Le mie defunte mogli

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Le mie defunte mogli
Titolo originaleMy Late Wives
AutoreJohn Dickson Carr
1ª ed. originale1946
Genereromanzo
Sottogenerepoliziesco
Lingua originaleinglese
AmbientazioneInghilterra
ProtagonistiSir Henry Merrivale
SerieSir Henry Merrivale
Preceduto daLa lampada di bronzo
Seguito daIl mistero dello scheletro

Le mie defunte mogli (titolo originale My Late Wives), pubblicato in Italia anche con il titolo Giù la maschera, è un romanzo giallo scritto nel 1946 da John Dickson Carr con lo pseudonimo di Carter Dickson. È il diciassettesimo romanzo che ha come protagonista il burbero Sir Henry Merrivale, noto come "Il Vecchio" o semplicemente "H.M."

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Il famoso attore Bruce Ransom riceve un copione teatrale da un autore anonimo e decide di portarlo sulle scene. La trama è ispirata alle azioni di un celebre bigamo e assassino seriale, Roger Bewley, che prima della guerra si è sbarazzato di tre mogli e di un'amante, facendo scomparire i loro cadaveri con un metodo che la polizia non è mai riuscita a scoprire. Bewley è poi scomparso da ormai undici anni senza lasciare traccia, malgrado la caccia accanita guidata dall'ispettore Masters di Scotland Yard. La commedia dovrebbe raccontare cosa è accaduto a Bewley dopo la sua scomparsa, e ruota intorno al personaggio di un turista che arriva in una piccola località balneare dell'Inghilterra e che viene sospettato dagli abitanti del luogo di essere Bewley, mentre si rivelerà alla fine essere uno scrittore famoso in cerca di pubblicità. Beryl West, regista e amica di Ransom, non è convinta della bontà della trama e gli propone un esperimento: dato che lui stesso sta per andare in vacanza nel villaggio di Aldebridge, perché non recitare nella realtà il ruolo del presunto Bewley della commedia e studiare le reazioni dei paesani? Ransom è entusiasta dell'idea e si accinge a metterla in pratica, malgrado il parere contrario del suo amico e avvocato Dennis Foster, il quale è convinto che l'esperimento potrebbe essere molto pericoloso, dato che il vero Bewley è ancora in libertà. E quando si scopre che il copione è stato spedito proprio da Aldebridge, l'ispettore capo Masters e Sir Henry Merrivale, il Vecchio, ritengono necessario intervenire. Perché c'è ragione di sospettare che l'anonimo autore della commedia possa essere lo stesso Roger Bewley.

Personaggi principali[modifica | modifica wikitesto]

  • Dennis Foster - avvocato
  • Bruce Ransom - famoso attore di teatro
  • Beryl West - regista
  • Horace Chittering - appassionato di teatro
  • Comandante Renwick - ex-militare, proprietario di un albergo
  • Johathan Herbert - gentiluomo benestante
  • Clara Herbert - sua moglie
  • Daphne Herbert - sua figlia
  • Mildred Lyons - stenografa
  • Richard Berkeley - sacerdote
  • Donald Fergus MacFergus - insegnante di golf
  • Humphrey Masters - ispettore capo di Scotland Yard
  • Sir Henry Merrivale - il Vecchio

Critica[modifica | modifica wikitesto]

"Le mie defunte mogli" è zeppo di atmosfere sinistre e raccapriccianti, anche se non accade molto. La scrittuta di Carr qui è al suo meglio, e la sua descrizione della "casa del terrore" è uno dei suoi risultati migliori sotto questo aspetto. Carr crea anche alcune delle sue caratterizzazioni migliori: il Comandante Renwick, Chittering, l'appassionato di teatro, e Beryl West, uno dei personaggi femminili più convincenti che Carr abbia mai creato. Comunque, il libro è lontano dalla perfezione (...) Ci sono alcune buone scene e autentica tensione (la questione del cadavere) ma la maggior parte dell'azione è in effetti inazione; discussioni superflue e rivelazioni ritardate conducono a un finale troppo lungo."[1]

Edizioni[modifica | modifica wikitesto]

  • Carter Dickson, Giù la maschera, traduzione di Dina Corrada Uccelli, collana I Gialli Classici Aurora, n. 9, Editoriale Aurora, 1961.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) "My Late Wives", su Golden Age of Detection Wiki. URL consultato l'11 ottobre 2019.