Malin Persson Giolito

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Malin Persson Giolito nel 2017

Anna Malin Ulrika Persson Giolito (Stoccolma, 25 settembre 1969) è una scrittrice e avvocatessa svedese.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nata nel 1969 a Stoccolma, vive e lavora a Bruxelles con il marito e le loro tre figlie[1].

Cresciuta nel sobborgo del Djursholm, ha lavorato per molti anni come avvocata per il più importante studio legale dei paesi nordici[2].

Figlia dello scrittore Leif G. W. Persson[3], è autrice di cinque romanzi di genere giallo dei quali Sabbie mobili è stato insignito di numerosi riconoscimenti (tra cui spicca il Glasnyckeln nel 2017[4]) ed ha fornito il soggetto per la serie svedese Quicksand del 2019[5].

Opere (parziale)[modifica | modifica wikitesto]

Romanzi[modifica | modifica wikitesto]

  • Dubbla slag (2008)
  • Bara ett barn (2010)
  • Bortom varje rimligt tvivel (2012)
  • Sabbie mobili (Störst av allt, 2016), Milano, Salani, 2018 traduzione di Samanta K. Milton Knowles ISBN 978-88-93810-16-6.
  • Processen (2018)
  • Non lasciarmi cadere (I dina händer, 2022), Milano, Salani, 2023 traduzione di Andrea Berardini ISBN 978-88-93810-17-3.

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Scheda dell'autrice, su ahlanderagency.com. URL consultato il 3 giugno 2018.
  2. ^ (EN) Biografia, bibliografia e citazioni, su goodreads.com. URL consultato il 3 giugno 2018.
  3. ^ (SV) Linda Johansson, Leif GW:s ärliga ord om dottern, su expressen.se, 29 dicembre 2017. URL consultato il 3 giugno 2018.
  4. ^ (SV) Wahlström & Widstrand, Malin Persson Giolito tilldelas Glasnyckeln 2017, su bonnierforlagen.se, 8 agosto 2017. URL consultato il 3 giugno 2018.
  5. ^ Simone Novarese, Quicksand: il trailer della prima serie svedese di Netflix [collegamento interrotto], su badtv.it, 31 gennaio 2019. URL consultato il 23 marzo 2019.
  6. ^ (SV) Sölve Dahlgren, Malin Persson Giolito skrev Årets bästa svenska kriminalroman 2016, su boktugg.se, 20 novembre 2016. URL consultato il 7 luglio 2020.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN59069493 · ISNI (EN0000 0000 5180 9003 · LCCN (ENno2015110401 · GND (DE1136388168 · BNF (FRcb16673783n (data) · J9U (ENHE987008122289405171 · WorldCat Identities (ENlccn-no2015110401