Glaucus atlanticus
Glaucus atlanticus | |
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Glaucus atlanticus | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Mollusca |
Subphylum | Conchifera |
Classe | Gastropoda |
Sottoclasse | Heterobranchia |
Infraclasse | Euthyneura |
Subterclasse | Ringipleura |
Superordine | Nudipleura |
Ordine | Nudibranchia |
Sottordine | Cladobranchia |
Superfamiglia | Aeolidioidea |
Famiglia | Glaucidae |
Genere | Glaucus Forster, 1777 |
Specie | G. atlanticus |
Nomenclatura binomiale | |
Glaucus atlanticus Forster, 1777 | |
Sinonimi | |
Glaucus distichoicus |
Glaucus atlanticus Forster, 1777 è un mollusco nudibranchio della famiglia Glaucidae. È l'unica specie nota del genere Glaucus.[1]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]La sua lunghezza è di 3 cm al massimo. Il corpo è di colorazione blu e bianco nella zona ventrale, rivolta alla superficie, e argentata sul dorso, rivolto verso il fondale, come camuffamento dai possibili predatori. I cerata, particolarmente sviluppati, hanno funzioni di sostegno e sono dello stesso colore del corpo, raggruppati a coppie. È simile alla Glaucilla marginata, da cui si distingue per il numero di gruppi di cerata, raggruppati in più righe in G. marginata mentre riuniti in 3 coppie nel caso di G. atlanticus. È dotato di un potente veleno che usa contro le sue prede.
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]Assieme a Glaucilla marginata vive in associazione a idrozoi sifonofori, galleggiando "a testa in giù" assieme ad essi, trasportato dalle correnti marine e del vento.
Si nutre di idrozoi dei generi Physalia (Physalia physalis), Porpita e Velella (Velella velella).[2] Come molti cladobranchi immagazzina le cnidocisti all'interno dei cerata per fini difensivi.
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]Conduce vita pelagica galleggiando grazie ad una bolla d'aria a cui si sorregge tramite i cerati modificati.
Il suo habitat naturale è nell'Oceano Atlantico, ma è anche stato rilevato nell'Oceano Pacifico, nel mar Mediterraneo e nel mar dei Caraibi.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) MolluscaBase eds. 2020, Glaucus atlanticus Forster, 1777, in WoRMS (World Register of Marine Species). URL consultato il 21/7/2020.
- ^ (EN) Gary R. McDonald, James W. Nybakken, A List of the Worldwide Food Habits of Nudibranchs, in University of California Santa Cruz.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- A. Belluscio, G.D Ardizzone, F. Colloca, Introduzione alla biologia marina animale (Università di Roma "La Sapienza", Laurea Triennale in Scienze Naturali e Scienze Biologiche) (PDF), su immersinelblu.com.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Glaucus atlanticus
- Wikispecies contiene informazioni su Glaucus atlanticus
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) ITIS Standard Report Page: Glaucus atlanticus, in Integrated Taxonomic Information System.
- (EN) Glaucus atlanticus, in The Sea Slug Forum, Sydney, Australian Museum.