Harry Gruyaert

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Harry Gruyaert (Anversa, 25 agosto 1941[1]) è un fotografo belga. È conosciuto principalmente per il sapiente impiego della luce nelle sue foto a colori.

Vita e Opere[modifica | modifica wikitesto]

Dal 1959 al 1962 Gruyaert studia presso la School of Film and Photography a Bruxelles. Prima di darsi alla fotografia, Harry Gruyaert realizza vari lavori per la televisione fiamminga in qualità di direttore della fotografia. Nel 1960 si concentra sulla fotografia a colori, realizzando i primi scatti a Parigi. Durante gli anni Settanta visita gli Stati Uniti, l'India, l'Egitto, il Giappone e il Marocco.[2]

Dal 1970 al 1972 vive a Londra. Nel 1970 lavora ad una serie di scatti i cui soggetti sono gli schermi delle televisioni a colori. Gruyaert vuole sottolineare la banalità dei programmi televisivi trasmessi all'epoca. Dal progetto nasce la raccolta "TV Shots". Le foto fanno attualmente parte delle collezioni del Centro Pompidou.

Nel 1982 entra a far parte dell'agenzia fotografica Magnum Photos.[3]

Gruyaert preferisce un approccio pittorico a quello foto giornalistico. Nel 2000 pubblica "Made in Belgium", un libro fotografico contenente testi scritti dall'autore Hugo Claus. Insieme, i due artisti analizzano il sentimento di odio-amore che provano nei confronti della loro patria.[4]

Nel 2012 viene pubblicato "Roots".[5] Nel libro vengono mostrate l'atmosfera e lo spirito del Belgio negli anni Settanta e Ottanta tramite fotografie a colori e in bianco e nero. La raccolta è accompagnata da testi dello scrittore Dimitri Verhulst.[6]

Dagli anni 2000 il fotografo belga abbandona la fotografia analogica in favore del digitale.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ scheda, su artnet.com. URL consultato il 2 settembre 2021.
  2. ^ Harry Gruyaert Biografia, sito ufficiale.
  3. ^ Harry Gruyaert, Magnum Photos.
  4. ^ Made in Belgium, Magnum Photos.
  5. ^ Alle radici di Harry Gruyaert, Internazionale.
  6. ^ Roots, Editions Xavier Barral.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN66534468 · ISNI (EN0000 0000 8389 971X · ULAN (EN500269652 · LCCN (ENn79006138 · GND (DE119532328 · BNE (ESXX959568 (data) · BNF (FRcb123154819 (data) · J9U (ENHE987008116377305171 · CONOR.SI (SL244763747 · WorldCat Identities (ENlccn-n79006138