Gifford (Scozia)

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Gifford
località
Gifford – Veduta
Gifford – Veduta
La Town Hall (palazzina municipale)
Localizzazione
StatoBandiera del Regno Unito Regno Unito
   Bandiera della Scozia Scozia
Council areaEast Lothian
Territorio
Coordinate55°54′10.8″N 2°44′42″W / 55.903°N 2.745°W55.903; -2.745 (Gifford)
Abitanti790 (2016)
Altre informazioni
Fuso orarioUTC+0
Cartografia
Mappa di localizzazione: Regno Unito
Gifford
Gifford

Gifford è un villaggio (village) scozzese situato nell'entroterra dell'area amministrativa dell'East Lothian e all'interno della parrocchia civile (civil parish) di Yester, a circa 4 miglia (6,4 km) a sud di Haddington e 25 miglia (40,2 km) a est di Edimburgo.

Si raggruppa attorno alla Colstoun Water (localmente chiamata Gifford Water) all'incrocio tra le arterie stradali B6369 e B6355, circondata da terreni agricoli.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La località prende il nome dal nobile del XIII secolo sir Hugh de Giffard di Yester, la cui antica famiglia Scozzese-normanna possedeva le baronie di Yester, Morham e Duncanlaw, nell'Haddingtonshire (nome con cui a quel tempo si indicava il territorio dell'East Lothian), e Tayling e Poldame nelle contee di Perthshire e Forfar.[1]

Il primo nipote di Hugo de Giffard, Hugh de Giffard, era un noto mago[2] che fece costruire Yester Castle (mezzo miglio a sud-est dell'attuale Yester House), le rovine e una camera sotterranea ('Goblin Ha') che ancora si possono vedere a Yester Wood. La stessa Hobgoblin Hall conteneva il poema Marmion scritto da Walter Scott.[3]

Monumenti e luoghi di interesse[modifica | modifica wikitesto]

Edifici religiosi[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa, indicata localmente come Yester Kirk e appartenente alla Chiesa di Scozia, è collocata all'inizio di Main Street (B6355), dove si biforca assumendo il nome di Duns Road verso est e Cockles Brae (B6369) verso nord. L'attuale edificio, si ritiene progettato da James Smith, venne completato nel 1710 ma il suo aspetto è dovuto a una ristrutturazione avvenuta nel 1830. Venne costruito per sostituire l'originale chiesa, la cui presenza è citata per la prima volta in un documento del 1241 e le cui rovine si trovano nei boschi accanto a Yester House, a sud-ovest del centro del villaggio.[4][5]

Nel territorio era presente una seconda chiesa, ora scomparsa, che sorgeva a Duncanlaw, un insediamento anch'esso scomparso a sud-est del villaggio principale.[4]

Edifici civili[modifica | modifica wikitesto]

Town Hall, la palazzina sede dell'amministrazione locale.

Monumenti[modifica | modifica wikitesto]

La Mercat Cross venne costruita nel 1780 e si trova ancora al centro del villaggio.[6]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Knight e Gifford 1975.
  2. ^ McWilliam 1978, p. 215.
  3. ^ ed Smeaton, Oliphant, Poems of Scott - Marmion: The Host's Tale, London
  4. ^ a b McWilliam 1978, p. 208.
  5. ^ (EN) Yester Parish Church, Gifford: Church Overview, su scotlandschurchestrust.org.uk. URL consultato il 6 gennaio 2018.
  6. ^ McWilliam 1978, p. 209.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) John Burke, History of the Commoners of Great Britain and Ireland, Volume 3, London, 1836, p. 434-435, ISBN non esistente.
  • (EN) David G. C. Burns, The Princeton Connection, in The Scottish Genealogist, Volume 52 number 4, Edinburgh, 2005, ISBN non esistente.
  • (EN) John Knight e John Gifford, East Lothian Villages, 1975, ISBN 9780903047067.
  • (EN) Colin McWilliam, Lothian except Edinburgh (Buildings of Scotland), London, Penguin UK, 1978, ISBN 9780140710663.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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