Nobiltà cubana

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La nobiltà cubana comprende tutti gli individui e le famiglie riconosciute da Cuba come membri della classe aristocratica, quindi titolari di privilegi ereditari.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Nel XIX secolo, l'Impero spagnolo vide gran parte del proprio potere ridimensionato dalle potenze coloniali rivali (soprattutto Gran Bretagna e Francia) e pertanto perse molte delle sue colonie in America venendo influenzata da ideologie repubblicane degli Stati Uniti d'America. Tentando di rafforzare i propri possedimenti, la Corona spagnola decise di garantire titoli nobiliari anche nelle colonie, molto più che in passato. Nell'ottica spagnola, queste concessioni avrebbero rafforzato la classe dirigente locale, assimilata quindi alla nobiltà iberica. Cuba fu tra i domini coloniali che ricevette il maggior numero di onorificenze al punto, si può dire, da sviluppare quasi un proprio sistema nobiliare.

L'aristocrazia cubana da tempo cercava di creare una seconda Madrid nelle città dell'Avana, Matanzas e Santiago de Cuba, costruendovi manieri riccamente decorati, strutture governative, teatri, casinò e palazzi. La Corona spagnola non era però l'unico ente a dispensare titoli nobiliari validi anche a Cuba ma essa era abitata da aristocratici francesi, italiani (tra cui diversi provenienti dal Regno di Napoli e delle Due Sicilie) e tedeschi.

I titoli riservati alla nobiltà cubana seguivano le direttive della nobiltà dell'Europa continentale: duca (duque), marchese (marqués), conte (conde), visconte (vizconde), barone (baròn), nobile (señor). Il titolo di Grande di Spagna era spesso tollerato come associato ad un altro titolo nobiliare ma poteva anche essere concesso a non titolati. I titoli concessi a Cuba spesso riprendevano nomi di località dell'isola (es. marchese di Pinar del Rio, conte di Yumurí), il cognome della famiglia (es. marchese di Azpesteguia, conte di Casa Montalvo) o erano concessi in ricordo di qualche favore reale o evento storico (es. marchese de la Gratitud, marchese de la Real Proclamación).

Dopo la rivoluzione del 1898, molti nobili rimasero sull'isola o si spostarono in altre colonie spagnole come Porto Rico, mentre altri fecero ritorno in Spagna. Anche se la neonata Repubblica di Cuba non concesse titoli nobiliari, decise di non abolire quelli già concessi dal governo regio. Molte famiglie in possesso di titoli, dunque, continuarono ad utilizzarli ed a mantenere la loro posizione sociale. Le cose cambiarono drasticamente quando scoppiò la rivoluzione di Castro che, seguita dal governo comunista, costrinse tutti i nobili cubani a fare ritorno in Spagna o all'esilio negli Stati Uniti. L'ultimo aristocratico a vivere a Cuba fu don Ignacio Ponce de León y Ponce de León, marchese di Aguas Claras e conte di Casa Ponce de León y Maroto che morì all'Avana nel 1973.

Titoli nobiliari cubani[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]


Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]