Magone il Cartaginese

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Un brano di Magone inerente alla coltivazione del mandorlo è presente nella Naturalis Historia di Plinio il Vecchio.

Magone (in latino Mago; ... – ...; fl. III secolo a.C.) è stato un agronomo cartaginese, autore di un trattato di agronomia in 28 volumi e in lingua punica che avrebbe costituito, per tutto il periodo classico, una delle fonti più significative sull'argomento. Il testo originale è andato perduto, ma sono sopravvissuti alcuni frammenti delle traduzioni in greco e latino.

È probabile che Magone fosse, se non di origine amazigh (berbere), almeno amazighofono: la scrittura di una tale summa delle pratiche agricole e veterinarie degli abitanti della campagna locale (tutti amazighofoni all'epoca) sarebbe stata impossibile senza la perfetta conoscenza di tale lingua.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nel 146 a.C., la terza guerra punica si concluse con la distruzione di Cartagine ad opera dei Romani. Il contenuto delle biblioteche puniche venne consegnato ai sovrani numidi - alleati di Roma - con l'eccezione dell'opera di Magone che fu traslata a Roma dove sarebbe stata tradotta in latino da Decimo Silano.[1] L'opera - già popolare per la traduzione in greco di Cassio Dionisio, contemporaneo di Magone - fu successivamente riadattata da Diofane di Nicea che la suddivise in sei volumi[2].[3]

Citazioni da Magone sono presenti nelle opere di autori successivi del periodo classico (Plinio in Naturalis Historia; Varrone in De re rustica; Columella in De Agricultura; Gargilio Marziale in De hortis) e altomedioevale (Geoponica).

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Plinio, Naturalis Historia 18.22 [1], cf. 1.18; Cicerone, De Oratore 1.249; Marco Terenzio Varrone, De re rustica 1.1.10; Columella, De Agricultura 1.1.13, 12.4.2.
  2. ^ Columella, De Agricultura 1.1.10.
  3. ^ Antonio Saltini, Storia delle scienze agrarie, Edagricole 1985 vol. I pag. 21 e pag. 137.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Andrew Dalby, Food in the ancient world from A to Z, Londra-New York, Routledge, 2003, pp. 75-76; 206; 250, ISBN 0-415-23259-7.
  • V. Lundström, "Magostudien", in Eranos, vol. 2, pp. 60-67.
  • J. P. Mahaffy, "The work of Mago on agriculture", in Hermathena, vol. 7, pp. 29-35.

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