International Emergency Economic Powers Act

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L'International Emergency Economic Powers Act (IEEPA) è una legge federale statunitense promulgata nel 1977 che conferisce al Presidente il potere di identificare qualunque minaccia abbia origine al di fuori degli Stati Uniti.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il Congresso approvò la legge nel 1977 come parte di una riforma per chiarire i poteri dei presidenti per quanto riguarda le emergenze nazionali. A partire da Franklin D. Roosevelt nel 1933, i presidenti avevano rivendicato il potere di dichiarare situazioni di emergenza, senza limitarne la portata o la durata, senza citare gli statuti pertinenti, senza riferire al Congresso. La Corte Suprema in Youngstown Sheet & Tube Co. v Sawyer pose una limitazione che un presidente potesse fare in una simile emergenza, ma non limitare il potere della dichiarazione dell'emergenza stessa.

Nel 1973 un'indagine del Senato ha trovato (rapporto del Senato 93-549), che quattro emergenze dichiarate sono rimaste in vigore: una del 1933 emergenza per quanto riguarda l'oro come riserva monetaria, una del 1950 emergenza per quanto riguarda la guerra di Corea, una del 1970 emergenza per quanto riguarda i lavoratori in uno sciopero delle poste, e una del 1971 emergenza in risposta all'inflazione. Il Congresso ha posto termine a queste emergenze con la Legge Nazionale Emergenze (National Emergencies Act), e poi ha passato il IEEPA per ripristinare le forze di emergenza in una limitata forma ispezionabile.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La legge autorizza il Presidente a dichiarare l'esistenza di una "minaccia inusuale e di carattere straordinario... alla sicurezza nazionale, alla politica estera o all'economia degli Stati Uniti" ("unusual and extraordinary threat... to the national security, foreign policy, or economy of the United States"), che ha origine "in tutto o nella parte più significativa, oltre i confini nazionali" ("in whole or substantial part outside the United States"). Il Presidente può bloccare le transazioni e congelare i beni che ritiene in relazione a tale minaccia; in caso di attacco, può anche confiscare i beni dei gruppi o di singole persone coinvolte.

Con esse si può procedere alla confisca dei beni e a vietare le transazioni commerciali. La legge è contenuta al titolo 50 in tema di "Guerra e difesa nazionale" del codice degli Stati Uniti.

La legge sostanzialmente si è tradotta in uno strumento per ordinare embargo nei confronti di Stati; in seguito i presidenti hanno utilizzato l'atto per chiudere organizzazioni e tagliare supporti agli individui. Per dichiarare lo stato di calamità nazionale[1],[2], in caso di apocalisse.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Apocalisse, esercitazione USA. Diritto di Critica. 9 novembre 2011.
  2. ^ Stati Uniti, prove di apocalisse. Repubblica. Esteri. 7 novembre 2011.

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