I Miss the Misery

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I Miss the Misery
singolo discografico
Screenshot tratto dal videoclip del brano
ArtistaHalestorm
Pubblicazione22 giugno 2012
Durata3:03
Album di provenienzaThe Strange Case Of...
GenereHard rock
EtichettaAtlantic Records
ProduttoreHoward Benson
Registrazione2011
FormatiCD, download digitale
Certificazioni
Dischi d'oroBandiera della Svezia Svezia[1]
(vendite: 20 000+)
Dischi di platinoBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti[2]
(vendite: 1 000 000+)
Halestorm - cronologia
Singolo precedente
(2012)
Singolo successivo
(2013)

I Miss the Misery è un singolo del gruppo musicale statunitense Halestorm, il secondo estratto dall'album The Strange Case Of... nel 2012.

Il 20 marzo 2015 è diventato il primo brano del gruppo premiato con il disco d'oro per le vendite.[1]

Video[modifica | modifica wikitesto]

Il video musicale del brano, diretto da Michael Thelin[3], mostra scene in bianco e nero della band che suona alternate ad altre a colori di Lzzy Hale che cammina in un edificio industriale abbandonato.

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

CD singolo promo UK[4]
  1. I Miss the Misery (Clean Radio Version) – 3:03 (Lzzy Hale, Scott Stevens, Christine Danielle Connolly)
  2. I Miss the Misery (Radio Version) (Hale, Stevens, Connolly)

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Halestorm

Classifiche[modifica | modifica wikitesto]

Classifica (2012) Posizione
massima
Stati Uniti (mainstream rock)[5] 2
Stati Uniti (rock)[5] 19
Stati Uniti (rock airplay)[5] 15
Stati Uniti (rock digital)[5] 21

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) HALESTORM Lands First-Ever Gold Record With 'I Miss The Misery', su blabbermouth.net, Blabbermouth.net, 20 marzo 2015. URL consultato il 13 marzo 2016.
  2. ^ (EN) Halestorm - I Miss the Misery – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 3 luglio 2019.
  3. ^ (EN) Halestorm - I Miss the Misery (2012) | IMVDb, su IMVDb.com. URL consultato il 19 luglio 2023.
  4. ^ (EN) Halestorm – I Miss the Misery (2012, CDr) - Discogs, su discogs.com. URL consultato il 17 luglio 2023.
  5. ^ a b c d (EN) 276346 – Chart history, su Billboard, Penske Media Corporation. URL consultato il 13 marzo 2016. Cliccare sulla freccia all'interno della casella nera per visualizzare la classifica desiderata.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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