Gisella (romanzo)

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Gisella
AutoreCarlo Cassola
1ª ed. originale1974
GenereRomanzo
Lingua originaleitaliano
AmbientazioneMarina di Cecina, Firenze, Bologna
ProtagonistiGisella
CoprotagonistiAntonio
Altri personaggiAdriana
Franceschino
lo zio di Gisella
Bill
Filippo

«... aveva fatto un gran cambiamento. Non si tingeva più i capelli. Non rinnovava il guardaroba. Non usciva mai... Forse aveva ancora una quindicina d'anni da vivere... Be', la sua vita sarebbe scivolata tranquilla, come quei binari che sembrava che sapessero di portare il treno nella direzione giusta[1]»

Gisella è un romanzo di Carlo Cassola, pubblicato dalla casa editrice Rizzoli nel 1974.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Gisella, che è orfana di padre e di madre e vive con gli zii che l'hanno accolta dopo la morte dei genitori, sta trascorrendo le vacanze a Marina di Cecina. La situazione della ragazza all'interno della famiglia è un po' falsa. La ragazza aiuta in casa a sbrigare i lavori domestici e fa anche un po' da segretaria allo zio commerciante.

Considerata la parente povera possiede, come unica ricchezza, la bellezza e sta già suscitando l'attenzione dello zio e della cugina Adriana tendenzialmente lesbica.
Gisella pensa che «Una femmina è come il ragno che attira la vittima designata. Cioè un uomo che la sposi e le faccia fare la signora».

Nonostante questa mentalità calcolatrice e spregiudicata, il primo gesto che compie è incoerente. Infatti, alla fine delle vacanze e rientrata a Firenze, incontra Franceschino, un giovane del luogo senza titolo di studio e molto modesto e si fidanza. I due giovani si vogliono bene, ma quando Franceschino rimane lontano per il servizio militare, Gisella lo lascia e sposa rapidamente, per interesse, il dottor Antonio Vallini, brutto, grasso, ma con una laurea e un impiego in banca sicuro e ha un figlio, Filippo.
Lo zio intanto frequenta sempre più spesso la casa di Gisella che presto diventa la sua amante.

Dopo l'8 settembre Gisella convince il marito ad aderire alla repubblica di Salò e si iscrive al fascio repubblichino. Convive un po' di tempo con Bill, un soldato americano, e poi va a vivere nella casa dello zio. Quando il marito torna dal nord, Gisella inizia a tormentarlo parlandogli di Bill e dei rapporti avuti con lo zio. Riavuto il posto in banca, Antonio viene destinato a dirigere l'agenzia di Bologna e così tutta la famiglia si trasferisce. Passano in fretta gli anni, Gisella fa finalmente la signora, lo zio muore, Filippo trova un lavoro a Milano e si sposa; Antonio va in pensione, ma riesce a godersi poco la vita perché anche lui presto muore. Gisella rimane sola e fa un «gran cambiamento»: non si tinge più i capelli, non si preoccupa, lei sempre tanto elegante, di rinnovare il guardaroba e rimane sempre in casa.

Edizioni[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Carlo Cassola, Gisella, Rizzoli, 1974, p. 200

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Irene Pazzaglia, Ritratto di donna: Gisella di Carlo Cassola, su criticaletteraria.org, 5 luglio 2010. URL consultato il 20 settembre 2014 (archiviato il 13 settembre 2014).
  • Franco Manescalchi, Una gelida Gisella, su archiviostorico.unita.it, l'Unità, 8 agosto 1974, p. 7. URL consultato il 20 settembre 2014 (archiviato dall'url originale il 20 settembre 2014).
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