Ipomoea quamoclit

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Convolvolo cardinale
Ipomoea quamoclit
Stato di conservazione
Specie non valutata
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Eudicotiledoni
(clade) Eudicotiledoni centrali
(clade) Superasteridi
(clade) Asteridi
(clade) Euasteridi
(clade) Lamiidi
Ordine Solanales
Famiglia Convolvulaceae
Genere Ipomoea
Specie I. quamoclit
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Ordine Solanales
Famiglia Convolvulaceae
Genere Ipomoea
Specie I. quamoclit
Nomenclatura binomiale
Ipomoea quamoclit
L., 1753
Nomi comuni

Convolvolo cardinale

Il convolvolo cardinale (Ipomoea quamoclit L., 1753) è una piccola pianta rampicante erbacea appartenente alla famiglia delle Convolvulacee.[1]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Ipomoea quamoclit è una pianta erbacea rampicante in grado di crescere sino a 3 metri di altezza. Le foglie hanno una lunghezza di circa 25–102 mm, profondamente lobade (quasi pinnate), con 9-19 lobi su ciascun lato della foglia. I fiori sono gradi 25–51 mm e hanno forma di trombetta. Possono essere di colore rosso intenso, rosa, arancio oppure bianco, anche sulla stessa pianta.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

La specie è nativa del Messico e dell'America centrale[1]. Ad oggi la pianta è comunque diffusa in tutto il mondo sino a divenire invasiva.

Coltivazione e usi[modifica | modifica wikitesto]

La pianta è coltivata prevalentemente come specie ornamentale nelle regioni tropicali, ma anche in altre regioni, dove però cresce come pianta annuale, morendo in inverno e ricrescendo successivamente. In alcune aree tropicali è divenuta stanziale.

Fiorisce in estate e sino all'autunno, coi semi che si diffondono nella stagione delle piogge. Nelle regioni temperate continua a fiorire da agosto a dicembre, mentre la fioritura si sposta da febbraio a giugno nelle regioni temperate dell'emisfero meridionale.

La pianta, e nello specifico i suoi semi, attirano i colibrì. Nei climi più caldi può crescere a dismisura sino a divenire una specie invasiva.

Non richiede fertilizzanti e i fiori nascono anche senza particolari cure. Cresce in ogni tipologia di terreno.

Ipomoea × multifida è un ibrido tra I. quamoclit e I. coccinea[2].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Ipomoea quamoclit, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato l'11 marzo 2024.
  2. ^ (EN) Ipomoea × multifida, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato l'11 marzo 2024.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Giacomo Nicolini, Enciclopedia Botanica Motta. Volume primo, Milano, Federico Motta Editore, 1960, p. 198.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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