Maia (divinità)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Rappresentazione di sacrificio a Mercurio, figlio della dea Maia, in un mosaico di epoca romana, conservato nel museo archeologico di Susa

Maia o Maia Maiestas[1] è una figura della mitologia romana e, in particolare, un'antica dea della fecondità e del risveglio della natura in primavera.

Originariamente una divinità indipendente, fu successivamente identificata con la sua omonima greca secondo l'interpretatio graeca, e considerata quindi la madre del dio Mercurio.[2]

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Il nome di Maia deriva probabilmente dall'aggettivo comparativo maius, maior che in latino significa maggiore o più grande.

Il nome del mese di maggio deriva da quello della dea e dal fatto che la sua festività fosse collocata il primo giorno del mese. Anche il nome maiale pare sia giunto alla lingua latina (sus maialis) e quindi a quella italiana dal suo.[senza fonte]

Mitologia[modifica | modifica wikitesto]

Nella mitologia romana arcaica, Maia era connessa con il dio Vulcano,[3], che ogni 1º maggio le offriva in sacrificio una scrofa gravida, in modo che anche la terra fosse gravida di frutti. Venne anche identificata con altre divinità della fertilità, tra cui Bona Dea, Opi, e successivamente Cibele. Lo scrittore Macrobio nel Saturnalia (I, 12-21) riporta: "secondo Cornelio Labeone alle calende di maggio fu dedicato un Tempio a Maia, cioè alla terra, sotto il nome di Bona Dea".[4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Collections Online | British Museum, su www.britishmuseum.org. URL consultato l'8 agosto 2022.
  2. ^ Pierre Grimal, The Dictionary of Classical Mythology, Blackwell, 1996, p. 270.
  3. ^ Aulo Gellio, Attic Nights 13.10.2
  4. ^ Macrobius • Saturnalia — Liber Primus, su penelope.uchicago.edu. URL consultato il 23 agosto 2022.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Mitologia: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di mitologia