Kumaon (stato)

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Regno di Kumaon
Regno di Kumaon – Bandiera
Dati amministrativi
Nome ufficialeKingdom of Kumaon
Lingue parlatekumain, sanscrito, inglese
CapitaleBaijnath (600–1200)
Champawat (1200–1563)
Almora (1563–1791)
Politica
Forma di governoregno
NascitaVIII secolo con Vasu Dev
Fine1791 con Mahendra Chand
Territorio e popolazione
Economia
Valutarupia del Kumaon
Commerci conIndia britannica
Religione e società
Religioni preminentiinduismo
Religione di Statoinduismo
Religioni minoritarieanglicanesimo, cattolicesimo
Classi socialipatrizi, clero, popolo
Evoluzione storica
Succeduto daIndia britannica

Il regno di Kumaon (anche stato di Kumaon o Kemaon)[1][2][3] fu uno stato principesco del subcontinente indiano, avente per capitale la città di Almora.[4][5]

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Il nome di Kumaon si crede sia derivato da Kurmanchal, che significa terra di Kurma Avatar (l'incarnazione di Vishnu in forma di tartaruga).[6]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Storia antica[modifica | modifica wikitesto]

Le prime notizie su Kumaon sono riportate in scritture indù come il Manaskhand, secondo il quale la regione era ritenuta il luogo di nascita della forma Kurmavtar del dio indù Vishnu.[7]

Ad Almora ed a Nainital sono stati trovati reperti dell'età della pietra. Inizialmente le prime tribù di Kol si installarono nella regione, e poi subirono ondate di invasioni da parte di Kirat, Khasas e indo-sciti.

Dinastia Katyuri[modifica | modifica wikitesto]

Attorno al 700 circa, la dinastia Katyuri assurse al potere nella regione con Vasu Dev che fu il fondatore dello stato di Kumaon. La capitale era all'epoca Kartikeyapura (attuale Baijnath).[4][8]

Al massimo del suo potere, la dinastia Katyuri di Kumaon estendeva i propri domini dal Nepal sino a Kabul prima di frammentarsi in numerosi principati minori nel XII secolo.[9][10] Si crede che il crollo della dinastia sia iniziato sotto i regni di Dhan Dev e Vir Dev. Quest'ultimo in particolare era solito imporre una pesante tassazione e costringere il suo popolo a lavorare gratuitamente per lui, esercitando una forma vera e propria di tirannia.[4]

La dinastia Chand[modifica | modifica wikitesto]

Il forte dei sovrani della dinastia Chand a Champawat, allora capitale del regno di Kumaon

Nel X secolo, la dinastia Chand prese il potere sul regno. Som Chand continuò a mantenere il nome tradizionale del principato, ma spostò la capitale a Champawat. Vennero costruiti tra il XI e il XII secolo i templi di Baleshwar e Nagnath.[11] Durante questo periodo si diffuse la scuola di pittura e l'arte Pahari nella regione.[12]

Conflitti e battaglie[modifica | modifica wikitesto]

Sul finire del XVII secolo, i re di Kumaon attaccarono il regno di Garhwal. Nel 1688, Udyot Chand eresse diversi templi ad Almora, inclusi Tripur Sundari, Udyot Chandeshwar e Parbateshwar, per rimarcare la sua vittoria sui Garhwal e sullo stato di Doti che si era alleato contro di lui. Gyan Chand, asceso al trono di Kumaon nel 1698, invase nuovamente lo stato di Garhwal, attraversando il fiume Ramganga e saccheggiando Sabli, Khatli e Sainchar. Nel 1701, Fateh Shah entrò a Chaukot, a Talla Chaukot, a Malla Chaukot ed a Bichla Chaukot, nonché nella valle del Gewar (regione di Chaukhutia, a Masi ed a Dwarahat come risposta. Le forze kumaoni sconfissero i garhwali nella battaglia di Duduli (presso Melchauri, nel Garhwal). Nel 1707, i kumaoni annessero Juniyagarh e razziarono l'antico forte di Chandpur Garhi, capitale del regno di Garhwal.

Durante il regno di Baz Bahadur Chand le forze kumaoni invasero il Tibet e presero possesso del Lago Manasarovar, meta di pellegrinaggi per i fedeli indù, assieme a diversi forti.[13][14][15][16][17][18][19] Il sovrano fece inoltre costruire il tempio di Golu Devata a Ghorakhal, presso Bhimtal,[13] dopo che Golu, un generale del suo esercito, morì valorosamente in battaglia.[20] Alcuni anni dopo, Jagat Chand (1708–20), invase il Garhwal, sconfiggendo il sovrano locale ed espellendolo da Srinagar, allora capitale dello stato. Dopo aver governato per alcuni anni concesse il regno ad un bramino.[21]

Invasione nepalese e sua sconfitta[modifica | modifica wikitesto]

Nell'ultima parte del XVIII secolo il potere del regno di Kumaon iniziò a declinare, quando il principe Mahendra Chand non fu in grado di amministrare correttamente il suo paese, gestendo in maniera insufficiente i conflitti con i regni vicini, le calamità naturali, gli intrighi di corte e i dissensi interni al regno.

