La quinta stagione (Fulvio Tomizza)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
La quinta stagione
AutoreFulvio Tomizza
1ª ed. originale1965
Genereromanzo
Lingua originaleitaliano
AmbientazioneIstria, dal 1943 al 1945

La quinta stagione è un romanzo dell'autore italiano Fulvio Tomizza del 1965.

Lo stesso anno il libro è stato tra i finalisti del premio Campiello.[1] È stato poi tradotto in croato e in tedesco.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

«Erano cinque sei ragazzi di Giurizzani. Nessuno di loro aveva ancora visto la guerra. Ne parlavano i grandi e i coscritti partivano – qualcuno tornato in licenza subito non lo si riconosceva, vestito in grigioverde tra le case – ma dai campi e dai boschi non venivano che i colpi dei fucili da caccia.»

Stefano è un bambino che vive nel paese istriano di Giurizzani; il padre è un negoziante di etnia italiana di ferventi sentimenti fascisti mentre la madre è slava, originaria dell'Istria interna. Passa il suo tempo giocando assieme agli altri ragazzini del paese; uno dei loro giochi preferiti è quello della guerra, di cui sentono parlare nei discorsi dei "grandi" e nei proclami ufficiali del regime.

Dopo l'8 settembre 1943 la zona è attraversata da militari italiani allo sbando, che si disfano di armi e uniformi per rivestirsi di abiti borghesi; i ragazzi possono così usare del vero materiale bellico nelle loro finzioni. Al loro entusiasmo fa però da contraltare la preoccupazione degli adulti, che temono una reazione da parte dei tedeschi e si organizzano per difendere il paese. Un giovane, Villi, entra nella Resistenza e compie azioni coraggiose assieme ai partigiani slavi; arrivano però anche notizie preoccupanti, come quelle dei primi infoibamenti, e quando i tedeschi arrivano in forze a Giurizzani radunano gli uomini validi come a minacciare una rappresaglia, che tuttavia, anche grazie al padre di Stefano, non avviene, a differenza che in altri luoghi. Gli abitanti cercano di trovare un modus vivendi con gli occupanti: non mancano i collaborazionisti e le ragazze del luogo che concedono le proprie grazie ai soldati teutonici.

Un segno del deterioramento della situazione bellica è dato dai bombardamenti che colpiscono la cittadina costiera di Umago e un piroscafo di linea della società San Marco, provocando una strage di civili, anche della zona, benché nessuno di Giurizzani. Villi, ritenuto erroneamente morto a causa di uno stratagemma ch'egli stesso aveva escogitato per evitare rappresaglie sui suoi famigliari, e divenuto un membro importante della Resistenza jugoslava torna brevemente in paese per preparare il terreno in vista del futuro ritiro della Wehrmacht; il fatto che sia ancora vivo fa tirare un sospiro di sollievo al padre di Stefano, che gli dà ricetto anche per farsi perdonare i suoi trascorsi fascisti.

Le forze di occupazione finalmente si ritirano e Stefano entra in seminario, com'era nelle sue aspirazioni.

Edizioni[modifica | modifica wikitesto]

  • Fulvio Tomizza, La quinta stagione, collana Narratori italiani, Milano, Mondadori, 1965.
  • Fulvio Tomizza, La quinta stagione, collana Narrativa moderna, a cura di Francesco Aquilino, n. 54, Milano, Edizioni scolastiche Bruno Mondadori, 1977.
  • Fulvio Tomizza, La quinta stagione, collana Scrittori italiani e stranieri, Milano, Mondadori, 1987, ISBN 88-04-30028-0.
  • (HR) Fulvio Tomizza, Peto godišnje doba, collana Hit junior, traduzione di Omer Lakomica, n. 38, Zagreb, Znanje, 1990, ISBN 8631302287.
  • (DE) Fulvio Tomizza, Die fünfte Jahreszeit, traduzione di Maria Fehringer, Wien, Zsolnay, 1997, ISBN 3552048375.
  • Fulvio Tomizza, La quinta stagione, collana Oscar Narrativa, n. 1636, Milano, Mondadori, 1997, ISBN 88-04-42713-2.
  • Fulvio Tomizza, La quinta stagione, collana Biblioteca Novecento. Tascabili Marsilio, prefazione di Helena Janeczek, n. 308, Venezia, Marsilio, 2012, ISBN 978-88-317-0974-3.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Premio Campiello, opere premiate nelle precedenti edizioni, su premiocampiello.org. URL consultato il 24 febbraio 2019.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]