Ismara

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Ismara (in greco antico: Ἴσμαρος?) era un'antica città ciconia, situata sulla costa del mar Egeo, in Tracia. È citata nell'Odissea di Omero come prima tappa del viaggio di ritorno di Ulisse, che con i suoi compagni distrusse la cittadella situata sul mare e fu poi costretto a fuggire per il contrattacco degli abitanti, tornati con i rinforzi forniti dai compatrioti dell'interno[1]. A Ismara Ulisse ebbe anche un dono da Marone, discendente di Dioniso e sacerdote di Apollo, che egli aveva risparmiato con tutta la sua famiglia: il vino con il quale in seguito avrebbe fatto ubriacare il ciclope Polifemo[2].

La città venne rifondata nel VII secolo a.C. da coloni di Chios con il nome di Maronia (oggi cittadina del distretto greco di Rodopi). Nella località di Aghios Georgios di Maroneia è stata rinvenuta una cittadella fortificata micenea[3], da alcuni identificata con Ismara[4], che però non si trova sul mare.

Il villaggio di Ismaros è oggi un piccolo porto sul mare, situato sulla strada litoranea tra Maroneia e Xylagani.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Omero, Odissea, IX, 40 segg.
  2. ^ Omero, Odissea, IX, 196 segg.
  3. ^ Testo inglese sulla preistoria della Tracia dal sito "Thrace, the Land of Orpheus". A 17 km dalla vicina città di Xylagani si trova anche un'altra acropoli fortificata della medesima epoca (sito di Kremastos).
  4. ^ Benjamin H. Isaac, The Greek Settlements in Thrace Until the Macedonian Conquest (Studies of the Dutch Archaeological and Historical Society 10), Brill Academic Publishers, 1997 (ISBN 9004069216), p.113.

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