Grammarly

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Grammarly
sito web
Logo
Logo
URLwww.grammarly.com/
LinguaInglese
Registrazionefacoltativa
Commerciale
Proprietario
Creato daAlex Shevchenko, Max Lytvyn
Lancio7 gennaio 2009[1]
Stato attualeattivo
Grammarly
software
Logo
Logo
Genereeditor testuale con correttore ortografico, controllo grammaticale e antiplagio. In versione online con app per dispositivi mobili (non in lista)
SviluppatoreGramarly Inc.
Data prima versione2009
Sistema operativoAndroid
Linguaggiocommon lisp
Common LISP (non in lista)
Licenzaproprietario
Sito webwww.grammarly.com/

Grammarly è una piattaforma Internet per il controllo ortografico, antiplagio e della correttezza grammaticale di una varietà linguistica testuale.

Il correttore di bozze è in grado di applicare più di 250 regole grammaticali differenti[2][3][4]. La prima versione fu rilasciata nel 2009 da Grammarly Inc.[5][6]. Il servizio è attivo soltanto in lingua inglese.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'applicazione identifica ed evidenzia nel testo errori ortografici, grammaticali, di uso della punteggiatura, lessicali, stilistici e di potenziale plagio, proponendo la scelta di molteplici soluzioni alternative.

Sviluppata nel 2009 da Alex Shevchenko e Max Lytvyn a Kiev[4][7], il motore è scritto nel linguaggio Common Lisp[8].

Grammarly esiste in versione sia gratuita che a pagamento[9], come app per dispositivi mobili con sistema operativo iOS o Android, ed è disponibile come estensione per Microsoft Office e per vari browser, quali: Chrome, Safari, Firefox e Edge.

Nel 2018 è stata scoperta l'esistenza di un bug all'interno dell'estensione per browser, che avrebbe permesso a qualsiasi sito di accedere e monitorare l'intero log degli eventi di Grammarly, e quindi tutti i caratteri digitati nella finestra di esecuzione del programma. Il bug è stato rapidamente corretto da Grammarly, che dichiarò contestualmente di non avere alcuna prova che la vulnerabilità di sicurezza fosse già stata utilizzata per violare l'account di qualche utente[10].

Grammarly utilizza alcune componenti di codice a sorgente aperto, ed è ottimizzato per un pubblico di utilizzatori con una conoscenza basilare dell'inglese, contando sul supporto di un'attiva comunità virtuale.

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Nella classifica di Alexa[11] a Febbraio 2019 grammarly.com risulta il 454° sito più visitato al mondo, con una quota del 33% degli accessi proveniente dagli Stati Uniti.

Secondo dati dell'aggregatore cutestat.com[12], il sito ha una media di 1.5 milioni di visitatori unici ogni giorno e 12.2 milioni di visualizzazioni.

Al 2017 il sito aveva 6.9 milioni di utenti attivi al giorno, la maggior parte dei quali non a pagamento[13].

Nello stesso anno, una cordata di aziende della Silicon Valley ha investito 110 milioni di dollari su Grammarly per migliorare la qualità del correttore ortografico[14].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Grammarly.com WHOIS, DNS, & Domain Info - DomainTools, su WHOIS. URL consultato il 27 agosto 2016.
  2. ^ (EN) Geeta Padmanabhan, Cool tool, in The Hindu Group, 21 settembre 2011. URL consultato l'11 febbraio 2019 (archiviato dall'url originale il 19 gennaio 2013).
  3. ^ Lee Chang-sup, English again in New Year's resolution?, in The Korea Times, 1º maggio 2012. URL consultato il 1º maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 25 gennaio 2012).
  4. ^ a b (EN) Cheryl Conner, I Don't Tolerate Poor Grammar, in Forbes, Forbes publishing, 21 ottobre 2012, pp. 1–2 (archiviato il 23 ottobre 2012).
  5. ^ (EN) Brad Hoover, amministratore delegato di Grammarly, su Crunchbase. URL consultato l'11 febbraio 2019 (archiviato il 26 maggio 2014).
  6. ^ (EN) Ben Kepes, Controllo grammaticale a portata di mano nel cloud, su Forbes, 2 aprile 2015. URL consultato il 17 maggio 2018 (archiviato il 5 aprile 2015).
  7. ^ (EN) Don Tennant, In che moda la potenza di calcolo del cloud sta migliorando l'inglese scritto, su Grammarly. URL consultato l'11 febbraio 2019 (archiviato il 9 novembre 2012).
  8. ^ (EN) Vsevolod Dyomkin, Eseguire il linguaggio Lisp in un ambiente di produzione, su tech.grammarly.com, Grammarly Inc., 26 giugno 2015. URL consultato l'11 febbraio 2019 (archiviato dall'url originale il 9 maggio 2017).
  9. ^ (EN) Ben Moore, Recensione di Grammarly, su PCMAG, 22 marzo 2018. URL consultato l'11 febbraio 2019 (archiviato il 12 novembre 2017).
  10. ^ (EN) Patrick Howell O’Neill, Bug in Grammarly browser extension exposes what a user ever writes, su cyberscoop.com, Scoop News Group, 5 febbraio 2018. URL consultato l'11 febbraio 2019 (archiviato il 6 febbraio 2018).
  11. ^ (EN) Ranking globale, su alexa.com. URL consultato l'11 febbraio 2019 (archiviato il 3 febbraio 2019).
  12. ^ Scheda analitica di grammarly.com, su cutestat.com. URL consultato l'11 febbraio 2019 (archiviato dall'url originale il 17 giugno 2015).
  13. ^ Luca Tremolada, Centodieci milioni di dollari per Grammarly, il correttore per scrivere, su Il Sole 24 Ore, 9 maggio 2017. URL consultato l'11 febbraio 2019 (archiviato l'11 febbraio 2019).
  14. ^ (EN) Katie Roof, Grammarly raccoglie 110 milioni di dollari per migliorare il correttore ortografico, su TechCrunch, 8 maggio 2017. URL consultato l'11 febbraio 2019 (archiviato l'8 maggio 2017). Ospitato su Bloomberg.com.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]