Matanzas

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Matanzas
comune
(ES) San Carlos y San Severino de Matanzas
Matanzas – Stemma
Matanzas – Veduta
Matanzas – Veduta
Veduta
Localizzazione
StatoBandiera di Cuba Cuba
ProvinciaMatanzas
Territorio
Coordinate23°03′N 81°34′W / 23.05°N 81.566667°W23.05; -81.566667 (Matanzas)
Altitudine20 m s.l.m.
Superficie317 km²
Abitanti143 706 (2004)
Densità453,33 ab./km²
Altre informazioni
Linguespagnolo
Cod. postale40100
Prefisso+53-45
Fuso orarioUTC-5
Cartografia
Mappa di localizzazione: Cuba
Matanzas
Matanzas
Sito istituzionale

Matanzas, ufficialmente San Carlos y San Severino de Matanzas, è una città dello Stato di Cuba e il capoluogo dell'omonima provincia. È conosciuta per le sue tradizioni di cultura afroamericana.

Situata nella parte settentrionale della costa cubana, sull'omonima baia, si trova 90 chilometri a est dall'Avana e 32 a ovest dalla città di Varadero.

Nel 2004 la municipalità contava una popolazione di 143.706 residenti[1] distribuiti su un'area di 317 chilometri quadrati[2], per una densità di 453,3 unità per chilometro quadrato.

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

Matanzas è detta la città dei ponti: diciassette sono le strutture che attraversano i tre fiumi cittadini (rio Yumurí, San Juan e Canímar). Per questo motivo è chiamata anche la Venezia di Cuba o anche l'Atene di Cuba per la corrente letteraria di poesia che qui ha avuto origine.

La municipalità è suddivisa in diversi barrios (quartieri): Bachicha, Bailén, Barracones, Bellamar, Camarioca, Cárcel, Ceiba Mocha, Colón, Corral Nuevo, Guanábana, Ojo de Agua, Refugio, San Luis, San Severino, Simpson y Monserrate, Versalles e Yumurí.[3]

La città fu fondata nel 1693 con il nome iniziale di San Carlos y San Severino de Matanzas e fu subito una delle zone di maggiore sviluppo nella coltivazione delle piantagioni di zucchero.

Il nome Matanzas, attribuitole in seguito, significa massacro e fu scelto in memoria dell'uccisione, avvenuta nell'antichità, di trenta soldati spagnoli da parte di aborigeni locali mentre attraversavano uno dei fiumi della zona. Le pesanti armature indossate a difesa del corpo causarono la morte di molti di questi soldati.[4] Solo due donne - fra cui la bella María de Estrada - sopravvissero (la stessa de Estrada andò poi sposa a Pedro Sánchez Farfán nella città di Trinidad).

Ha dato i natali a Pérez Prado (musicista, 1916–1989), a Pedro Juan Gutiérrez (scrittore, n. 1950), a Lyen Wong (atleta di origine tedesca, n. 1974), a Leo Cárdenas (giocatore di baseball, cinque volte All-Star, n. 1938) e a Don Marino Barreto Junior (cantante, musicista, 1925-1971).

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Gemellaggi[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Murale con il ritratto del Che a Matanzas
  1. ^ Fonte: Atenas.info.cu Archiviato il 14 luglio 2006 in Internet Archive.
  2. ^ Fonte: Statoids.com
  3. ^ Fonte: Guije.com.
  4. ^ Fonte: Leggende di Matanzas (pdf).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Laird W. Bergad, Cuban Rural Society in the Nineteenth Century: The Social and Economic History of Monoculture in Matanzas, Princeton University Press, 1990

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN134930731 · LCCN (ENn85092340 · GND (DE4247179-5 · J9U (ENHE987007559917105171 · WorldCat Identities (ENlccn-n85092340
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