Moschea di Mehmet Çelebi

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Moschea di Mehmet Çelebi
Τέμενος Μεχμέτ Α'
StatoBandiera della Grecia Grecia
PeriferiaMacedonia Orientale e Tracia
LocalitàDidymoteicho
Coordinate41°20′56.4″N 26°29′38.04″E / 41.349°N 26.4939°E41.349; 26.4939
ReligioneIslam sunnita
TitolareMaometto I
FondatoreMaometto I
ArchitettoIvaz ibn Bayezid
Stile architettonicoottomano

La moschea di Mehmet Çelebi (in greco: Τέμενος Μεχμέτ Α', in turco: Çelebi Sultan Mehmed Camii), conosciuta anche come moschea di Bayezid I (in greco: Τέμενος Βαγιαζήτ, in turco: Beyazıt Camii) o moschea grande (in turco: Büyük Camii o Ulu Camii) è una moschea ottomana di Didymoteicho, nell'estremo est della Grecia. Costruita nei primi decenni del XV secolo, è una delle più antiche moschee tuttora esistenti nel continente europeo.

Storia e descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Secondo le informazione fornite dal viaggiatore ottomano Evliya Çelebi la moschea fu costruita sotto il sultanato di Bayezid I, tuttavia l'invasione dei Timuridi dell'Impero ottomano fece interrompere i lavori[1]. Come attesta l'iscrizione presente sopra l'ingresso, i cantieri furono ripresi per volontà di Maometto I, il quale la dedicò al padre, e fu completata e aperta al culto nel marzo 1420[2]. Nel corso dell'occupazione bulgara di Didymoteicho, durante la prima guerra balcanica, il minareto fu danneggiato e la moschea fu trasformata in una chiesa ortodossa dedicata a San Giorgio[3]. Con la riconquista ottomana della città nel 1913, il minareto fu restaurato ed un secondo balcone fu aggiunto alla struttura[3]. Venduto dalla locale comunità islamica ad un privato nel periodo interbellico, dal 1946 è monumento nazionale.

Il 22 marzo 2017 un incendio ha causato gravissimi danni al tetto in legno della moschea[4].

La moschea ha una pianta rettangolare, di 30 x 32,5 m, e le mura, spesse 2.2-2.7 m, sono realizzate in pietra scolpita e calcare. La struttura dispone di tre ingressi, quello principale sorge sul lato sud, mentre gli altri due sui lati ovest ed est. Lo spazio interno, decorato con iscrizioni coraniche, è delimitato da quattro grandi pilastri che sorreggono il prezioso tetto in legno[1]. Il miḥrāb è situato lungo il lato sud ed è sormontato da un affresco raffigurante una città celeste. La copertura interna del soffitto, principale caratteristica della moschea, è realizzata con assi di quercia impiallacciate a cupola, sospesa sotto il tetto a capanna.

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Τέμενος Μεχμέτ Α΄, su odysseus.culture.gr. URL consultato il 19 marzo 2018 (archiviato dall'url originale il 7 maggio 2007).
  2. ^ Τέμενος Βαγιαζήτ
  3. ^ a b Ibidem
  4. ^ Fire badly damages Ottoman-era mosque in northern Greece

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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