bucher, Dictionary of building preservation, éd. Wiley-Interscience, 1996, p. 310

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