Cogliendo quest'opportunità, i Gurhkha invasero Kumaon nel 1791. L'esercito gorkha guidato dai comandanti Bahadur shah, Kazi Jagjit Pande, Amar Singh Thapa e Sur Singh Thapa attaccò Kumaon da Doti. Un reggimento si portò a Sor, mentre un altro catturò Visung. Quando la notizia dell'invasione raggiunse Almora, Mahendra Chand richiamò le sue truppe e con un contingente si mosse verso Gangoli.

Amar Singh Thapa con le sue truppe attaccò il contingente dei kumaoni ma venne sconfitto e dovette fuggire; alcune ore dopo però tornò con un grande esercito e una migliore preparazione tattica, circondando Kumaon da tutte le direzioni. Mahendra Chand avendo saputo della sconfitta di suo zio Lal Singh si innervosì e fuggì, e i gorkha catturarono Almora e Kumaon annettendoli al regno del Nepal.[4]

Il governo dei gorkha su Kumaon durò per 24 anni e fu descritto da diversi testi come "crudele e oppressivo". L'unico miglioramento dell'epoca fu la strada che collegava il fiume Sharda con Srinagar, passante per Almora.

La provincia di Kumaon[modifica | modifica wikitesto]

I Gorkha vennero sconfitti dalla Compagnia britannica delle Indie orientali nel corso della guerra anglo-nepalese, venendo costretti a cedere il Kumaon agli inglesi sulla base delle disposizioni del trattato di Sugauli del 1816. La regione di Kumaon venne unita alla metà orientale della regione del Garhwal e venne governata da un commissario capo britannico.[22] Nei settanta anni successivi fu governata da tre amministratori, Traill, J. H. Batten e Sir Henry Ramsay. I britannici crearono una piccola unità amministrativa per governare la regione, conosciuta come Patwari Halka.[23]

Governanti[modifica | modifica wikitesto]

I sovrani di Kumaon avevano tradizionalmente il titolo di re, che in epoca moderna divenne maharaja.

Re[modifica | modifica wikitesto]

Dinastia Katyuri[modifica | modifica wikitesto]
  • Vasu Dev (700–849)
  • Basantana Dev (850–870)
  • Kharpar Dev (870–880)
  • Abhiraj Dev (880–890)
  • Tribhuvanraj Dev (890–900)
  • Nimbarta Dev (900–915)
  • Istanga (915–930)
  • Lalitasura Dev (930–955)
  • Bhu Dev (955–970)
  • Salonaditya (970–985)
  • Ichchhata Dev (985–1000)
  • Deshat Dev (1000–1015)
  • Padmata Dev (1015–1045)
  • Subhiksharaja Dev (1045–1060)
  • Dham Dev (1060–1064)
  • Bir Dev (Breve periodo sino al 1065)
Dinastia Chand[modifica | modifica wikitesto]
  • Vir Chand 1065–1080
  • Rup Chand 1080–1093
  • Laxmi Chand 1093–1113
  • Dharm Chand 1113–1121
  • Karm Chand 1121–1140
  • Ballal Chand 1140–1149
  • Nami Chand 1149–1170
  • Nar Chand 1170–1177
  • Nanaki Chand 1177–1195
  • Ram Chand 1195–1205
  • Bhishm Chand 1205–1226
  • Megh Chand 1226–1233
  • Dhyan Chand 1233–1251
  • Parvat Chand 1251–1261
  • Thor Chand 1261–1275
  • Kalyan Chand II 1275–1296
  • Trilok Chand 1296–1303
  • Damaru Chand 1303–1321
  • Dharm Chand 1321–1344
  • Abhay Chand 1344–1374
  • Garur Gyan Chand 1374–1419
  • Harihar Chand 1419–1420
  • Udyan Chand 1420–1421
  • Atma Chand II 1421–1422
  • Hari Chand II 1422–1423
  • Vikram Chand 1423–1437
  • Bharati Chand 1437–1450
  • Ratna Chand 1450–1488
  • Kirti Chand 1488–1503
  • Pratap Chand 1503–1517
  • Tara Chand 1517–1533
  • Manik Chand 1533–1542
  • Kalyan Chand III 1542–1551
  • Purna Chand 1551–1555
  • Bhishm Chand 1555–1560
  • Balo Kalyan Chand 1560–1568
  • Rudra Chand 1568–1597
  • Laxmi Chand 1597–1621
  • Dilip Chand 1621–1624
  • Vijay Chand 1624–1625
  • Trimal Chand 1625–1638
  • Baz Bahadur Chand 1638–1678
  • Udyot Chand 1678–1698
  • Gyan Chand 1698–1708
  • Jagat Chand 1708–1720
  • Devi Chand 1720–1726
  • Ajit Chand 1726–1729
  • Kalyan Chand V 1729–1747
  • Deep Chand 1747–1777
  • Mohan Chand 1777–1779
  • Pradyumn Chand 1779–1786
  • Mohan Chand 1786–1788
  • Shiv Chand 1788
  • Mahendra Chand 1788–1790

