Nicola Grimaldi (1645-1717)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Nicola Grimaldi
cardinale di Santa Romana Chiesa
Ritratto del cardinale Grimaldi
 
Incarichi ricoperti
 
Nato16 dicembre 1645 a Teano
Ordinato presbitero20 settembre 1716
Creato cardinale17 maggio 1706 da papa Clemente XI
Deceduto25 ottobre 1717 (71 anni) a Roma
 

Nicola Grimaldi (Teano, 16 dicembre 1645Roma, 25 ottobre 1717) è stato un cardinale italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque il 16 dicembre 1645.

Papa Clemente XI lo elevò al rango di cardinale nel concistoro del 17 maggio 1706.

Morì il 25 ottobre 1717 all'età di 71 anni.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Governatore di Campagna e Marittima Successore
Bernardino Inghirami 10 maggio 1687 - 18 novembre 1689 Lorenzo Gherardi
Predecessore Governatore di Perugia e dell'Umbria Successore
Giacomo Giandemaria 16 ottobre 1689 - 17 agosto 1691 Giovanni Battista Anguisciola
Predecessore Segretario della Congregazione delle Acque Successore
Bernardino Scotti 1º aprile 1696 - 11 dicembre 1701 Filippo Acciaiuoli
Predecessore Segretario della Congregazione dell'Immunità Ecclesiastica Successore
Giuseppe Vallemani 11 dicembre 1701 - 17 maggio 1706 Prospero Marefoschi
Predecessore Segretario della Congregazione dei Vescovi e Regolari Successore
Marcello d'Aste 11 dicembre 1701 - 17 maggio 1706 Ferdinando Nuzzi
Predecessore Cardinale diacono di Santa Maria in Cosmedin Successore
Carlo Bichi 25 giugno 1706 - 8 giugno 1716 Annibale Albani
Predecessore Legato apostolico di Bologna Successore
Ferdinando d'Adda 13 settembre 1706 - 11 settembre 1709 Lorenzo Casoni
Predecessore Prefetto della Congregazione della Sacra Consulta Successore
Fabrizio Paolucci 11 settembre 1709 - 25 ottobre 1717 Fabrizio Paolucci
Predecessore Cardinale presbitero di San Matteo in Merulana Successore
Francesco Nerli il Giovane 8 giugno 1716 - 25 ottobre 1717 Giovanni Battista Altieri
Controllo di autoritàVIAF (EN89066004 · ISNI (EN0000 0000 6287 4302 · BAV 495/83142 · LCCN (ENno2013033524 · WorldCat Identities (ENlccn-no2013033524