Giorgio Frattini

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Giorgio Frattini
NascitaGuastalla, 30 ottobre 1910
Mortefronte di Alcublas, 18 luglio 1938
Cause della morteCaduto in combattimento
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armataRegia Aeronautica
CorpoAviazione Legionaria
SpecialitàCaccia
RepartoSquadriglia Cucaracha
Anni di servizio1935 - 1936
GradoCapitano a.a.r.n. in s.p.e.
GuerreGuerra civile spagnola
Decorazionivedi qui
dati tratti da Combattenti Liberazione[1]
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Giorgio Frattini (Guastalla, 30 ottobre 1910fronte di Alcublas, 18 luglio 1938) è stato un militare e aviatore italiano, decorato con la medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso della guerra civile spagnola[2].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque a Guastalla, provincia di Reggio Emilia, il 30 ottobre 1910.[3] Iscrittosi alla facoltà di scienze politiche dell'università di Firenze interruppe gli studi al primo anno ed entrò, per concorso, come allievo nella Regia Accademia Aeronautica di Caserta, Corso Leone, nell’ottobre 1931.[1] Conseguita la nomina a sottotenente in s.p.e. ruolo naviganti nell’ottobre 1933, ottenne il brevetto di pilota militare nel marzo 1935 e fu destinato a prestare servizio presso il 15º Stormo Bombardamento Terrestre.[1] Con la promozione a tenente nel luglio dello stesso anno fu inviato in Libia, assegnato al 14º Stormo Bombardamento Terrestre di stanza a Bengasi nel gennaio 1936, e quindi al 2º Stormo Caccia Terrestre.[1] Ritornato in Italia nell'aprile 1938, dopo alcuni mesi dopo veniva inviato, a domanda, presso l'Aviazione Legionaria operante nella guerra di Spagna in missione, entrando a far parte del XXIII Gruppo Caccia Asso di Bastoni, equipaggiato con i caccia Fiat C.R.32, dove fu promosso capitano.[1] Atleta di grande valore aveva ottenuto numerose affermazioni sui campi sportivi.[1] Cadde nel corso di un combattimento aereo nel cielo di Alcublaz- Segorbe (Levante) al comando della 2ª pattuglia del suo reparto contro una formazione di caccia Polikarpov I-16 Rata.[1] Fu decorato con la medaglia d'oro al valor militare alla memoria, mentre il governo spagnolo lo insignì della medalla militar.[2][1]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Ardito pilota da caccia, volontario in missione di guerra per l’affermazione degli ideali fascisti, partecipava a numerose azioni belliche distinguendosi per valore e sprezzo del pericolo. in un combattimento contro forze nemiche soverchianti, accortosi che altre formazioni cercavano di cogliere di sorpresa un proprio reparto, si lanciava da solo contro di esse, nel disperato tentativo di parare l’offesa avversaria. Nell’ardore della lotta, dopo essersi battuto strenuamente, incalzava tanto dappresso il velivolo nemico da precipitare con questo, immolando eroicamente la sua giovane esistenza per la salvezza dei suoi compagni e per la vittoria dell’ala fascista. Fulgido esempio di dedizione assoluta e di sublime eroismo. Cielo di Spagna, 18 luglio 1938.[4]»
— Regio Decreto del 4 marzo 1940.[3]

Onorificenze estere[modifica | modifica wikitesto]

Medalla militar individual (Spagna) - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

Annotazioni[modifica | modifica wikitesto]


Fonti[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Ruggero Bonomi, Viva la Muerte. Diario dell'"Aviacion del El Tercio", Roma, Ufficio Editoriale Aeronautico, 1941.
  • Gruppo Medaglie d'Oro al Valor Militare, Le medaglie d'oro al valor militare Volume primo (1924-1941), Roma, Tipografia regionale, 1965, p. 197.
  • Ufficio Storico dell'Aeronautica Militare, Testi delle motivazioni di concessione delle Medaglie d'Oro al Valor Militare, Roma, Stato Maggiore dell'Aeronautica Militare, 1969.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]