Maremmia

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Maremmia
Corna di Maremmia haupti
Stato di conservazione
Fossile
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Mammalia
Ordine Artiodactyla
Sottordine Ruminantia
Famiglia Bovidae
Sottofamiglia ? Alcelaphinae
Genere Maremmia

La maremmia (gen. Maremmia) è un mammifero artiodattilo estinto, appartenente ai bovidi. Visse nel Miocene superiore (Turoliano, circa 10 milioni di anni fa) e i suoi resti fossili sono stati ritrovati in Italia.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Questo animale era simile a una piccola antilope, dalle corna spiralate e dall'aspetto generale simile a quello di un attuale kongoni (Alcelaphus buselaphus); le dimensioni, in ogni caso, erano molto minori. Maremmia era dotato di una dentatura notevolmente ipsodonte (con molari a corona alta); i primi due premolari inferiori erano scomparsi, il quarto premolare inferiore era molarizzato e i terzi molari inferiori e superiori erano ingranditi. Un'altra caratteristica insolita era la presenza di incisivi a crescita continua; questo carattere si ritrova anche in altri artiodattili non strettamente imparentati, come il goral di Maiorca Myotragus e l'attuale vigogna.

Classificazione[modifica | modifica wikitesto]

Maremmia è nota principalmente per due specie, Maremmia haupti e Maremmia lorenzi, piuttosto comuni nelle ligniti di Montebamboli e Baccinello in Toscana. Altri resti abbondanti attribuibili alla specie M. lorenzi o a una molto simile sono stati ritrovati a Fiume Santo in Sardegna, a conferma dell'ipotesi di una provincia tusco-sarda nel Miocene, ipotesi corroborata da altri ritrovamenti di mammiferi in entrambi i luoghi.

Mandibola di Maremmia haupti

Maremmia è stato avvicinato da Hurzeler agli alcelafini (1983), ma dal momento che questi animali sono riscontrati per la prima volta nel Miocene terminale/Pliocene basale, l'attribuzione di Maremmia a questo gruppo porrebbe un problema cronologico, essendo Maremmia un animale già specializzato. La posizione filogenetica di Maremmia è tuttora irrisolta.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Hürzeler J. (1983). Un alcélaphiné aberrant (Bovidé, Mammalia) des lignites de Grosseto en Toscane. Comptes Rendus de l'Académie des Sciences de Paris 296: 497–503.
  • Abbazzi L., Delfino M., Gallai G., Trebini L. & Rook L. (2008). New data on the vertebrate assemblage of Fiume Santo (North-west Sardinia, Italy), and overview on the Late Miocene Tusco-sardinian palaeobioprovince. Palaeontology, 51: 425-451

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]