Henry Fox-Strangways, V conte di Ilchester

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Henry Fox-Strangways
Caricatura del conte di Ilchester, di Spy, Vanity Fair, luglio 1882.
Lord luogotenente del Dorset
Durata mandato1885 –
1905
MonarcaVittoria
Edoardo VII
PredecessoreAnthony Ashley-Cooper, VII conte di Shaftesbury
SuccessoreJohn Mount Batten
Capitano del Gentlemen-at-Arms
Durata mandato1º gennaio 1874 –
17 febbraio 1874
MonarcaVittoria
PredecessoreFrancis Cowper, VII conte Cowper
SuccessoreWilliam Cecil, III marchese di Exeter
Dati generali
Suffisso onorificoConte di Ilchester
Partito politicoLiberal Party
UniversitàChrist Church di Oxford

Henry Edward Fox-Strangways, V conte di Ilchester (13 febbraio 1847 – 6 dicembre 1905) è stato un nobile e politico inglese.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Era il figlio di John Fox-Strangways, figlio di Henry Fox-Strangways, II conte di Ilchester. Sua madre era Amelia Marjoribanks, figlia di Edward Marjoribanks. Nel 1874 ereditò la tenuta di Holland House a Londra dal suo lontano cugino, il Barone Holland. Frequentò l'Eton College[1] e al Christ Church di Oxford.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Lord Ilchester succedette a suo zio nella contea di Ilchester nel 1865 e fu in grado di prendere il suo posto nella Camera dei lord per il suo 21º compleanno nel 1868. Nel gennaio 1874, fu nominato Capitano del Gentlemen-at-Arms sotto l'amministrazione liberale di William Ewart Gladstone[2], un incarico che mantenne fino a quando il governo non cadde[3]. Fu ammesso al Consiglio Privato nel febbraio di quell'anno[4]. Lord Ilchester servì come Lord luogotenente del Dorset (1885-1905)[1].

Matrimonio[modifica | modifica wikitesto]

Sposò, l'8 febbraio 1872, Lady Mary Dawson (1852-25 ottobre 1935), figlia di Richard Dawson, I conte di Dartrey. Ebbero tre figli:

Morte[modifica | modifica wikitesto]

Morì il 6 dicembre 1905 e fu sepolto a Melbury Osmond, nel Dorset.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b thepeerage.com Henry Edward Fox-Strangways, 5th Earl of Ilchester
  2. ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 24053, 13 January 1874.
  3. ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 24071, 3 March 1874.
  4. ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 24068, 24 February 1874.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN) 93698435 · ISNI (EN) 0000 0000 6505 3008 · WorldCat Identities (EN) viaf-93698435
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