Jōdai Tokushu Kanazukai

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Il Jōdai Tokushu Kanazukai (上代特殊仮名遣?) è un arcaico sistema di scrittura usato per scrivere in lingua giapponese durante il periodo Nara. La sua caratteristica principale è la distinzione tra due gruppi di sillabe.

L'esistenza e il significato di questo sistema è un punto critico del dibattito accademico sullo studio della storia della lingua giapponese.

Sillabe[modifica | modifica wikitesto]

Le seguenti sono le distinzioni sillabiche dell'antico giapponese.

a i u e o
ka ki1 ki2 ku ke1 ke2 ko1 ko2
ga gi1 gi2 gu ge1 ge2 go1 go2
sa si su se so1 so2
za zi zu ze zo1 zo2
ta ti tu te to1 to2
da di du de do1 do2
na ni nu ne no1 no2
ha hi1 hi2 hu he1 he2 ho
ba bi1 bi2 bu be1 be2 bo
ma mi1 mi2 mu me1 me2 mo1 mo2
ya   yu ye yo1 yo2
ra ri ru re ro1 ro2
wa wi   we wo

Le sillabe segnate in grigio sono conosciute come jōdai tokushu kanazukai.

Trascrizione[modifica | modifica wikitesto]

I due gruppi si fusero entro il IX secolo. Ciò precede lo sviluppo dei kana e la differenza fonetica è poco chiara. Perciò si usa un sistema di trascrizione ad hoc.

Le sillabe scritte con il pedice 1 sono conosciute come tipo A (?, ) e quelle con il pedice 2 come tipo B (?, otsu) (questi sono i primi due tronchi celesti, e si usano in giapponese per tale numerazione).

Ci sono vari sistemi di trascrizione in concorrenza. Un popolare sistema pone una dieresi sopra la vocale: ï, ë, ö. Questo rappresenta tipicamente i2, e2 ed o2, e assume che i, e ed o non segnate siano i1, e1 ed o1. Ciò non ha necessariamente nulla a che fare con la pronuncia. Ci sono però vari problemi con questo sistema.

  • Esso implica una particolare pronuncia, indirettamente sulla vocale.
  • Trascura di distinguere tra le parole dove la distinzione 1 / 2 non è chiara, come la /to/ in /toru/ nonché in /kaditori/.

Un altro sistema usa gli apici invece dei pedici.

Significato[modifica | modifica wikitesto]

Ci sono molte ipotesi per spiegare la distinzione. Tuttavia, non è chiaro se la distinzione si applicasse alla consonante, alla vocale o a qualcos'altro. Non vi è un generale accordo accademico. Vedi antico giapponese per maggiori informazioni.

Uso[modifica | modifica wikitesto]

Una parola è scritta coerentemente, senza eccezione, con le sillabe di uno specifico gruppo. Ad esempio, /kami1/ "sopra" e /kami2/ "dio". Benché entrambe le parole consistano di una /m/ e una /i/, mi1 non può sostituire mi2 o viceversa. Questa rigida distinzione esiste per tutte le sillabe segnate in grigio.

Questo uso si trova anche nella morfologia verbale. La coniugazione quadrigrado è la seguente:

Classe verbale Irreale Avverbiale Conclusiva Attributiva Reale Imperativa
Quadrigrado -a -i1 -u -u -e2 -e1

Il verbo /sak-/ "fiorire" ha una classe di coniugazione quadrigrado. Quindi, la sua coniugazione è la seguente:

Classe verbale Irreale Avverbiale Conclusiva Attributiva Reale Imperativa
Verbo saka saki1 saku saku sake2 sake1

Prima della scoperta del jōdai tokushu kanazukai, si, pensava che la reale e l'imperativa quadrigrado condividevano la stessa forma: -e. Tuttavia, dopo la scoperta, divenne chiaro che la reale era -e2 mentre l'imperative era -e1.

Inoltre, il jōdai tokushu kanazukai ha un profondo effetto sull'etimologia. Si pensava una volta che /kami/ "sopra" e /kami/ "dio" condividessero la stessa etimologia, un dio essendo un'entità che sta sopra in alto. Tuttavia, dopo la scoperta, si sa che "sopra" è /kami1/ mentre "dio" è /kami2/. Quindi, sono parole distinte.

Tabella dei man'yōgana[modifica | modifica wikitesto]

Di seguito è riportata una tabella che mostra le corrispondenze delle sillabe con il man'yōgana.

/a/ 嗚呼  
/i/ 五十 馬聲  
/u/  
/e/ 可愛  
/o/  
/ka/ 鹿
/ga/  
/ki1/  
/ki2/  
/gi1/ 𡺸  
/gi2/  
/ku/ *  
/gu/  
/ke1/ 谿  
/ke2/  
/ge1/  
/ge2/  
/ko1/  
/ko2/ *  
/go1/  

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (JA) Hisataka Omodaka, Jidaibetsu Kokugo Daijiten: Jōdaihen, Sanseidō, 1967, ISBN 4-385-13237-2.
  • (JA) Susumu Ōno, Kanazukai to Jōdaigo, Iwanami Shoten.