Nata Femmena

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Nata Femmena
Titolo originaleNata Femmena
PaeseItalia
Anno2018
Formatofilm TV
Generedocu-drama
Durata53 minuti
Lingua originaleitaliano
Crediti
Casa di produzioneRai 3, VeridisQuo
Prima visione
Data19 luglio 2018
Rete televisivaRai 3

Nata Femmena è un docu-film del 2018 diretto da Pasquale Formicola e Elisabetta Rasicci.[1] L'opera si incentra sulla figura del femmeniello napoletano, sulla transessualità e sulla cultura drag queen.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Il documentario si concentra su 3 protagonisti:[2]

  • Alessia Cinquegrana vive ad Aversa e per lo Stato Italiano è una donna a tutti gli effetti, nonostante non abbia affrontato l’operazione chirurgica finale. Nel 2017 ha sposato Michele con un rito religioso che l’ha portata a uno scontro con la Chiesa Cattolica. L’accettazione non c’è stata pienamente e dopo essersi aperta un negozio d’abbigliamento è pronta a diventare mamma. L’adozione di una bambina è però per lei una grazia da chiedere davanti al Santuario della Madonna dell’Arco.
  • Alessandro Saggiomo è un giovane piastrellista di Scampia, che al calar del sole diventa la drag queen Mamy O’Hara. La sua forza è stata avere al proprio fianco i genitori che l'hanno sostenuto. Il suo volere non è diventare una trans, perché si sente maschio ma, piuttosto, sogna di essere una star e così partecipa a un talent show (in onda su una tv privata napoletana).
  • Le loro storie sono tenute insieme da uno dei più influenti drammaturghi napoletani, Enzo Moscato. Nel suo dramma Scannasurice aveva usato negli anni ’80 un femminiello come simbolo della cultura napoletana.

Messa in onda[modifica | modifica wikitesto]

Il film è andato in onda per la prima volta il 19 luglio 2018, alle 23:45, su Rai 3.[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Mo-Net s.r.l. Milano-Firenze, Nata Femmena (2018), su mymovies.it. URL consultato il 19 agosto 2018.
  2. ^ Alessia e Alessandro, i femminielli della Napoli arcobaleno - Lifestyle, in ANSA.it, 18 luglio 2018. URL consultato il 19 agosto 2018.
  3. ^ Ufficio Stampa - RAI3: DOC 3, su ufficiostampa.rai.it. URL consultato il 19 agosto 2018.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]