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ James Prinsep (Editor) Journal of the Asiatic Society of Bengal, Volume 6, Part 2 (1837), p. 653.
  2. ^ John McClelland Some inquiries in the province of Kemaon: relative to geology, and other branches of Natural Science (1835).
  3. ^ John Forbes Royle Illustrations of the botany and other branches of the natural history of the Himalayan Mountains and of the flora of Cashmere (1839), p. 108.
  4. ^ a b c d Omacanda Hāṇḍā, History of Uttaranchal, Indus Publishing, 2002, pp. 72–, ISBN 978-81-7387-134-4. URL consultato il 22 luglio 2012.
  5. ^ Atkinson, Edwin T. (Edwin Thomas), 1840-1890., Himalayan Gazetter., Cosmo, 1990, OCLC 183008777.
  6. ^ (EN) Namita Gokhale, Mountains Echoes: Reminiscences of Kumaoni Women, Roli Books Private Limited, 2015, ISBN 978-93-5194-180-4. URL consultato il 31 gennaio 2020.
  7. ^ (EN) HIMANSHU KAFALTIA, GUNJAN SHARMA KAFALTIA, A Comprehensive Study of UTTARAKHAND, Notion Press, 18 settembre 2019, ISBN 978-1-64650-605-7.
  8. ^ History of Kumaon, su kumaoni.org. URL consultato il 22 luglio 2012 (archiviato dall'url originale il 13 marzo 2012).
  9. ^ (EN) M. S. Kohli, Incredible Himalayas: Environment, Culture, Tourism, and Adventure, Indus Publishing, 2005, ISBN 978-81-7387-179-5.
  10. ^ (EN) Edwin Thomas Atkinson, Himalayan Gazetteer: Volumes 1 To 3, Natraj Publishers, 24 aprile 2014, ISBN 978-81-8158-234-8.
  11. ^ History Of Kumaon – Brahmins From Kumaon Hills, su dpuckjoe.wetpaint.com. URL consultato il 16 agosto 2022 (archiviato dall'url originale il 7 gennaio 2012).
  12. ^ Pande, B. D. (1993). History of Kumaon: English version of "Kumaon ka itihas". Almora, U.P., India: Shyam Prakashan: Shree Almora Book Depot
  13. ^ a b (EN) Omacanda Hāṇḍā, History of Uttaranchal, Indus Publishing, 2002, ISBN 978-81-7387-134-4.
  14. ^ (EN) Siba Pada Sen, The Sino-Indian Border Question: A Historical Review, Institute of Historical Studies, 1971.
  15. ^ (EN) Man Mohan Sharma, Yātrā: Pilgrimages in the Himalayas, Trishul Publications, 2005, ISBN 978-81-85384-92-4.
  16. ^ (EN) Yamunādatta Vaishṇav, Himalayan Districts of Uttar Pradesh: Land and People, Sri Almora Book Depot, 1983.
  17. ^ (EN) Vikram Bhalla, FACT CHECK: Did Aurangzeb defeat China and snatch Kailash Mansarovar from them as a gift to Hindus? - Times of India, su The Times of India, 5 settembre 2018. URL consultato il 18 settembre 2020.
  18. ^ (EN) Institute of Historical Studies (Calcutta India), Collection of Papers Presented at Annual Conference of the Institute, 1971.
  19. ^ (EN) Man Mohan Sharma, The Mystery of Rupkund, Vanity Books, 1986.
  20. ^ Chitai Temple, su 210.212.78.56. URL consultato il 3 ottobre 2016 (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2009).
  21. ^ Hunter, William Wilson, 1840-1900., The imperial gazetteer of India ..., Trübner, 1885–1887, OCLC 24165771.
  22. ^ Robert Montgomery Martin, History of the Possessions of the Honourable East India Company, Volume 1, pg. 107
  23. ^ Brief History of the Kumaon Regiment from the official site of the Indian Army

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Hunter, William Wilson, Sir, et al. (1908). Imperial Gazetteer of India, 1908-1931; Clarendon Press, Oxford.
  • Markovits, Claude (ed.) (2004). A History of Modern India: 1480-1950. Anthem Press, London.
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