Luigi Fuccia

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Luigi Fuccia
NascitaMarcianise, 1914
Morte11 marzo 1937
Cause della mortemorto in combattimento
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armataRegio Esercito
ArmaFanteria
CorpoCorpo Truppe Volontarie
SpecialitàCarristi
RepartoRaggruppamento carri armati
Anni di servizio1935 - 1937
GradoSottotenente di complemento
GuerreGuerra di Spagna
Decorazionivedi qui
dati tratti da Le medaglie d'oro al valor militare volume primo (1929-1941)[1]
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Luigi Fuccia (Marcianise, 191411 marzo 1937) è stato un militare italiano insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso della guerra di Spagna.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque a Marcianise, provincia di Caserta, nel 1914, figlio di Gaetano.[2] Frequentò il Liceo Ginnasio Giannone di Caserta e dopo aver conseguito la maturità classica nell'ottobre 1932, si iscrisse alla facoltà di giurisprudenza dell'Università di Napoli.[2] Arruolato nel Regio Esercito venne ammesso a frequentare il corso applicativo allievi ufficiali di complemento dell'arma di cavalleria a Pinerolo nel luglio 1935, fu nominato aspirante ufficiale e poi sottotenente di complemento destinato al Reggimento "Lancieri di Firenze" (9º). Posto in congedo nel settembre 1936, riprese gli studi universitari ed aveva già in preparazione la tesi di laurea quando fu richiamato a domanda e assegnato al 4º Reggimento fanteria carristi.[2] Il 28 gennaio 1937 partì per combattere nella guerra di Spagna in forza al Corpo Truppe Volontarie e partecipò alle operazioni di guerra con la 3ª Compagnia del Raggruppamento carri d'assalto. Cadde in combattimento l'11 marzo 1937, e fu successivamente insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria. Dopo la sua morte l'Università di Napoli gli ha conferito ad honorem la laurea in legge.[2]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Ufficiale di alte virtù militari, chiedeva l’onore d’irrompere per primo con il suo plotone carri d’assalto nelle trincee nemiche. Nel fervore della lotta dispersosi il suo capitano, riuniva in zona di raccolta la compagnia duramente provata e, fulgido esempio di eroici spiriti, ripartiva solo col suo carro alla ricerca del superiore. Penetrava nelle linee avversarie, disseminandovi il terrore; colpito da proiettile di cannone, che gli stroncò il braccio, seguitava a guidare il suo carro, riportandolo nelle linee; spirava pochi istanti dopo col nome della Patria sulle labbra, riaffermando con l’ultimo anelito, la sua incrollabile fede di fascista. Strada di Francia, 11 marzo 1937.[3]»
— Regio Decreto 30 settembre 1937.[4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Gruppo Medaglie d'Oro al Valore Militare 1965, p.214.
  2. ^ a b c d Combattenti Liberazione.
  3. ^ Quirinale - scheda - visto 23 marzo 2023
  4. ^ Registrato alla Corte dei conti il 13 ottobre 1937, registro 36 guerra, foglio 366.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Gruppo Medaglie d'Oro al Valore Militare, Le medaglie d'oro al valor militare volume primo (1929-1941), Roma, Tipografia regionale, 1965, p. 214.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Fuccia, Luigi, su Combattenti Liberazione. URL consultato il 31 marzo 2023.
  • Fuccia, Luigi, su MOVM. URL consultato il 31 marzo 2023.